Obama e Di Caprio insieme per il clima



L'attore ha presentato alla Casa Bianca il suo documentario ambientalista Punto di non ritorno, che andrà in onda sul canale tv di Nat Geo il 30 ottobre

Il presidente e la star contro il riscaldamento globale. Barack Obama ha incontrato Leonardo DiCaprio subito prima della presentazione, nel giardino della Casa Bianca, del documentario sulle emergenze ambientali fortemente voluto dall'attore. Before the flood (in italiano Punto di non ritorno) andrà in onda in esclusiva mondiale sul canale tv National Geographic il prossimo 30 ottobre.

"Siamo in corsa contro il tempo: il clima sta cambiando ancora più in fretta rispetto alle previsioni di cinque o dieci anni fa", ha detto Obama nel corso di un dibattito assieme all'attore e alla climatologa Katharine Hayhoe. "Non possiamo girare intorno al problema ancora a lungo, o a cercare compromessi con chi fa ostruzionismo o addirittura nega che il cambiamento climatico esista, se vogliamo lasciare alle prossime generazioni giornate bellissime come questa".

Per realizzare il film, diretto dal regista Fisher Stevens, DiCaprio ha impiegato tre anni, viaggiato in cinque continenti e incontrato alcuni dei maggiori scienziati e leader mondiali, tra cui lo stesso Obama, papa Francesco ed Elon Musk, il fondatore di SpaceX e Tesla Motors. Verrà messo in onda subito prima delle elezioni negli Stati Uniti proprio per mettere al centro del dibattito il tema del cambiamento climatico. "Questo è il momento più importante di sempre", ha detto la star di Titanic. "I dati scientifici sono verificati e disponibili a tutti. Se qualcuno non crede al cambiamento climatico, è segno che non crede ai fatti, alla scienza, e quindi, ritengo umilmente, non dovrebbe essergli permesso di ricoprire una carica pubblica".

L'anno scorso DiCaprio ha vinto l'Oscar per il miglior attore per il film The Revenant, ambientato nei gelidi paesaggi invernali del West. Paradossalmente però, la lavorazione del film è coincisa con l'inverno più caldo degli ultimi decenni, tanto che la troupe si è dovuta trasferire dal Canada all'estremo Sud dell'Argentina per girare le ultime scene.

Da tempo DiCaprio sfrutta la sua fama globale per attirare l'attenzione sui problemi ambientali, e per questo nel 2014 è stato nominato Messaggero di pace dalle Nazioni Unite. All'inizio di Punto di non ritorno, l'attore parla direttamente in camera lamentandosi delle troppe persone che quando si parla di cambiamenti climatici "interrompono la comunicazione". "Se all'ONU sapessero davvero come mi sento", confessa Leo, "quanto sono pessimista sul nostro futuro, beh, forse penserebbero di aver scelto la persona sbagliata".

Durante il dibattito alla Casa Bianca, DiCaprio ha chiesto a Obama e Hayhoe di trovare sempre nuovi modi per ispirare un dibattito pubblico sul cambiamento climatico che porti, finalmente, a risultati definitivi". "Il cambiamento climatico è un tema che sembra fatto apposta per essere estremamente difficile da risolvere politicamente", ha risposto Obama. "I sistemi politici non sono attrezzati per prendere oggi decisioni impopolari in modo da risolvere un problema che farà sentire i suoi effetti più gravi in futuro. Per questo dobbiamo escogitare soluzioni particolarmente innovative".

Hayhoe, che dirige il Climate Science Center della Texas Tech University di Lubbock, ha detto che il tema del cambiamento climatico è "uno di quelli su cui il paese è più diviso", e che spesso spiegare come stanno le cose "non è abbastanza per far cambiare idea alle persone. Uno dei luoghi comuni più difficili da smontare è che il cambiamento climatico interessa solo a un certo tipo di persone. Ma la realtà è che per tutti noi questo è l'unico pianeta a disposizione. Tutti abbiamo nel cuore i valori che ci porterebbero a occuparci del problema. Dobbiamo capire come far entrare il problema del clima nel cuore di tutti".

In Punto di non ritorno, DiCaprio incontra Enric Sala, il biologo marino a capo del programma Pristine Seas di National Geographic sull'isola di Baffin, nell'Artico canadese, dove, sostiene lo scienziato, la fusione dei ghiacci sta dando vita "alla più drammatica trasformazione ambientale mai avvenuta". Sala paragona il film di DiCaprio a Una scomoda verità, il documentario di Al Gore, premio Oscar 2006, che per primo lanciò l'allarme sul tema del riscaldamento globale. Da allora però, sostiene lo scienziato, il dibattito sul tema è cambiato in maniera significativa, e qualche misura è stata adottata: lo scorso dicembre, a Parigi, i leader di 200 paesi si sono accordati per ridurre le emissioni di gas serra.

“All'epoca del film di Gore, c'era un gruppo di negazionisti che metteva in dubbio l'esistenza stessa del cambiamento climatico", ricorda Sala; "quindi Gore ha cercato soprattutto di dimostrare che il cambiamento esisteva e che era causato dalle attività umane. Adesso il momento è diverso: solo qualche lunatico osa negare che il cambiamento esista. Il film di Leo mette in luce l'estrema urgenza del problema. Non possiamo più discutere: dobbiamo agire".

http://www.nationalgeographic.it/ambiente/2016/10/04/news/obama_e_di_caprio_insieme_per_il_clima-3260749/

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