Orrore per un bambino di 12 anni: decapitato e mostrato

Ecco le immagini scioccanti della brutale decapitazione di un ragazzino palestinese di 12 anni, del campo Handarat di Aleppo in Siria ad opera dei ribelli “moderati” anti governativi. La famiglia è stata assassinata perché “colpevoli” di essere sostenitori del presidente Assad e della causa siriana.

I terroristi artefici di questa barbarie appartengono al gruppo filo-turco “Nur al-Din al-Zenki“. Il ragazzo ha una vistosa ferita medicata forse frutto della brutalità del commando o come spesso accade non è da escludersi l’espianto di organi, business redditizio delle fazioni ribelli in Siria, animatori di un lucroso traffico di organi venduti soprattutto in Turchia.

(qui il link al video non censurato)




Mentre in Europa si prosegue con false flag, dove sulle scene degli attentati ci fanno vedere dei manichini e filmati fasulli, in Medio Oriente avvengono giornalmente decapitazioni di persone considerate spie o traditori e di soldati dell'esercito regolare siriano, ad opera di mercenari invasati, al soldo delle solite potenze che si prodigano alla lotta al terrorismo, quando in realtà sono le prime ad alimentarlo e non solo economicamente.

Su Zero Censorship ne trovate ancora.

Ibrahim Delić fa il pastore in Bosnia ed è un imam che inneggia al jihad. Dal paese dove vive sono partiti tre dei 160 estremisti bosniaci arruolati tra le fila dell’Isis.“Bin Laden non era un terrorista ma soltanto un uomo che voleva diffondere la Sharia, la legge islamica. L’unico motivo per cui ho deciso di parlare con voi oggi è perché il nostro profeta dice che un giorno Roma verrà conquistata e diventerà una città islamica”.

Isis minaccia l’Italia: “Arriveremo a Roma”

Al Corriere.it parla un kamikaze dell’Isis che, con assoluta tranquillità, dice: “Le mie paure non contano, faccio ciò che è giusto per la nostra religione. Morirò e andrò in paradiso, così è scritto, così vuole Dio e chiede il Corano”. Quello che più spaventa, di fatto, è la sua determinazione, la sua freddezza, la sua fermezza nel dire che il prossimo obiettivo potrebbe essere la Capitale italiana: “Presto arriveremo a Roma”.

Perché proprio Roma? Perché l’Isis avrebbe in mente di colpire la Capitale italiana? “Roma è la città simbolo dell’Occidente infedele. E da lì prenderemo tutta l’Europa, dalla Libia è facile. Per i cristiani e gli infedeli resteranno solo tre alternative: convertirsi all’Islam, pagare la tassa prevista dalla nostra legge religiosa se non intendono farlo, oppure venire uccisi” aggiunge il kamikaze dell’Isis. Parole che pesano come un macigno e che confermano la volontà dell’Isis di colpire Roma.

Il Corriere.it incontra il kamikaze dell’Isis nella sede centrale dei servizi segreti libici. Lì, secondo la ricostruzione dei giornalisti, l’uomo è stato arrestato e interrogato. Il capo dei servizi, Mustafa Nuah, precisa: “I nostri due Paesi hanno una lunga tradizione di vicinanza. Oggi abbiamo un nemico comune: l’Isis. Sappiamo che dalla Libia le sue cellule controllano il traffico dei migranti e lo utilizzano anche per inviare i loro militanti verso le nostre coste. A noi preme una cooperazione più stretta. Se non collaboriamo, la nostra sconfitta sarà anche la vostra”. E ancora: “Abbiamo in carcere o siamo sulle tracce di tanti terroristi e criminali che ai servizi segreti italiani interessano tantissimo. Gente che si muove senza troppi problemi tra Milano, Roma, Sabratha, Sirte e le oasi nel Fezzan”.

Poi ci sono gli italiani che si convertono all’islam. A confermarlo un altro capo dell’Isis che confessa di averne convertiti due, di Milano, via internet: “Alla fine li ho convinti dopo mesi. La cerimonia della loro conversione in Tunisia è stata commovente” conclude.

Il 15 settembre 2006 il gruppo armato Jaiech al-Moudjahidine, cellula irachena di Al Qaeda, con un comunicato su Internet, ha minacciato di attaccare Roma e il Vaticano a causa delle parole di Benedetto XVI sull'Islam e sulla guerra santa. "Giuriamo di distruggere le croci nel cuore di Roma - hanno scritto i terroristi - Non avremo pace finché i vostri troni e le vostre croci non saranno distrutte". "Ci faremo vivi con fatti, non con parole" si leggeva ancora nel comunicato. Altre minacce: "Sappi che i soldati di Maometto verranno presto o tardi a scuotere il tuo trono dalle fondamenta del tuo stato" si leggeva in un messaggio del gruppo armato iracheno Asaeb al Iraq al Jihadiya (Lega degli jihadisti in Iraq) rivolto al Papa.

Secondo la Profezia dei Papi lo sanno da quasi mille anni che quel destino sarebbe già scritto:

"Durante l'ultima persecuzione della Santa Romana Chiesa siederà Pietro il romano, che pascerà il suo gregge tra molte tribolazioni; quando queste saranno terminate, la città dai sette colli sarà distrutta, ed il temibile giudice giudicherà il suo popolo. E così sia".

Per finire una perla del nostro Ministro degli Interni Alfano:
"Terrorismo? Finora in Italia la prevenzione ha funzionato".
Soprattutto perchè gli attentati li hanno fatti altrove.

http://freeondarevolution.blogspot.co.uk/2016/07/gli-alleati-delloccidente-continuano.html#more

Mondo Tempo Reale

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Mondo Tempo Reale è il blog che dal 2010 vi racconta le notizie più incredibili, strane, curiose e divertenti: fatti imbarazzanti, ladri imbranati, prodotti assurdi, ricerche scientifiche decisamente insolite.
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