Da dove prenderemo i soldi per gli 80 euro?

Siamo così sicuri che gli 80 euro gli italiani non dovranno restituirli con gli interessi? Ecco quello che sta per accadere: tutti gli aumenti di Renzi, in particolare l’ultimo del 12% sul bollo auto.

Il marketing è cosa seria, anche per un premier. E siccome tutto, ma proprio tutto passa dal marketing, è giusto che anche le ideologie rispondano a logiche di mercato. Del resto Renzi ha una natura camaleontica: un passato nella DC, poi si è detto comunista, poi di sinistra insomma… Se si dice che è socialista non si sbaglia mai, tanto i socialisti stanno ovunque, sia a destra che a sinistra. Un lato in comune con Alfano e Berlusconi, uno dei tanti. Ma dopo gli inciuci di palazzo che lo hanno messo al governo, Renzi è dovuto entrare sul serio nella parte del socialista e si è messo a fare le riforme. Così si è dato da fare, prima con la riforma della scuola che sentiva vicina a casa sua perchè sua moglie è una precaria, poi ha proseguito con la riforma del catasto e poi quella dellavoro eliminando l’articolo 18 facendo così un favore ai potenti. Non importa se proprio un anno prima aveva chiarito in diretta televisiva che “non sarebbe stato l’articolo 18 a guarire l’Italia dalla disoccupazione”, oggi Renzi è riuscito ad eliminare l’unica garanzia dei lavoratori, l’articolo 18. Del resto altri prima di lui ci avevano provato, ma senza successo. 

Poi Renzi è entrato nei panni del leader internazionale e ha cominciato a minacciare Putin con pesanti sanzioni. Mentre la faceva la Coldiretti tirava delle stime funeree per l’agroalimentare fortemente colpito dalle sanzioni del Cremlino che, prima che la situazione internazionale si complicasse, portava nella madre Russia oltre il 13% di derrate alimentari. Ultimamente il PD ha perso molti voti, la gente non è andata a votare ma questo non gli ha impedito di vincere in Emilia Romagna (per fare un esempio). Adesso tutte quelle cadute funeree le dovremo pagare noi, in termini di aumenti anche sull’agroalimentare. Tanto è una vita che paghiamo gli errori della malapolitica, dovremmo forse stupirci?

Tuttavia lui non è pessimista, lui è nuovo, è giovane anzi, è il più giovane Presidente del Consiglio che l’Italia abbia mai avuto ed è in grado, davvero, di fare le riforme. Come quella riforma degli 80 euro che andrà a premiare il cosiddetto ceto medio basso con stipendi sotto i 1500 euro. Si diceva si stesse scomparendo e Renzi è un animalista: lui pasce il gregge facendo attenzione agli esemplari in via di estinzione. Questione di cui si è parlato e riparlato. Lui, il premier, è stato abile a fare questo omaggio poco prima delle elezioni, ma alla domanda: “da dove prenderai i soldi?”, non ha mai dato una risposta certa. E poi lo abbiamo visto, tagli alla pubblica amministrazione, tagli di qua, tagli di la e aumenti dall’altra parte: tasse sulla casa, riforma del catasto, tasse sulla spazzatura, rincari sulle assicurazioni e tante altre cose e anche, ahinoi, aumenti del 12% sul bollo auto. Si tratta di una new entry nel settore degli aumenti prevista dall’articolo 15 della bozza di decreto presentata dal Ministro Madia e che riguarda l’istituzione dell’archivio unico per la gestione di un documento unico (riassume di dati di libretto di circolazione e certificato di proprietà) dell’auto. In dettaglio, il Pra è destinato a passare dall’Aci sotto la vigilanza del ministero delle Infrastrutture e prevede che gli importi annuali delle tasse automobilistiche potranno aumentare, per il solo 2015, fino ad un massimo del 12%.

Curatela bene la vostra macchina cari italiani, tra poco vi costerà più cara di prima. Conservate anche gli 80 euro, non si sa mai dobbiate restituirli, perchè al giorno d’oggi anche il maketing ha un costo.

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Mondo Tempo Reale è il blog che dal 2010 vi racconta le notizie più incredibili, strane, curiose e divertenti: fatti imbarazzanti, ladri imbranati, prodotti assurdi, ricerche scientifiche decisamente insolite.
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