Ue: Presto confisca conti bancari in tutta Europa

Cipro come cavia d’Europa. La confisca dei depositi a Cipro non è che la prima applicazione pratica di una soluzione pianificata da tempo per tutta l’Europa. Il piano prevede di passare dai salvataggi esterni (bailouts) delle banche
eseguiti con il prelievo fiscale, ai salvataggi interni (bail-ins) eseguiti confiscando azioni, obbligazioni e depositi. Il Parlamento Europeo sta per votare una legge per la «risoluzione» delle banche in difficoltà la cui bozza è stata presentata dalla Commissione Ue il 6 giugno 2012, basata su uno schema di bail-in, che include la confisca dei depositi al di sopra della quota garantita di centomila euro. Il relatore della legge, Gunnar Hokmark, ha dichiarato alla Reuters il 20 marzo che probabilmente la legge passerà così come è stata scritta.

«Dovremo essere in grado di eseguire il bail-in anche attingendo ai depositi. Quelli sotto i centomila euro sono protetti, quelli sopra i centomila non sono protetti e dovranno essere trattati come parte del capitale che può essere usato per il salvataggio». Hokmark è fiducioso che la maggioranza del Parlamento Europeo voterà in questo senso.

L’esenzione dei piccoli depositi (sotto i centomila euro) non deve trarre in inganno: i conti nel mirino dell’Unione sono quelli commerciali, e cioè appartenenti a piccole e medie imprese che ne hanno bisogno per i pagamenti correnti ai fornitori, ai dipendenti e all’erario. In altre parole sono conti indispensabili per lo svolgimento dell’attività economica. Si tratta dei conti più liquidi della banca, e quindi più ghiotti.

Il 25 marzo il nuovo presidente dell’Eurogruppo, l’olandese Jeroen Dijsselbloem, aveva creato scalpore affermando che la confisca dei depositi a Cipro era un «modello» per l’Eurozona. In seguito, l’incauto olandese ha dovuto fare marcia indietro, ma il membro del Consiglio della Bce Klaas Knot ha confermato dichiarando al quotidiano olandese Het Financieele Dagblad alcuni giorni dopo che questa politica «era da tempo sulla scrivania» in Europa.

Infatti, la legge presentata dalla Commissione Ue nel 2012 e attualmente all’esame del Parlamento Europeo è la prova che il colpo di mano deciso per Cipro non è l’invenzione del governo tedesco, ma piuttosto un’operazione a lungo pianificata da parte della Commissione.

Nel caso in cui la legge non passasse è comunque pronto il piano B. I depositi possono essere requisiti anche usando il metodo spagnolo: un milione di famiglie spagnole sono state raggirate quando sono state convinte ad acquistare “azioni privilegiate” nelle banche del Paese. Nel caso di Bankia, l’istituto finanziario fallito, quelle azioni oggi valgono meno dell’un per cento del valore originale.

Tratto da: Ue: Presto confisca conti bancari in tutta Europa | Informare per Resistere http://www.informarexresistere.fr/2013/04/06/ue-presto-confisca-conti-bancari-in-tutta-europa/#ixzz2Php6MZxK 

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