10 Paradisi Fiscali nei Caraibi



Per qualcuno, vivere in un paese dove si pagano tasse molto basse, non è un buon motivo per espatriare.
Ma se il paese in questione è unparadiso tropicale e naturale, oltre che fiscale, le cose possono cambiare radicalmente.


È il caso del Mar dei Caraibi, un tempo dimora dei pirati e oggi costellato da numerosi paradisi fiscali che, da un certo punto di vista, ospitano una forma più sofisticata e moderna di pirateria insieme ad un ambiente naturale tra i più belli del mondo.
Non a caso, la maggior parte dei paradisi fiscali esistenti in questa area, hanno tra i punti di forza delle loro economie non solo i servizi finanziari internazionali ma anche il turismo.
Ecco perciò i 10 Paradisi Fiscali caraibici dove trovare una delle migliori ospitalità fiscali del mondo e condizioni di vita all’altezza della loro fama paradisiaca.
  • BAHAMAS. Chi non conosce le isole Bahamas? Diventate una celebre meta per il turismo da tutto il mondo, sono anche uno dei più accoglienti paradisi fiscali esistenti, dove non ci sono imposte sul reddito personale e sulle plusvalenze e non esistono tasse di successione.
  • ARUBA. Questa isola gode di uno dei più alti standard di vita di tutti i Caraibi, con una bassa percentuale di povertà e disoccupazione. La legislazione fiscale locale non prevede tasse sulle successioni o donazioni e sulle plusvalenze.
  • ISOLE VERGINI. Sia le Isole Vergini Americane che le Isole Vergini Britanniche sono paradisi fiscali. In quest’ultime sono domiciliate circa il 41% di tutte le società offshore del mondo e non ci sono imposte per le società.
  • ST.KITTS AND NEVIS. Situata nelle Leeward Islands, è una nazione formata da due isole, entrambe paradisi naturali oltre che fiscali. La legislazione locale garantisce una privacy elevata grazie ad una legge sulla segretezza finanziaria tra le più rigide di tutti i Caraibi.
  • ANGUILLA. È un territorio britannico di oltre mare e un importante centro bancario offshore. Nel paese non esistono imposte sul reddito personale ne societario. Inoltre non c’è imposizione fiscale su patrimoni e dividendi.
  • BARBADOS. Il paese si definisce come una giurisdizione a bassa fiscalità, una sfumatura semantica che significa una maggior trasparenza del sistema fiscale, tanto che il paese è stato il primo nella regione caraibica ad uscire dalle black-list dell’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) dei paesi poco collaborativi in materia di fiscale.
  • ISOLE CAYMAN. Sono un altro territorio d’oltremare britannico e costituiscono uno dei più importanti centri finanziari offshore nel Mar dei Caraibi. Da quando la Svizzera ha abbassato il livello del proprio segreto bancario, le Isole Cayman sono state ribattezzate la Nuova Svizzera. Non esistono imposte dirette per le aziende.
  • ANTILLE OLANDESI. È stato uno dei primi paradisi fiscali del mondo e tutt’oggi riveste un ruolo importante tra tutte le giurisdizioni offshore. Dal 2010 queste cinque isole caraibiche non sono una entità politica unica facente parte dei Paesi Bassi, ma sono diventate un puzzle ancora più polverizzato di prima.
  • SAINT VINCENT AND THE GRENADINES. La tradizione di paradiso fiscale di questo paese risale al 1976, quando alcuni avvocati svizzeri iniziarono ad offrire servizi finanziari internazionali. In questo paradiso fiscale e naturale, composto da circa 125 isole, è stato girato il film Pirati dei Caraibi.
  • ANTIGUA E BARBUDA. Qui hanno gli uffici le più importanti banche del mondo, tra le quali: Bank of America (Bank of Antigua), BarclaysRoyal Bank of Canada (RBC) e Scotia Bank. La legge sulla privacy prevede sanzioni penali per chiunque divulghi informazioni sulle attività economiche dei clienti delle banche o dei trust residenti nel paese.
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