Terremoto, torna la paura nel Centro Italia: ancora forti scosse e crolli, un morto e migliaia di sfollati



La terra trema ancora nel Centro Italia. Dopo le scosse di forte intensità di ieri sera, per tutta la notte l'INGV ha registrato una serie interminabile di scosse di terremoto

La terra trema ancora nel Centro Italia. Dopo le scosse di forte intensita’ di ieri sera, per tutta la notte tra le province di Macerata e Perugia l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha registrato una serie interminabile di scosse di terremoto. Due sismi di magnitudo superiore al 4.0 sono state registrate dall’Ingv nella provincia di Macerata tra le 5.50 e le 6 di questa mattina, picchi di uno sciame sismico proseguito incessante per tutta la notte. Una scossa del 4.1 e’ stata registrata alle 5.19. Un’altra del 4.4 alle 5.50.
Proseguono senza sosta gli eventi tellurici nelle Marche e nell’Umbria. Dopo quella piu’ forte alle 5,19 di magnitudo 4.4 in provincia di Macerata, altre 36 ne sono state segnalate dalla sala simica dell’Ingv. L’ultima, di magnitudo 3.2, e’ avvenuta sempre in provincia di Macerata alle 7,48, ad una profondita’ di 10 chilometri.
L’appello e’ di evitare gli spostamenti. Non muoviamoci se non c’e’ un’urgenza. La situazione viabilita’ e’ in corso di valutazione, sono state immediatamente avviate le verifiche del caso“: lo ha dichiarato il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio.
Se confermata l’assenza di vittime e feriti gravi il bilancio del terremoto di ieri sera e’ miracoloso vista l’intensita’ delle scosse“. Lo ha detto il ministro dell’Interno Angelino Alfano, al programma Le voci del mattino su Radio 1 Rai. Per la nuova emergenza terremoto nel centro Italia “siamo impegnati con 980 vigili del fuoco in campo con un dispositivo di soccorso che prevede 42 squadre di soccorso, 24 sezioni operative, 60 funzionari del ministero dell’Interno sul posto, due squadre di ricerche e soccorso tra le macerie con 70 unità, quattro unità cinofile, 20 unità per il movimento terra, 30 unità di speleo alpino fluviali, personale di supporto per la pianificazione territoriale e delle telecomunicazioni. Complessivamente abbiamo impegnato 450 mezzi di soccorso e quattro elicotteri da questa mattina sorvolano la zona del sisma per una prima ricognizione dall’alto“. “Abbiamo il dovere di non lasciare nessuno senza tetto. In Parlamento e’ in via di conversione il decreto per il sisma dell’agosto scorso e questo ci lascia spazio ad interventi quando capiremo a pieno i danni.

Un morto per infarto a Tolentino

Un uomo di 73 anni e’ morto per un infarto a Tolentino, presumibilmente per lo choc provocato dal Terremoto. E’ la prima vittima ‘indiretta’ del sisma. Per il momento, secondo il comandante provinciale dei carabinieri di Macerata, Stefano Di Iulio, non si sarebbero vittime per conseguenza di crolli. Sempre a Tolentino un operaio, dipendente di una ditta di surgelati, e’ rimasto ferito dal crollo di un controsoffitto, riportando ferite lacero contuse alla testa e a una spalla, ma le sue condizioni non sono gravi.

Sei feriti a Fabriano

Sono otto i feriti, di cui 6 dimessi e due trattenuti, registrati a Fabriano, in provincia di Ancona, dopo il Terremoto che ha scosso nuovamente il centro Italia. Lo riferisce il sindaco di Fabriano Giancarlo Sagramola. I sei – continua il sindaco – si sono feriti nella fuga dalle case in preda alla paura. Molte famiglie dormono fuori casa e per ospitarli è stato allestito il palazzetto dello sport.

In mattinata la riapertura della Salaria

Confidiamo che in mattinata la Salaria possa essere riaperta“. Lo afferma all’Adnkronos Cesare Spuri, direttore della Protezione Civile delle Marche sulla chiusura della Salaria all’altezza di Pescara del Tronto dopo le scosse di ieri. “Il masso caduto verso valle per il quale la Salaria è stata chiusa dovrebbe aver trovato un suo equilibrio“, spiega Spuri che in nottata ha effettuato un sopralluogo con Anas.

Migliaia di sfollati nelle Marche

Sono “molte centinaia” probabilmente “migliaia” gli sfollati dopo le nuove forti scosse di terremoto di ieri che hanno colpito alcuni comuni delle Marche. Lo afferma all’Adnkronos Cesare Spuri, direttore della Protezione Civile delle Marche. Stamattina, dopo i sopralluoghi con il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio e il commissario per la ricostruzione Vasco Errani, che sono in viaggio verso le zone devastate dal sisma, “capiremo le soluzioni migliori” per l’assistenza alla popolazione, aggiunge Spuri.
Fino alle 19 di ieri sera eravamo pronti a ripartire con gli interventi decisi dopo il sisma del 24 agosto scorso. Con i presidenti delle altre regioni terremotate avevamo appena sottoscritto il protocollo di trasparenza sulla ricostruzione con l’Anac e la Protezione civile: in pochi minuti il quadro e’ completamente cambiato. I danni materiali prodotti dalle nuove scosse sono gravissimi, e dobbiamo rivalutare l’intera situazione”. Lo dice all’ANSA il governatore delle Marche Luca Ceriscioli.

Viabilità compromessa in molti punti

Numerose criticita’ permangono nella viabilita’ delle zone del centro Italia colpite ieri dal Terremoto. Lo comunica la Protezione civile in un aggiornamento della situazione pubblicato sul suo sito durante la notte. La circolazione risulta compromessa in molti punti: risulta chiusa la SS4 Salaria all’altezza di Pescara del Tronto, mentre la SP209 e’ chiusa da Visso in direzione Terni e da Visso a Muccia. La SP134 e’ stata chiusa tra Visso e Castel Sant’Angelo sul Nera per caduta massi e tra Villa Sant’Antonio e Muccia per edifici pericolanti e caduta massi. La SP 135 e’ chiusa tra Visso e Ussita sempre per problemi di caduta massi. Al momento si registrano circa 400 utenze disalimentate nella Regione Marche e 600 utenze disalimentate nella regione Umbria. I sindaci dei Comuni coinvolti – ha confermato la Protezione civile dopo un incontro svolto stanotte a Rieti – hanno annunciato che giovedi’ 27 ottobre le scuole di ogni ordine e grado resteranno chiuse. “Numerosi i danni – aggiunge la nota – ma, al momento, non risultano crolli in cui si stia operando con squadre di ricerca e soccorso. Sono in corso le verifiche sulle strutture ospedaliere in provincia di Macerata: a Cingoli sono stati evacuati 30 pazienti, a Matelica e’ stato evacuato il punto di primo intervento ed e’ in corso l’allontanamento di 17 pazienti. A Tolentino, poi, 5 pazienti sono stati trasferiti in un’altra ala della stessa struttura. E’ stato evacuato il carcere di Camerino e i detenuti sono stati traferiti presso il carcere di Rebibbia a Roma“. Ancora incerto il numero degli sfollati, che pero’ sembra aumentare di ora in ora.

Notte in bianco nel Centro Italia


LaPresse/Mario Sabatini
LaPresse/Mario Sabatini

Una notte in bianco“, dice il sindaco di Sant’Angelo in Pontano Agostino Cavasassi, proprio mentre va ‘in diretta’ l’ennesima scossa di Terremoto. “Stiamo facendo sopralluoghi per vedere se ci sono crolli, ma di notte e’ difficile. Crolli evidenti, almeno all’esterno, non ci sono, ma di sicuro ci saranno all’interno degli edifici, come nel comprensorio di San Nicola gia’ danneggiato dal sisma del 24 agosto scorso, e abbiamo ulteriori danni alla facciata della Collegiata“.
In tanti hanno dormito fuori dalle loro case in Umbria ma la notte e’ trascorsa in maniera abbastanza tranquilla dopo le due forti scosse di Terremoto di ieri sera. Lo riferiscono i vigili del fuoco. Controlli e verifiche sono andati avanti senza sosta. Accertati crolli di parti di edifici gia’ danneggiati in particolare a Norcia, Cascia e Preci. Nessuno e’ comunque rimasto ferito.
Notte da incubo nell’Ascolano per le continue scosse di terremoto. In migliaia hanno dormito all’aperto, in auto. La Croce rossa ha consegnato acqua e coperte alla popolazione nel piazzale dello stadio Del Duca. Non si segnalano feriti, ma diverse telefonate sono giunte ai centralini del 118 di Ascoli Piceno da parte di persone che accusavano stati di ansia. I tecnici hanno iniziato i sopralluoghi agli edifici pubblici, in particolare le scuole, precauzionalmente tenute chiuse per la giornata di oggi.
I vigili del fuoco sono al lavoro nelle zone gia’ colpite dal terremoto del 24 agosto per sopralluoghi e per raggiungere le poche persone della frazione Peracchia, ad Acquasanta Terme, rimaste isolate a causa di uno smottamento dovuto forse anche alla pioggia caduta abbondante per tutta la notte.

Crolli nella zona rossa di Amatrice, cede il palazzo Comune

Le forti scosse di ieri hanno provocato altri danni al centro storico di Amatrice gia’ fortemente danneggiato dal terremoto del 24 agosto. Secondo quanto si apprende e’ crollato il palazzo del comune e un palazzo in cemento armato di quattro piani in piena zona rossa.

Castelsantangelo non raggiungibile, massi per strada

Il nostro Comune non è raggiungibile. Ci sono massi enormi ai lati della carreggiata, si viaggia con cautela. Purtroppo la montagna si è mossa, si è mossa tanto“. Così al giornale radio Rai Mauco Falcucci, sindaco di Castelsantangelo sul Nera, centro colpito dal Terremoto di ieri.  “La notte è passata nel silenzio più assordante, l’abbiamo passata o qui o in macchina, con la televisione che qualche volta ci tiene compagnia. Sta albeggiando“. “E’ un continuo sciame sismico, sembra un temporale, è il classico ululato del Terremoto che qui in montagna terrorizza“. “Ieri abbiamo fatto un primo giro di ricognizione dopo la prima scossa, poi non è stato possibile. Ci siamo resi conto che i danni sono davvero molti“, ha aggiunto. Il primo cittadino ha anche detto che “abbiamo fatto delle chiacchierate con degli anziani per convincerli a non dormire nelle loro abitazioni“.
Ora c’è la paura di un profilo del Paese, delle frazioni, totalmente mutato“. Lo afferma all’Adnkronos il sindaco di Castelsantangelo sul Nera. “Eravamo fiduciosi, stavamo ripartendo – osserva il primo cittadino del paese già colpito dal sisma di agosto – Siamo ritornati nel più profondo dolore, tutto quello che abbiamo fatto finora è stato inutile“.

Centro storico di Visso inagibile

“I miei tecnici mi dicono che il centro storico e’ in condizioni tali che potrebbe essere tutto inagibile“. Lo ha detto il sindaco di Visso, Giuliano Pazzaglini, facendo il punto sui danni del Terremoto di ieri. “Non abbiamo avuto vittime e soltanto tre feriti lievi – ha aggiunto – ma i danni agli edifici sono molto pesanti. Molti hanno perso parte della facciata. E’ crollata una chiesa a Borgo Sant’Antonio e danni importanti ci sono stati nella frazione di Borgo San Giovanni“.
Le forti scosse di ieri sera hanno provocato a Visso il crollo di parte della facciata del Palazzo dei Governatori, costruito nel 1100, che ospita il Cineteatro Comunale. Danni ha subito anche il Palazzo dei Priori, edificio del 1482, in cui ha sede del Municipio. La chiesa di Sant’Antonio, crollata nell’ omonimo borgo, risale al XIV secolo. Aveva gia’ subito danni nel terremoto del settembre 1997 ed era stata sottoposta a lavori di consolidamento e restauro. Il centro storico e’ inagibile.

Nessuna vittima a Ussita, l’80% degli edifici colpiti

Notte in bianco con la paura di nuove scosse a Ussita, epicentro del forte terremoto che ha colpito ieri il Centro Italia. “Circa 250 persone hanno passato la notte in macchina e all’aperto” riferisce all’Adnkronos il sindaco Marco Rinaldi. “Fortunatamente non abbiamo né vittime né feriti – aggiunge – ma con la luce del giorno i danni che emergono, a edifici e strade, sono sempre più consistenti“.
La facciata della chiesa di Santa Maria Assunta a Ussita e’ completamente crollata dopo le scosse di terremoto di ieri sera. A Ussita, come a Visso, ci sono diversi palazzi lesionati nel centro storico mentre tutta la zona che ospita gli edifici moderni, seconde case visto che il paese e’ una stazione sciistica non sembra aver riportato danni. “Ci sono problemi in alcune frazioni, in particolare a Casali perche’ rischia di franare un pendio – dice il sindaco – e crolli importanti ci sono stati anche nella frazione di Sasso“.
A Ussita, uno dei comuni più colpiti dal Terremoto di ieri sera, al momento non ci sono vittime ma “penso che almeno l’80% degli edifici sia stato colpito, aspettiamo la luce per capire cosa è successo davvero“. Lo ha detto Marco Rinaldi, sindaco di Ussita, intervistato dal Giornale Radio Rai. Particolarmente difficile è avere notizia dalle frazioni, alcune delle quali lontane dal comune vero e proprio. Ussita ha un’organizzazione urbanistica molto particolare, con case “spalmate su un territorio di montagna“, e questo rende difficile muoversi da una frazione all’altra. Nonostante questo, “nel giro di un’ora, ieri, è arrivata la protezione civile, l’organizzazione è encomiabile, di questo dobbiamo rendere atto“, ha concluso il primo cittadino.

Il campanile di Camerino crollato su una palazzina

Il sisma del 1997 lo aveva lesionato, e dopo il restauro durato 7 anni, il campanile del Santuario di Santa Maria in Via, a Camerino, era stato risparmiato dal Terremoto dello scorso 24 agosto, che pure qui si era sentito forte. Stavolta la scossa tremenda delle 21.18 lo ha sbriciolato, facendolo venire giu’ come un biscotto. Cadendo, la torre campanaria del Santuario tanto caro ai camerinesi perche’ legato alla tradizione delle crociate, ha spaccato in due la palazzina di fronte, che affaccia su via San Giacomo, esplodendo in mille blocchi di granito e mattoni. Per fortuna, la prima scossa, quella di intensita’ minore delle 19:11, aveva fatto uscire di casa tanta gente in centro storico, per cui gli appartamenti di quella palazzina erano vuoti, altrimenti sarebbe stata una strage. Piazza della Vittoria adesso e’ il simbolo della sofferenza di Camerino, precipitata nel dolore di un centro storico sfregiato non solo nelle opere d’arte (anche la chiesa di San Filippo ha subito crolli importanti) ma, come ha detto il sindaco Gianluca Pasqui, anche nelle sue case.
E’ una situazione drammatica, fortunatamente non abbiamo vittime ma il centro storico è stato dichiarato zona rossa, gli sfollati sono molte centinaia“. Lo riferisce all’Adnkronos il sindaco di Camerino. Nella notte è stato evacuato anche il carcere e una quarantina di detenuti sono stati trasferiti nel penitenziario romani di Rebibbia. Il sindaco fa un primo bilancio dei danni, che sono ingenti: “Il centro storico è distrutto, non è raso al suolo ma ci sono stati alcuni crolli. Tutti gli edifici hanno lesioni importantissime. Siamo in grande difficoltà – conclude Pasqui – stiamo cercando di organizzare le prossime ore“.

Situazione meno drammatica del previsto


LaPresse/Settonce Roberto
LaPresse/Settonce Roberto

La situazione e’ “meno drammatica del previsto“. E’ quanto ha detto il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, nel punto stampa di mezzanotte, fatto a Rieti. Al momento sono due le squadre specializzate nelle ricerca di eventuali persone rimaste sotto le macerie, in tutto 72 persone, ma gli uomini sul posto non segnalano notizie che ci siano dispersi. La certezza, comunque, arrivera’ nelle prossime ore. Sui feriti Curcio ha confermato che una, due persone sono state medicate dai soccorritori. “Altri si sono recati spontaneamente presso le strutture sanitarie, si tratta di qualche decina. Ma l’importante e’ che al momento noi non registriamo situazioni importanti“. Intanto, Curcio ha ribadito l’appello ad “evitare gli spostamenti: si stanno facendo le verifiche in condizioni anche molto complicate e i nostri uomini prendono le decisioni in base anche al meteo: dove decidono di chiudere non c’e’ motivo per non rispettare il divieto“. Infine una conferma, Amatrice e’ raggiungibile.

Evacuati tre ospedali a Ceriscioli ed uno a Norcia

Il servizio salute della Regione ha predisposto evacuazioni da ospedali di Tolentino, Matelica e Cingoli ricollocando i pazienti in altre strutture della regione“, dopo le due forti scosse di Terremoto. Cosi’ il presidente della Regione Luca Ceriscioli su Facebook. “Al momento si registrano crolli – scrive –. Grazie ancora a tutti i sindaci, gli amministratori, volontari e alle forze dell’ordine che in questo momento stanno lavorando e dando sostegno alle popolazioni“.
E’ stato evacuato per precauzione, anche se non sembra avere subito danni particolari, l’ospedale di Norcia. Una decina di pazienti sono stati quindi trasferiti in quello di Spoleto. Nelle prossime ore saranno eseguite nuove verifiche sulla struttura sanitaria. La protezione civile della Regione sta intanto predisponendo le tende per accogliere chi ha lasciato le abitazioni. “A Norcia praticamente tutti hanno dormito fuori casa per paura delle scosse che hanno continuato a farsi sentire” ha detto all’ANSA l’assessore Giuseppina Perla. Molti l’hanno trascorsa nei centri d’accoglienza ma diversi anche nelle loro auto o in pullman messi a disposizione.
Per approfondire http://www.meteoweb.eu/foto/terremoto-torna-la-paura-nel-centro-italia-ancora-forti-scosse-e-crolli-un-morto-e-migliaia-di-sfollati-live/id/773280/#sdeDqXGAH7yb4340.99

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