I Bambini Indaco: chi sono e come riconoscerli



Questo termine fu utilizzato per la prima volta alla fine degli anni ’70 da Nancy Ann Tappe, una ricercatrice che aveva la capacità di vedere l’aura, ossia quell’alone di colori con cui appare il nostro corpo a chi è dotato di chiaroveggenza e che stava facendo degli studi appunto sui colori dell’aura, scoprendo dei bambini che avevano l’aura di un nuovo colore mai riscontrato prima da nessuno: blu indaco. Secondo la ricercatrice, questi bambini sarebbero una nuova specie di esseri umani, molto più evoluti in senso spirituale rispetto al resto dell’umanità, e stanno diventando sempre più numerosi perché il loro compito sarebbe di portare una svolta nel mondo, di creare una nuova era e di evitare le catastrofi che ci sarebbero state se l’uomo avesse continuato a comportarsi come un animale, distruggendo la terra ed il suo prossimo. Questi bambini sono la nostra speranza per un futuro migliore.

Ad approfondire la teoria della Tappe ci pensarono, poi, il sensitivo Lee Carroll e sua moglie Jan Tober che nel 1999 scrissero il libro “The Indigo Children The New Kids Have Arrived”, considerato da chi crede nella teoria dei bambini indaco, una vera pietra miliare.

Cerchiamo di capire quali sono le caratteristiche dei Bambi indaco



Secondo gli studiosi dei bambini indaco Si tratta di bambini dotati di particolari capacità e di forti poteri paranormali e psichici, iperattivi, ipersensibili, ribelli ad ogni forma di regola o disciplina imposta, ricchi di forza di volontà e creatività, dotati di empatia e di grande immaginazione e con facoltà intellettive enormi, hanno un alto senso morale e una forte mentalità tecnologia. Inoltre i bambini indaco avrebbero la straordinaria capacità di parlare con gli angeli.

In Cina si parla di un notevole incremento di “Bambini Superpsichici”, scoperti nel 1984, che per primi vennero sottoposti a tutti i test psicologici possibili e immaginabili, ragazzi che, risposero in maniera sorprendente al 100% dei test. I ricercatori rimasero sconvolti, perchè mai prima un essere umano era riuscito a tanto. E poi se ne scoprirono anche in altre parti del mondo e si cominciò a creare una “rete” di informazioni con interviste e colloqui con i genitori di questi bambini e si scoprì che erano in grado di leggere il pensiero e alcuni dotati di capacità parapsicologiche. Ma ciò che li rende realmente diversi è la capacità di una nuova visone d’insieme. Il tutto lo vedono nell’uno e l’ uno nel tutto, e quindi portatori una una coscienza ed un sapere cosmico.

La cosa più importante che ho imparato osservandoli, (spiega Nancy) era che non avevano un programma di vita come noi, e non ce l’ hanno neanche oggi.
…Vedrete verificarsi un grande mutamento nei Bambini Indaco quando raggiungeranno l’età di 26, 27 anni. Il cambiamento implica che il loro scopo di vita diventerà chiaro.

I più grandi acquisiranno molta più stabilità nei compiti che stanno svolgendo, mentre i più piccoli arriveranno già muniti di un progetto di massima su ciò che svolgeranno nella vita. Sembrerebbe che molto di ciò che accadrà dipenda ancora da noi.

Sono ragazzi tecnologici, bambini nati per la tecnologia, il che significa che possiamo facilmente predire ciò che vedremo accadere nei prossimi dieci anni: una tecnologia che va al di là della nostra immaginazione. Credo che questi bambini stiano aprendo un portale, e che arriveremo al punto in cui nulla richiederà più uno sforzo, eccetto che di natura mentale.

Secondo gli studiosi dei bambini indaco questa nuova specie umana è arrivata al mondo per costruire una terra priva di inquinamento e di guerre, un mondo più giusto ed equo, e lavorerebbe per creare una nuova umanità.

Sul sito Albero Sacro troviamo un’intervista a Nancy Ann Tappe che spiega quali sono i diverse tipologie umane di bambini indaco. Vi proponiamo un passo:

UMANISTA: il primo tipo è quello dell’umanista, che svolgerà il suo lavoro a contatto con le masse. Sono i medici, gli avvocati, gli insegnanti, i commercianti, gli uomini d’affari e i politici di domani. Saranno al servizio delle masse, e sono iperattivi. Sono estremamente socievoli. Parlano con tutti, in qualunque situazione, sono estremamente affabili; hanno opinioni molto radicate. Inoltre non si sentono a loro agio nel corpo fisico, sono iperattivi, come ho detto, e talvolta si scontrano coi muri perché dimenticano di usare i freni. Non sanno giocare con un giocattolo alla volta, devono tirarli fuori tutti, averli tutti lì davanti, anche se poi magari non li toccano nemmeno.

Sono quel tipo di ragazzi a cui non basta dire una volta di riordinare la loro stanza, bisogna continuamente ricordarglielo perché si distraggono facilmente. Entrano nelle loro camerette, cominciano a mettere ordine, ma poi vedono un libro; allora si siedono e si mettono a leggerlo, perché sono avidi lettori. Ieri mi trovavo a bordo di un aereo e c’era un piccolo Indaco di tre anni che faceva i capricci. Sua madre gli ha dato il manuale di emergenza, e lui l’ha aperto per guardare le illustrazioni. Il bambino è rimasto lì seduto, con un’espressione molto seria, e leggeva con grande sussiego e immedesimazione. Ha studiato il libretto per cinque minuti, e sebbene io sappia che lui non era in grado di leggerlo, so anche lui credeva proprio di far questo, almeno mi è sembrato. Quello è l’umanista Indaco.

CONCETTUALE: il secondo tipo è quello dell’Indaco concettuale. I concettuali sono più interessati ai progetti che alle persone. Sono gli ingegneri, gli architetti, i designer, gli astronauti, i piloti e i militari di domani. Non si sentono a disagio fisicamente e spesso sono molto atletici fin da bambini. Hanno problemi di controllo, e la persona che cercano di controllare di più, se sono maschi, è la loro madre. Le bambine invece cercano di controllare i loro padri. Se glielo si lascia fare, si creano problemi, anche gravi. Durante l’adolescenza questo tipo di Indaco tende a sviluppare delle forme di dipendenza, specialmente rispetto agli stupefacenti. I genitori devono tenere l’occhio puntato sul loro comportamento, e quando questi ragazzi cominciano ad appartarsi, o mettono cartelli del tipo “Proibito entrare”, è il momento che la madre faccia un controllo in camera loro.

ARTISTA: poi esiste il tipo dell’artista. Questo tipo di Indaco è molto più sensibile e spesso è fisicamente più minuto, sebbene ci siano eccezioni. Sono ragazzi più orientati verso l’arte. Sono creativi, e saranno gli insegnanti e gli artisti di domani. Qualunque cosa facciano, la affrontano dal lato creativo. Se si occupano di medicina, possono scegliere di diventare chirurghi o ricercatori. Nel campo delle belle arti sono attori eccezionali. Fra i quattro e i dieci anni di età c’è caso di vederli scegliere quindici attività creative diverse e praticarne una per cinque minuti lasciandola subito da parte. Quindi dico sempre alle madri di artisti e musicisti: «Non comprate loro gli strumenti , noleggiateli!». L’artista Indaco magari studia cinque o sei strumenti diversi, ma una volta divenuto adolescente fa una scelta e diventa artista in quel campo o in quell’attività.

INTERDIMENSIONALE: il quarto tipo è quello dell’Indaco interdimensionale. Sono i più robusti fra tutti gli Indaco e fin dall’età di uno o due anni non gli si può più dire niente. Loro ti rispondono: «Lo so. Lo so fare. Lasciami stare». Sono i ragazzi che porteranno nel mondo nuove filosofie e nuove religioni. Possono permettersi di fare i bulli perché sono grandi e grossi e anche perché non si conformano agli altri tipi di Indaco.

Bambi indaco e ADHD
Curiosi, iperattivi, ribelli ad ogni forma di regola imposta, insofferenti nei confronti dell’autorità, forti e intelligenti. I bambini indaco possono diventare anche problematici e difficili da gestire ed educare. Secondo Carroll e Tober i bambini che la scienza medica classifica come affetti da deficit di attenzione ed iperattività sarebbero, in realtà, bambini indaco e non dovrebbero essere sottoposti a cure mediche e farmacologiche, ma dovrebbero essere solo riconosciuti per ciò che sono e arricchiti di cure, attenzioni e affetto.

http://www.universo7p.it/

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Mondo Tempo Reale è il blog che dal 2010 vi racconta le notizie più incredibili, strane, curiose e divertenti: fatti imbarazzanti, ladri imbranati, prodotti assurdi, ricerche scientifiche decisamente insolite.
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