Da Cuma nuovi indizi sulle origini della Magna Grecia



Quando sbarcarono i primi coloni sulle rive della Campania? Prima di quanto si pensasse, indicano gli scavi in corso nella città flegrea

A Cuma si riscrive la storia. Quella di un popolo, i Greci, che proprio dalla Campania iniziarono la loro espansione verso occidente, fondando città e diffondendo la loro cultura in tutto il Sud Italia.

Secondo le testimonianze archeologiche il primo insediamento della Magna Grecia fu Pithecusa, fondata sull'isola di Ischia da coloni provenienti dall'isola di Eubea. Ma dagli scavi in corso nell'antica città dei Campi Flegrei emerge un nuovo quadro degli avvenimenti relativi alla fondazione. A Cuma infatti, le ricerche dirette dal docente di archeologia e storia dell’arte greca Matteo D’Acunto dell’Università di Napoli L’Orientale sotto l’egida della Soprintendenza archeologica della Campania, hanno restituito importanti testimonianze materiali che potrebbero cambiare le cose. A portare indietro le lancette del tempo, sono stati i resti di un abitato dei primi coloni greci della metà dell’VIII secolo a.C. Proprio questa scoperta e quella di un affascinante corredo da simposio in ceramica – custodito all’interno dell’insediamento - colloca l’avvento degli eubei in un orizzonte sempre più vicino a quello di Pithecusa: la colonizzazione della piana cumana a quanto pare, sarebbe avvenuta ancora prima di quanto si pensasse.

Ma non è tutto. Dallo strato sottostante è emersa anche un'insolita sepoltura a incinerazione, pratica inconsueta all’interno della cultura locale dell'epoca, che solitamente seppelliva i defunti semplicemente inumandoli. Sono da riconsiderare dunque che intercorrevano tra le diverse culture presenti nell’area in cui in seguito si sarebbero insediati i coloni.

“I coloni provenienti dall’isola di Eubea in Grecia”, commenta D'Acunto, “devono essersi spinti sulla terraferma poco dopo aver fondato Pithecusa, cancellando, probabilmente con violenza, l’abitato indigeno. Quindi il geografo greco Strabone non sbagliava di molto quando definiva Cuma la più antica colonia greca d’Occidente. Ora sappiamo che anche qui c’era una raffinata produzione di bronzo e ferro, oltre che probabilmente di ceramica. Le nostre indagini in estensione dimostrano che i coloni cominciarono a disegnare la città già agli inizi del VII secolo a.C., impostando una complessa pianificazione urbana che resterà invariata anche nei secoli successivi”.

Che cosa aspettarsi dalle prossime campagne di scavo? “Mi viene da dire immediatamente tante sorprese”, conclude D’Acunto, “quelle stesse che hanno accompagnato il nostro percorso di ricerca a partire dal 2007. Ma mi piace pensare a un sogno nel cassetto. Sarebbe straordinario poter trovare un documento epigrafico che illustri la circolazione – in quell’epoca – dell’alfabeto euboico. Questo contribuirebbe a rendere ancora più importante l’episodio della fondazione: un momento capitale della storia d’Occidente”.

testo e fotografie di Oscar De Simone - Nationalgeographic.it

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