Aereo scomparso: continua il mistero del Boeing 777 della Malaysia Airlines, ricerche inutili

Brancolano ancora nel buio le ricerche del Boeing 777 della Malaysia Airlines scomparso lo scorso weekend. Il velivolo con a bordo 239 persone, di cui 150 di nazionalita’ cinese, era partito da Kuala Lumpur in direzione di Pechino. Trentacinque minuti dopo il decollo e’ sparito da tutti i radar, facendo avvalorare l’ipotesi di terrorismo. Oggi questa ipotesi e’ stata scartata, in quanto i sospettati che viaggiavano con passaporti falsi sarebbero in realta’ due immigrati iraniani che stavano tentando di raggiungere l’Europa per vie traverse. Nonostante cio’, la Cia ha dichiarato ieri che la ”pista terroristica non deve essere del tutto esclusa”.
INDONESIA-MALAYSIA-MALAYSIAAIRLINES-CHINA-TRANSPORT-ACCIDENTQuesta mattina, come si legge sul quotidiano maltese The Star, si e’ tenuto l’interrogatorio dei controllori di volo e dei parenti dei passeggeri. Secondo quanto e’ emerso, le ultime parole dei piloti sarebbero state ”Va tutto bene, buonanotte”. Poi l’aereo e’ sparito nel nulla. Si tratta di un mistero senza precedenti, anche se sembrerebbe rievocare il caso dell’aereo dell’Air France scomparso nel 2009 e il cui relitto fu poi rinvenuto solo due anni dopo sul fondo dell’Oceano Atlantico. Le autorita’ stanno controllando centinaia di metri cubi d’acqua, allargando sempre di piu’ le aree di ricerca. Secondo fonti militari, il velivolo potrebbe avere infatti cambiato radicalmente rotta. Tutte le ricerche stanno quindi convergendo verso zone sempre piu’ lontane, come il mar della Cina o lo stretto di Malacca. Stamattina inoltre, scrive The Star, si sono aggiunti alle ricerche anche il Giappone e la marina navale indiana.
INDONESIA-MALAYSIA-MALAYSIAAIRLINES-CHINA-TRANSPORT-ACCIDENTL’AEREO AVEVA PROBLEMI DI PRESSIONE - La Federal Aviation Administration degli Stati Uniti (Faa) ha dichiarato oggi che ”alcuni mesi fa era emerso, durante un controllo, che il Boeing 777 della Malaysia Airlines scomparso lo scorso weekend presentava alcuni problemi”. Le autorita’ competenti americane avevano dunque messo in guardia che tali problemi avrebbero potuto portare a un ”drastico calo della pressione nella cabina, con una conseguente rottura del velivolo a mezz’aria”. La rivelazione e’ giunta al culmine delle disperate ricerche del relitto dell’aereo, che finora non hanno pero’ portato a nessun risultato. ”Stiamo promuovendo una nuova direttiva sulla navigabilita’ aerea per correggere problemi di questo tipo che potrebbero portare a una rapida decompressione dei velivoli”, ha affermato la Faa. ”In una situazione del genere – aggiungono – un improvviso calo della pressione in cabina porterebbe l’equipaggio e i passeggeri a uno stato d’incoscienza, non lasciando nessuno ai comandi dell’aereo”.
Malaysia“NON SI CAPISCE COSA PUO’ ESSERE ACCADUTO” - Il numero uno della Federal Aviation Administration è preoccupato per il caso del volo della Malaysia Airlines scomparso sabato scorso con a bordo 239 persone ma dice che è troppo presto per sapere cosa è successo. “Siamo preoccupati per quanto è successo. Ma è troppo presto per sapere di più”, ha detto Michael Huerta, a capo dell’ente americano che regola e garantisce la sicurezza dell’aviazione civile parlando da Washington a margine della firma di un memorandum con l’Italia sui voli spaziali commerciali. “I nostri tecnici sono al lavoro con i colleghi internazionali. Ogni incidente di aviazione richiede tempo per gli accertamenti tecnici”, ha detto Huerta rispondendo a TMNews. Alla domanda di quale opzione sembri più probabile tra quelle finora indicate per la scomparsa del volo Boeing 777, Huerta ha risposto: “semplicemente non lo sappiamo” .
1103_jonti_spSI INDAGA SUL CO-PILOTA - Un’inchiesta interna e’ stata aperta dalla ‘Malaysian Airlines’ sul conto di Fariq Abdul Hamid, 27enne co-pilota del Boeing 777-200 Er della compagnia di bandiera misteriosamente scomparso cinque giorni fa con 239 persone a bordo: all’emittente televisiva australiana ‘Channel Nine’ una cittadina sudafricana, tale Jonti Roos, ha dichiarato infatti che nel dicembre 2011 lei e un’amica, la connazionale Jan Maree, avrebbero trascorso tranquillamente un’ora nella cabina di pilotaggio, durante il volo dalla localita’ turistica thailandese di Phuket a Kuala Lumpur, chiacchierando e fumando insieme ad Hamid, che le avrebbe invitate all’interno cosi’ violando la normativa societaria in materia di sicurezza. Fonti delle linea aerea malesi si sono dette “costernate”, e hanno annunciato che sottoporranno l’indiscrezione a verifiche, cosi’ come sara’ controllata l’autenticita’ di foto e video del presunto episodio. Frattanto l’ambasciatore di Malaysia a Pechino, Datuk Iskandar Saruddin, ha divulgato quelle che sarebbero state le ultime parole trasmesse da bordo alla torre di controllo dal comandante del jet, Zaharie Hamad Shah di 53 anni: “Tutto bene, buona notte!”. Niente altro. Il pilota si sarebbe cosi’ congedato mentre stava lasciando lo spazio aereo patrio per entrare in quello vietnamita. Il diplomatico ne ha dato conto per la prima volta in pubblico incontrando in un hotel di Pechino un folto gruppo di parenti e amici dei passeggeri di nazionalita’ cinese, 153 su un totale di 227. Ha anche difeso l’operato di Hamid che, ha ricordato, era in servizio dal 2007 e aveva ormai alle spalle 2.763 ore di volo.  http://www.meteoweb.eu/

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Mondo Tempo Reale è il blog che dal 2010 vi racconta le notizie più incredibili, strane, curiose e divertenti: fatti imbarazzanti, ladri imbranati, prodotti assurdi, ricerche scientifiche decisamente insolite.
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