Cosa significa la nuova scoperta su Marte e perché è così importante anche per la Terra



La nuova scoperta su Marte, ecco perché è molto importante sia per il passato del Pianeta Rosso che per il futuro della nostra Terra

La nuova straordinaria scoperta su Marte illustrata oggi dalla NASA, poche settimane dopo le prove dell’esistenza dell’acqua allo stato liquido nel Pianeta Rosso, è molto importante per ricostruire la storia. La scoperta conferma quella che era l’ipotesi più accreditata, ma che appunto non era mai stata provata in modo definitivo. E conferma che in passato Marte poteva essere un pianeta ideale per ospitare la vita, molto simile alla Terra. Fino a quando il Sole, 4,2 miliardi di anni fa, non ha generato una tempesta magnetica provocata da un’eruzione solare talmente tanto potente e violenta da strappare via il campo magnetico di Marte, distruggendolo, frammentandolo, generando filamenti contorti e avvolti su se stessi.
Le tempeste solari si verificano in modo frequente anche nel nostro tempo, e sono una delle più pericolose minacce per la Terra dallo Spazio.
tempesta solareGli esperti hanno potuto ricostruire il passato di Marte e quest’evento drammatico, catastrofico, proprio grazie ad una recentissima eruzione solare avvenuta pochi mesi fa, l’8 marzo 2015. Quel giorno il vento solare ha prodotto una rotazione del campo magnetico marziano così forte da scagliare via dall’atmosfera ioni della lunghezza di 5.000 km: una riproduzione in miniatura di ciò che è successo quando, nel passato, si è verificato il grande evento che ha spazzato via gran parte dell’atmosfera del pianeta. E proprio dall’evento dell’8 marzo di quest’anno gli esperti NASA hanno ricostruito la catastrofe di 4,2 miliardi di anni fa.
In modo improvviso, quindi, Marte s’è ritrovato senza più campo magnetico e l’atmosfera è diventata un velo sottile e rarefatto. Lo sciame di particelle scagliato dal Sole ha bombardato Marte, riducendo campo magnetico e atmosfera letteralmente a brandelli, scagliando nello spazio filamenti incandescenti arricciati su se stessi simili a viticci. Un quadro catastrofico che la NASA ha documentato con i dati raccolti dalla sonda Maven, presentati in una conferenza stampa dall’agenzia spaziale americana con tanto di video che ricostruisce l’accaduto.

Il ruolo fondamentale della sonda Maven

sonda maven marteDa tempo il mondo scientifico aveva ipotizzato che il vento solare avesse strappato via l’atmosfera di Marte, ma ora la missione Maven (Mars Atmosphere and Volatile Evolution) permette di ricostruire quell’evento nei dettagli. Lanciata nel novembre 2013, la sonda e’ nell’orbita marziana dal settembre 2014 e si è tuffata più volte in quello che resta dell’atmosfera di Marte. I dati che ha raccolto sono presentati su Science in quattro articoli da altrettanti gruppi di ricerca, ma come già anticipato la ricostruzione del lontano passato di Marte e’ stato possibile soltanto  grazie alla recentissima eruzione solare dell’8 marzo 2015. I dati raccolti dalla sonda Maven, studiati dal gruppo dell’universita’ del Colorado guidato da Bruce Jakosky, hanno mostrato che il vento solare ha prodotto una rotazione del campo magnetico marziano cosi’ forte da scagliare via dall’atmosfera filamenti di particelle cariche (ioni) lunghi fino a 5.000 chilometri e avvolti su se stessi come riccioli.

Aurore molto simili a quelle della Terra

aurora tempesta solare2In piccolo, e’ stato qualcosa di analogo all’evento che spazzo’ via gran parte dell’atmosfera del pianeta. Maven ha inoltre permesso di scoprire negli strati piu’ bassi dell’atmosfera marziana aurore molto simili a quelle che sulla Terra avvengono in corrispondenza dei poli, ulteriore dimostrazione del legame tra la crosta marziana ed il campo magnetico del pianeta. L’universita’ del Colorado ha infine scoperto che le polveri arancioni che rendono cosi’ opaca l’atmosfera di Marte sono composte da granelli le cui dimensioni variano da 1 a 5 miliardesimi di metro (nanometri) e che sono ad una quota cosi’ elevata (fra 150 e 1.000 chilometri) da avere probabilmente un’origine interplanetaria.

Marte prima della “catastrofe” solare resta un mistero. I rischi della Terra

MarteResta un grande mistero capire cosa fosse Marte prima di questa terribile “catastrofe solare“, ma è sempre più probabile che fosse un pianeta ideale per svariate forme di vita, con un’atmosfera molto simile a quella della Terra, mari, laghi, fiumi, oceani e vulcani, ma non solo, anche piogge, nevicate, ghiacci. Insomma, una sorta di “sosia” della nostra Terra (vedi immagine accanto). A proposito di Terra, la ricostruzione della grande catastrofe di Marte alimenta le preoccupazioni per quella che già oggi è considerata dagli scienziati una delle più grandi minacce per il nostro Pianeta, anche per la sua imprevedibilità e per il pochissimo tempo di “preavviso” tra un’altra eventuale gigantesca eruzione solare e il suo distruttivo arrivo sulla Terra.

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