Gli ultimi 5 minuti di guerra


Nel 1944 in Germania la tecnologia bellica era molto avanzata: erano state sviluppate bombe volanti e missili radiocomandati, le V1 e V2; erano già operativi caccia che potevano viaggiare a velocità doppie dei velivoli convenzionali; ed era in corso la produzione di una nuova flotta di sommergibili lanciamissili.

Ma di tutte le armi segrete in via di sviluppo nell'arsenale bellico nazista, la più potente era la bomba disgregatrice, come veniva chiamata allora la bomba atomica: Hitler durante un discorso disse “Dio mi perdoni gli ultimi 5 minuti di guerra”.

Le ricerche dello storico tedesco Rainer Karlsch hanno evidenziato prove ed indizi che mostrano come i nazisti abbiano realizzato e sperimentato la bomba atomica alcuni mesi prima degli americani.
Molto nota è a missione che il giornalista Luigi Romersa intraprese, su ordine di Mussolini, alla ricerca di informazioni riservate sulle armi segrete dei Nazisti.

Romersa effettuò la sua missione in Germania nell'ottobre del 1944, dove inizialmente si incontrò prima con Göbbels a Berlino e poi con Hitler a Rastenburg. Successivamente proseguì la sua visita alla base di Peenemünde dove assistette all'assemblaggio della V2 e conobbe lo scienziato tedesco Wernher von Braun, ma soprattutto Romersa fu testimone di un esperimento di deflagrazione a terra di un ordigno nucleare sull’isola di Rügen, nel mar Baltico. La sua testimonianza trova punti di verifica con gli indizi e le prove raccolti dallo storico Rainer Karlsch.

La storia dell'atomica tedesca è stata finora erroneamente incentrata sulla figura di Werner Heisenberg, Premio Nobel, uno dei più importanti fisici tedeschi della sua generazione, ma le ricerche di Karlsch mostrano invece che bisogna rivolgere l'attenzione verso lo scienziato Kurt Diebner.

Il gruppo di ricerca guidato da Diebner, al centro sperimentale di Gottow, nei dintorni di Berlino, coperto dal segreto di Stato, riuscì a costruire un reattore nucleare tra il 1943 e il 1944 e addirittura ottenne sia pur per pochi minuti o ore una reazione a catena nell'autunno del 1944.

Diebner inoltre, nonostante la scarsa disponibilità di materiale fissile in Germania, fu in grado di costruire e testare più di un ordigno atomico rudimentale e condusse almeno due test tra la fine del 1944 e la primavera del 1945. Quest’ultimo, secondo testimonianze raccolte, avrebbe avuto un esito drammatico: circa 500 prigionieri sarebbero stati utilizzati come cavie e avrebbero perso la vita.

Le ricerche di Diebner godevano dell'appoggio logistico ed economico di Heinrich Himmler e dell'ufficio armamenti dell'esercito e miravano alla realizzazione di una testata nucleare destinata ad armare la V2 di Wernher von Braun. Tuttavia, l'ordigno realizzato da Diebner non è paragonabile alla bomba atomica lanciata dagli Stati uniti sulle città di Hiroshima e Nagasaki, poiché era di potenza inferiore.

Il piano tedesco in proposito era elementare: sul fronte russo ci sarebbe stata una grande offensiva aerea seguita dal lancio di una bomba atomica quale segnale d'avvertimento per gli alleati occidentali invitati in tale maniera ad aprire trattative di pace.

Con l'incalzare dell'offensiva alleata sul fronte occidentale e orientale, Diebner fu costretto ad abbandonare il campo e i suoi progetti non furono portati a compimento. non fu mai possibile produrre in massa bombe atomiche non solo per la mancanza di tempo, ma anche per la scarsezza di materiale fissile.

La descrizione dell'esplosione della bomba disgregatrice da parte di Romersa è unicamente compatibile con lo scoppio di una piccola bomba atomica, così come lo sono le descrizioni dell'test atomico da parte testimoni che risiedevano in cittadine non molto lontano dal luogo del test. Inoltre foto satellitari dell'Isola di Rügen, dove fu condotto questo test, mostrano chiaramente un enorme cratere da deflagrazione atomica.

Un ordigno simile di quello visto da Romersa fu testato nel marzo del ’45 in Turingia, a Ohrdruf, dove un gruppo di ricercatori ha raccolto dei campioni di terreno che confermano la presenza di plutonio e uranio nel terreno.

Inoltre, il 24 gennaio 1946, un pilota della flotta antiaerea tedesca, chiamato Ziesser, venne interrogato dal capitano Helenes T. Freiberger dell'intelligence americana. Questo pilota fece una descrizione dettagliata del luogo del test nucleare che coincise esattamente con le informazioni fornite da Romersa. Ance la testimonianza di una spia russa coincide con le informazioni fornite da Romersa.

Infine, ci sono indizi secondo i quali sia gli americani che i sovietici acquisirono non poco materiale sulla bomba atomica di Hitler.

http://www.nonapritequelportale.com/hitler-bomba-atomica

Mondo Tempo Reale

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