Allarme nutrie nella Martesana

«Sono toponi grossi così». E mostra una misura con le mani di circa mezzo metro. Giovanna Benetti, residente a Crescenzago, non fa molta distinzione tra nutrie e grossi ratti. «Sono uguali e fanno veramente schifo. Li vedo muoversi nell’acqua qua, davanti a casa mia nella Martesana. E sono anche prepotenti, pensi che le ho viste combattere contro le paperelle e cacciarle via a morsi». Mentre parla, a pochi metri dal ponte, una famigliola di roditori si ripara dal caldo sotto un ramo che sporge sul pelo dell’acqua. Come loro, decine e decine di altre famiglie che stanno popolando il quartiere, trovando in questi anfratti umidi un habitat ideale. Quella delle nutrie a Crescenzago è una vera e propria invasione silenziosa che avanza tra il ribrezzo e la preoccupazione dei residenti.

 

 Che questi animali scorrazzassero liberamente nelle acque dei Navigli non è cosa nuova, considerato che alcuni esemplari sono stati avvistati anche al parco Lambro e persino in Darsena. Ma una vera e propria colonia come questa non si era mai vista all’interno dei confini cittadini. «In due anni la popolazione di nutrie in zona è più che raddoppiata - spiega Massimo Piccaluga, residente e autore del blog “Milanoleggera”, dedicato alla biodiversità cittadina - sono passate da pochi esemplari a una cinquantina di individui: ne è al corrente il Comune? Se sì, ha per caso una strategia per il contenimento di questi prolifici roditori?». Di notte, alcuni si spostano anche in gruppi lungo gli angusti passaggi pedonali che costeggiano il Naviglio. «Le sento dopo la mezzanotte - spiega Rafael, guardiano notturno di alcune delle villette che si affacciano sul corso d’acqua a nord di piazza Costantino - decine e decine di animali che passeggiano qua davanti, sento il rumore e vedo i movimenti. Ma preferisco non affacciarmi».



Qual è il rischio concreto per chi vive vicino a questi animali? «Non ci sono rischi diretti per l’uomo — spiega Damiano Di Simine di Legambiente — la nutria è vegetariana e a differenza dei topi non predilige gli ambienti umani. Certo, porta anche lei le malattie, ma come molti altri animali selvatici». Il problema, piuttosto è ambientale. «Questi animali sono originari del Sudamerica e sono stati importati in Italia dagli allevatori di pellicce. Quando il mercato è crollato, queste persone hanno liberato gli animali senza seguire alcuna regola». I roditori, dal canto loro, si sono ambientati senza troppa fatica, e senza ostacoli hanno agilmente colonizzato i corsi d’acqua della pianura padana. Una proliferazione destinata ad aumentare in maniera esponenziale, salvo eventi eccezionali a livello di ecosistema. «Perché il loro predatore naturale sarebbe il caimano. Ma qui, ovviamente, non c’è».



La Martesana è un territorio storico della Lombardia situato a nord-est di Milano, originariamente del tutto coincidente con l'attuale concetto di Brianza e oggi invece traslato all'area attraversata dal Naviglio della Martesana.


In origine il termine includeva la zona che noi oggi chiamiamo Brianza. Il contado comprendeva inizialmente, fra le altre, anche la Pieve di Gorgonzola e la Pieve di Cornegliano che in una buona parte vennero sottratte al contado della Martesana nella seconda metà del XIV secolo. Il nome Martesana nasce nell'Alto Medioevo, tra il X e l'XI secolo, quando il Contado prese il nome dal castello che forse già in epoca bizantina era il maggior presidio bonificato della zona.


Il contado a nord-ovest di Milano era invece il Seprio, con capoluogo Castelseprio, mentre a est la zona compresa tra l'Adda e Milano fu detta Comitatus Martexana probabilmente in correlazione etimologica con Castelmarte, un forte che si trovava sulle colline del Comasco, all'imbocco della Valassina. Il nome Castelmarte a sua volta deriverebbe dal Castrum Martis, nome dato alle terre circostanti dal governatore romano Martesio, sebbene questa ipotesi non abbia fondamenti storici

 

 In alcuni documenti del XIII secolo che elencano gli insediamenti degli Umiliati, si fa menzione di Martesana de supra intendendo l'area più settentrionale e Martesana prosciugada comprendente i territori attraversati dalla strada che uscendo da Porta Orientale si dirigeva verso Vaprio d'Adda e Trezzo sull'Adda

 

 Nel 1160 la Martesana partecipa come alleata di Federico il Barbarossa alla battaglia di Castel Carcano, contro la città di Milano che perderà il suo celebre Carroccio, ma riuscirà ad aver la meglio nella battaglia

 

 Nel XIII secolo, dopo la conquista da parte del costituendo Ducato di Milano, il potere centrale assegnò alla Martesana una valenza puramente amministrativa, assoggettandola al Capitano della Martesana con sede a Vimercate. Essa comprendeva i territori a nord e a sud della Via Postumia che seguiva il percorso dell'attuale SS 11 Padana Superiore ovvero pievi milanesi fra cui quelle di Segrate e di Cornegliano.

Nel XVIII secolo, in seguito alla costituzione della Repubblica Cisalpina, fu costituito nella Martesana il XXXV Distretto del dipartimento d'Olona che comprendeva, fra l'altro, i Comuni di Briavacca (oggi frazione di Rodano), Bussero, Camporicco, Cassignanica, Cassina de' Pecchi,Cernusco Asinario (oggi Cernusco sul Naviglio), Crescenzago con Cimiano, Gorgonzola, Gorla, Lambrate ed uniti, Liscate, Lucino (oggi frazione del comune di Rodano), Melzo, Novegro, (oggi frazione di Segrate), Pioltello, Premenugo, Rodano, Rovagnasco ed uniti, Sant'Agata, Segrate, Settala con Caleppio, Milano San Felice, Turro, Vignate, Vimodrone. Il capoluogo del Distretto era Pioltello.

Il toponimo Martesana è tornato di uso comune negli ultimi decenni, anche grazie alla diffusione di un settimanale della zona intitolato appunto "Gazzetta della Martesana". Oggi è diventato abbastanza diffusa l'abitudine riferire alla Martesana associazioni, gruppi, convegni, eventi.

Oggi il territorio della Martesana è una zona della provincia est di Milano, confinante a ovest con la Città di Milano, a nord con la Provincia di Monza e della Brianza, a est con la Provincia di Bergamo e a sud con i comuni di Peschiera Borromeo, Pantigliate, Mediglia, Paullo e la Provincia di Lodi.

Secondo la definizione più estesa essa comprende i comuni di: Trezzo sull'Adda, Vaprio d'Adda, Trezzano Rosa, Pozzo d'Adda, Basiano, Masate, Grezzago, Segrate, Pioltello, Rodano, Melzo, Cassano d'Adda, Inzago, Vignate, Pozzuolo Martesana, Settala, Truccazzano, Liscate, Cologno Monzese, Cernusco sul Naviglio, Gorgonzola, Brugherio, Carugate, Cassina de' Pecchi, Bussero, Pessano con Bornago, Gessate, Cambiago, Bellinzago Lombardo, Vimodrone.

https://it.wikipedia.org/wiki/Martesana

https://milano.repubblica.it/cronaca/2011/08/23/news/allarme_nutrie_nella_martesana_scorrazzano_davanti_alle_case-20755024/

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