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Imbuti senza uscita.|NATALIE MCNEAR/FLICKR |
L'abilità che hanno alcune piante di nutrirsi di insetti si è sviluppata in modi simili tra esemplari tipici di continenti differenti, evoluti in condizioni ambientali molto diverse.
Il sequenziamento genetico di tre diverse famiglie di "mangia-insetti", provenienti da altrettanti continenti, dimostra che ciascuna si è adattata alla scarsità di nutrienti del proprio habitat in maniera simile alle altre. I ricercatori della State University di New York a Buffalo hanno analizzato il DNA di una pianta carnivora australiana, la Cephalotus follicularis, una nordamericana (Sarracenia purpurea) e una asiatica (Nepenthes alata).
CAMBIO DI FUNZIONE. Queste piante hanno in comune una foglia scivolosa a forma di coppa ripiena di enzimi digestivi, nella quale gli insetti precipitano per non risalire più. Il genoma della pozza digestiva in fondo a ciascuna ha rivelato che le tre famiglie avevano riprogrammato le proteine un tempo utilizzate per rispondere allo stress ambientale, in enzimi impiegati per digerire i corpi degli insetti, e assorbirne i nutrienti.
LA VIA PIÙ VELOCE. Secondo gli scienziati, questo processo avrebbe rappresentato, dal punto di vista evolutivo, il modo più rapido per trasformarsi in piante predatrici, e far fronte alla carenza di nutrienti ambientali. Ecco perché è stato scelto e adottato da piante così lontane tra loro.
http://www.focus.it/ambiente/natura/lappetito-delle-piante-carnivore-per-gli-insetti
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