La storia della bimba mummificata



Sta destando molto scalpore la storia di Rosalia Lombardo, una bimba morta all’età di due anni nel 1920, il cui corpo è mummificato ma pare muovere gli occhi una volta al giorno.

Un mistero che si protrae ormai da anni ma che forse sembra essere arrivato a una soluzione, dopo indagini e inchieste ad hoc. Rosalia era una tenera bimba morta all’inizio degli anni Venti del Novecento per i postumi di una polmonite: il suo cadavere fu fatto imbalsamare dal padre, che prese questa decisione in modo da poter guardare la sua piccola tutti i giorni.




Per questo egli si rivolse ad Alfredo Salafia, un dottore esperto di mummificazione e conservazione dei cadaveri, che intervenne sul corpicino della piccola. In maniera a dir poco egregia, se è vero che ancora oggi, a quasi un secolo di distanza, Rosalia sembra perfetta come allora.

Il suo corpo si trova nelle Catacombe dei Cappuccini di Palermo, le cui telecamere di sicurezza, installate negli ultimi tempi, hanno permesso di notare i movimenti delle palpebre della bimba. Insomma, almeno una volta al giorno gli occhi di Rosalia paiono aprirsi e chiudersi. Un miracolo senza alcuna spiegazione scientifica?

Non proprio: secondo Dario Piombino Mascali, curatore delle catacombe e antropologo, quella che si verifica è molto più semplicemente una banale illusione ottica che è provocata dalla luce che passa tramite i vetri laterali e che, ovviamente, con il passare delle ore si modifica in continuazione.

La salma, insomma, non è soggetta ad alcun miracolo, se non quello di una conservazione quasi perfetta: ma il merito di questo va attribuito al dottor Salafia, le cui tecniche sono state riscoperte e apprezzate solo in epoca recente. Tecniche che, appunto, hanno consentito al corpo di una bambina di due anni di mantenersi praticamente intatto e immutato a quasi un secolo di distanza dalla sua morte.


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Mondo Tempo Reale è il blog che dal 2010 vi racconta le notizie più incredibili, strane, curiose e divertenti: fatti imbarazzanti, ladri imbranati, prodotti assurdi, ricerche scientifiche decisamente insolite.
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