Gli archeologi scoprono misteriosi teschi allungati anche in Francia



Solitamente, i teschi dal cranio allungato intenzionalmente sono ritrovamenti associati alle antiche culture mesoamericane. Ma un team di archeologi ha scoperto un esemplare in Francia, risalente a quasi 1500 anni fa, creando un po' di sconcerto tra gli archeologi.

Un gruppo di archeologi francesi ha compiuto una scoperta davvero sorprendente nel corso di uno scavo in Alsazia, Francia, rinvenendo un cranio notevolmente allungato risalente a circa 1500 anni fa.
La singolare scoperta, avvenuta nel parco industriale di Pays de Sainte Odile, ha spinto i ricercatori ad estendere lo scavo ai 7,5 ettari di terreno rimanenti.
Le ricerche hanno portato alla luce un numero enorme di manufatti e resti umani e animali del neolitico, dell’età gallica e del periodo merovingio, coprendo un arco di tempo pari a 6 mila anni.
Tra i ritrovamenti spicca una tomba dell’età del bronzo, con all’interno resti di bambini e di cani. Poi alcune ornamenti in vetro del periodo gallico, monete e ceramiche. Ma i reperti merovingi risultano tra i più affascinanti. I Merovingi è stata la dinastia che ha governato la regione dei Franchi per circa 300 anni, dal 5° all’8° secolo d.C.

Il cranio allungato

In una necropoli contenente 18 sepolture, gli archeologi hanno trovato la sepoltura di una donna con un ricco assortimento di oggetti di corredo, come spille d’oro, due Chatelains (catenine attaccate alla cintura per attaccarvi utensili di uso quotidiano), uno specchio d’argento, alcune perle di ambra, un pettine di cervo e una serie di pinzette.
Il tumulo mostra chiaramente che si trattava di una persona molto importante, una donna dal rango decisamente elevato. La conferma è data dalla forma allungata del suo cranio, risultato intenzionale di una deformazione finalizzata a sottolineare lo status sociale della donna e la sua appartenenza all’èlite di coloro che governano.
La pratica cominciava in età neonatale, quando le ossa del cranio sono ancora morbide e la struttura non è ancora fissata.
Il metodo più semplice era quello di sottoporre il cranio ad una pressione costante, con delle bende ad esempio, oppure di massaggiare la testa del bambino tutti i giorni, fino ad ottenere la caratteristica forma oblunga.
Un secondo metodo prevedeva l’applicazione di un dispositivo meccanico al cranio del neonato che, nel tempo, produceva la forma allungata desiderata.
La domanda più interessante è: perchè una madre sottoponeva suo figlio ad una procedura così dolorosa e trasfigurante? Come spiegato in un precedente articolo, un certo numero di teorici alternativi hanno proposto che la pratica è stata ideata per imitare una progenie di individui nate con i teschi allungati e che erano tenuti in grande considerazione.
Brien Foerster è uno degli autori che si è occupato maggiormente dell’argomento, presentando prove convincenti secondo le quali l’allungamento di alcuni teschi, almeno quelli più antichi, sia stato ottenuto attraverso l’utilizzo di ingegneria genetica e non attraverso la deformazione meccanica. Le ricerche di Foester sono eseguite nell’ambito della Teoria degli Antichi Astronauti.
Come spiega l’articolo comparso su io9.com, sepolture simili sono state scoperte nel nord della Gallia, in Germania e in Europa orientale, anche queste accompagnate da abbondanti corredi funerari.
Esse appaiono quindi come le tombe di alti dignitari e delle loro famiglie. La necropoli di Obernai è uno dei pochi grandi tumuli scoperti in Francia. Sul sito dell’Inrap (Istituto Nazionale di Ricerca Archeologica Preventiva) è possibile vedere la galleria fotografica della scoperta.
Ilnavigatorecurioso.it

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