La bestia del Gévaudan - Terrore in Francia

Secondo una recente stima, nel mondo esistono circa 9 milioni di specie diverse di animali e ogni anno ne vengono scoperte di nuove. Come abbiamo già detto in molti altri dei nostri video l’uomo conosce meglio la superficie della Luna che gli abissi del nostro pianeta e chissà quante specie di animali devono essere ancora scoperte. Nel corso dei secoli sono state migliaia le testimonianze di persone che giurano di aver visto animali non confermati dalla scienza, chiamati criptidi, e tra questi il più famoso e di certo il Bigfoot, detto anche sasquatch. Esso è una creatura scimmiesca che dovrebbe vivere nelle foreste dell’America Settentrionale. Segnalazioni della sua presenza sono arrivate da diverse parti del continente ma sembra che il Bigfoot sia concentrato nei due stati americani di Washington e Oregon. Un altro famoso criptide è il mostro di Loch Ness, chiamato anche Nessi, di cui ad oggi esistono che delle foto vecchie di bassa qualità, ma molti sostengono che si tratti di uno o più esemplari di plesiosauro o di elasmosauro sopravvissuti in qualche modo all’estinzione. Un criptide apparso recentemente è il Ningen, una creatura nominata per la prima volta nel 2007 con una serie di post pubblicati sul forum giapponese 2channel a seguito di molteplici avvistamenti avvenuti nella regione Antartica. Nelle descrizioni viene riportato che la creatura possegga una faccia, e in alcuni racconti si dice che presenti arti come braccia e mani, esse sono estremamente grandi, circa 20-30 metri, mentre la pigmentazione è di un bianco pallido. Ad oggi non esiste ancora nessuna conferma dell’esistenza del Ningen, ma come la storia insegna non bisogna mai escludere nulla, pensate che solo fino a qualche secolo fa si pensava che il Gorilla non esistesse veramente e quando ancora questo animale era solo un mito, in Francia giravano strane storie su un’inquietante creature: la bestia del Gévaudan.



La Bestia del Gévaudan è una creatura mitica che è stata ritenuta responsabile di almeno 100 morti in Francia negli anni 60 del 18esimo secolo, alcuni rapporti alzano questo bilancio a oltre 200 casi di decesso. Diverse rappresentazioni tradizionali di questa bestia mostrano una grande varietà di caratteristiche fisiche attribuite a questo mostro. Se ci fosse un vero animale dietro questi avvistamenti e segnalazioni, è di certo oscurato da una grande quantità di folklore e storie che lo hanno mitizzato. La gente del posto credeva che fosse un lupo mannaro oppure uno stregone che aveva mutato il proprio aspetto in un predatore mostruoso per nutrirsi di carne umana. Si pensava che la bestia fosse immune ai proiettili finché un giorno la gente provò a ucciderla utilizzando proiettili d’argento. Le descrizioni della bestia variano talmente tanto che la maggior parte dei ricercatori credo che ci dovevano essere almeno due creature diverse, sempre che il panico delle persone non abbia ingigantito il problema. Il colore della pelliccia era particolarmente variabile, a volta era rosso con una larga chiazza grigia, oppure rosso con delle leggere striature ai lati del corpo. Altre volte aveva macchie bianche e nere cosparse su tutto il corpo senza alcuna traccia di rosso. Solo raramente aveva colori che non includessero il rosso, il bianco o il nero. Se però sommiamo tutte le descrizioni differenti cercando di creare una creatura composta da quelle caratteristiche descritte dalla maggior parte della gente, la Bestia del Gévaudan sarebbe di sicuro un quadrupede delle dimensioni di un cavallo. Ad alcuni testimoni ricordava un orso, una iena e un lupo fusi insieme. Ha un muso lungo come quello di un lupo o maiale cosparso di grandi denti. Le orecchie sono così piccole e rotonde da aderire quasi alla testa. Il collo è lungo e grosso e la coda assomiglia a quella di una pantera, ma così forte da usarla quasi come arma uccidendo le persone con un solo colpo. Le zampe della bestia sono le più difficili da descrivere, alcuni dicono che gli artigli sono così pesanti e spessi che ricorderebbero degli zoccoli. Dal momento che non sembrano esserci più avvistamenti di questa bestia in Francia o un qualsiasi precedente storico di animali simili in quella zona prima del 1760, questa creatura è molto difficile da affrontare per i criptozoologi. La maggiorparte degli animali mitici che vengono presi sul serio hanno una sorta di storia la quale indica che poteva esserci un’intera specie di quella creatura, ma gli animali che hanno fatto la loro comparsa solo qualche volta sono difficili da gestire. D’altro canto tutte le prove disponibili sembrano indicare che, se la bestia era reale, ce n’erano almeno due! Alcuni ipotizzano che la Bestia del Gévaudan fosse un ibrido di più animali non originari della Francia dell’epoca e che poi fosse emigrato proprio nel territorio francese. Molti invece suppongono che queste creature vivessero segretamente in Francia fin da tempi antichissimi. Sarebbe bello essere in grado di dichiarare che la Bestia del Gévaudan non era nient’altro che una iena, un orso, un leone fuggito o qualcosa di simile, ma per farlo dovremmo ignorare tutte le testimonianze e le descrizioni. Naturalmente, in questo caso molte testimonianze sono così fuori dal comune da rasentare il soprannaturale, molti infatti credevano che la bestia fosse immortale dato che venne dichiarato più volte che era stata uccisa, ma puntualmente compariva per mietere altre vittime. Se però accettiamo le descrizioni che combaciano, si deve riconoscere che la creatura descritta non coincide con nessun animale conosciuto. Sicuramente corrisponde alla fusione di una serie di animali quali la iena, il lupo e la pantera. Tutto ciò è un vero e proprio puzzle.

La vicenda ebbe inizio nell’aprile del 1764, quando una ragazza fu attaccata da un predatore poi messo in fuga dall’intervento delle mucche che stava portando al pascolo. La giovane descrisse la bestia come un enorme lupo, dalla peluria folta e nera, con due grandi canini laterali. Solo qualche mese dopo la bestia fece la sua prima vittima: una ragazza quattordicenne. Ma è nell’autunno di quello stesso anno che la bestia compì una vera e propria strage, infatti oltre 15 persone tra bambini e donne vennero uccisi e chiunque si trovava nella zona di quella carneficina, poteva trovare arti mozzati, teste decapitate e cadaveri mezzi divorati. Gli attacchi della creatura erano rivolti principalmente alle donne e ai bambini, in quanto erano prede molto più facili perché opponevano poca resistenza e perché erano loro che portavano al pascolo il bestiame all’infuori dei villaggi, sulle colline. Le caratteristiche mostruose di questo animale che mano a mano diventavano sempre più varie, e i suoi massacri incessanti ne hanno fatto molto velocemente una bestia straordinaria, diabolica e invulnerabile, forse dotata di poteri paranormali. Queste descrizioni alimentavano la leggenda sulla creatura. Nelle case si comincia a parlare della bestia e il terrore si sparse velocemente nell’est del Gévaudan. Col moltiplicarsi degli attacchi e dei morti, il governo francese inviò in questa regione uno squadrone di 56 cavalieri che effettivamente avvistarono più volte la bestia senza però riuscire mai a ucciderla. Nel 1765 il Re di Francia Luigi XV inviò un famoso cacciatore di lupi, il nobile normanno d’Enneval, nel Gévaudan. Questi condusse numerose battute di caccia, dichiarando infine di aver ucciso la creatura anche se qualche mese dopo altra gente fu uccisa dalla bestia. Questo però non fu l’unico caso in cui la bestia veniva dichiarata morta per poi ricomparire con nuove carneficine, molti cacciatori infatti pensavano di aver ucciso la bestia, ma tutte le volte si trattava semplicemente di un lupo. Passarono gli anni e si arrivò al giugno del 1767 quando un certo Jean Chastel uccise probabilmente la vera bestia una volta per tutte, in quanto dopo non ci furono più attacchi né vittime.

A fronte di molte testimonianze scritte e tramandate oralmente siamo certi che qualcosa ha commesso una serie di brutali omicidi nel Gévaudan tra il 1764 e il 1767, la vera domanda è quindi: chi o cosa ha commesso quelle stragi? Un felino, ad esempio una tigre, una pantera o un leone sfuggito a uno zoo o a un circo? Un lupo di notevoli dimensioni? Una grossa lince? Un animale ibrido? La teoria più accreditata è che la bestia fosse un ibrido troppo cresciuto di più animali. Alcuni pensano potesse trattarsi si una coppia di tigri del Caucaso, tigri preistoriche estinte ma che corrispondo alle descrizioni della bestia sia come dimensioni, fauci e per il colore del lungo manto striato. Ovviamente anche in questo caso non mancano le teorie più fantasiose. Non è escluso infatti che si trattasse di un serial killer che si travestiva da bestia, oppure un umanoide dotato di pelliccia, con denti acuminati e abitante delle grotte del Gévaudan. Un essere non di questo pianeta? Una copertura per una strage ordinata da Re Luigi XV? Tante domande e poche risposte circondano il mito della bestia del Gévaudan.

fuocodiprometeo.wordpress.com

Mondo Tempo Reale

About tricasandu

Mondo Tempo Reale è il blog che dal 2010 vi racconta le notizie più incredibili, strane, curiose e divertenti: fatti imbarazzanti, ladri imbranati, prodotti assurdi, ricerche scientifiche decisamente insolite.
{[['']]}
    Blogger Comment
    Facebook Comment