Proiettarsi nel tempo, anche i corvi pianificano il futuro



Questi uccelli scelgono come comportarsi in funzione delle necessità future, soprattutto quando si tratta di procurarsi del cibo. E se l'attesa porterà un pasto migliore, sanno aspettare

Che con il fantomatico "cervello di gallina" i corvi non abbiano nulla da spartire, non è una novità. I miti nei quali appaiono questi scaltri uccelli corvini vanno dalle favole di Esopo fino al folklore dei nativi americani.

Più di recente, gli esperimenti pensati per testare le abilità di problem solving dei corvi e dei loro parenti corvidi, ghiandaie e gazze, hanno mostrato che questi uccelli hanno abilità cognitive pari a quelle degli umani e di altre grandi scimmie.

Una capacità tipica degli esseri umani, ad esempio, è quella di pianificare eventi futuri: risparmiare per la pensione oppure organizzare la colazione per il mattino seguente. Gli scienziati, un tempo, pensavano che questi comportamenti fossero prerogativa degli ominidi - umani e grandi scimmie - perché si riteneva che nessun altro animale, scimmie comprese, possedesse simili abilità astratte.

Un nuovo studio mette in discussione quest'idea così radicata: i corvi sono bravi quanto noi nel pianificare un compito, come hanno dimostrato Can Kabadayi e Mathias Osvath, ricercatori in cognizione animale della Lund University svedese.

"Sono un po' sorpreso che se la siano cavata tanto bene", commenta Osvath, che studia le abilità cognitive dei corvi da quasi dieci anni.

Cosa c'è nella scatola?

Kabadayi e Osvath hanno progettato una serie di esperimenti con cinque uccelli tenuti in cattività, per capire se i corvi sono capaci di pianificare in vista del futuro.

L'esperimento di base funzionava così: gli scienziati hanno insegnato ai corvi che se avessero posizionato un particolare strumento in un tubo che sporgeva da una scatola, da questo sarebbe uscito un pezzo del loro cibo preferito. Un croccantino per cani.

A quel punto, gli scienziati hanno tolto dalla scena sia la scatola che lo strumento.

Un'ora più tardi, hanno offerto ai corvi di scegliere tra vari oggetti: uno era proprio quello strumento speciale. Quindici minuti dopo, i corvi hanno avuto indietro anche la scatola. Circa l'80% delle volte, hanno scelto l'oggetto giusto e completato il compito per avere il loro premio.

Lo stesso esperimento è stato ripetuto posticipando la ricomparsa della scatola di 17 ore. In questo caso, gli uccelli avevano successo in circa il 90% dei casi, come spiega lo studio pubblicato sulla rivista Science. "Le scimmie non sono state in grado di risolvere compiti del genere", dice Osvath, sottolineando che questi uccelli sono anche più abili dei bambini umani.

Confrontati con bambini di quattro anni, in esperimenti pressoché identici, i corvi hanno ottenuto risultati migliori nel giocare d'anticipo per aprire la scatola con il premio.

Le gioie dello scambio

Grazie a un secondo esperimento, i ricercatori hanno osservato anche la capacità dei corvi di ricorrere al baratto. Hanno insegnato loro come scambiare dei gettoni per ricevere, in un secondo momento, il loro cibo preferito.

"È stato davvero sorprendente scoprire che sono più bravi nel risolvere due compiti legati alla pianificazione sia rispetto alle grandi scimmie che ai bambini che si sono cimentati con problemi simili", commenta Alex Taylor, esperto di cognizione animale alla University of Auckland, in Nuova Zelanda, non coinvolto nello studio.

"È particolarmente sorprendente, visto che in natura i corvi non si cimentano in questi due comportamenti, l'utilizzo di strumenti e il baratto", prosegue lo scienziato. "Questo ci suggerisce che, come gli umani e le grandi scimmie, i corvi potrebbero essere dotati di una generica abilità di pianificazione, che possono sfruttare attraverso comportamenti nuovi".

Rimandare il piacere

Nell'esperimento finale, i corvi potevano scegliere tra il ricevere subito una ricompensa minore (un pezzetto di crocchetta più piccolo e meno saporito) oppure un gettone da scambiare, più tardi, con la loro crocchetta preferita. In quest'ultimo caso, si parla di gratificazione rimandata.

"Gli umani danno meno valore a ciò che accadrà in futuro", spiega Osvath, enfatizzando che, tra le due opzioni, tendiamo a scegliere di ricevere la ricompensa immediata.

I corvi si sono mostrati un po' più pazienti e più del 70% delle volte hanno scelto l'oggetto o il gettone che, in seguito, avrebbe dato loro accesso al cibo migliore. In ogni caso, precisa Taylor, i risultati sono aperti all'interpretazione. Forse, dice, i corvi sono più furbi dell'esperimento in sé: "È possibile che non stiano affatto pensando al futuro e potrebbero, invece, stare scegliendo l'oggetto che è stato associato maggiormente con il cibo".

Gli esperimenti futuri dovrebbero riuscire a quantificare con precisione le abilità cognitive dei corvi, ma se vogliamo trarre una conclusione più immediata, queste scoperte mostrano che noi umani potremmo essere meno speciali di quanto crediamo.

http://www.nationalgeographic.it/natura/animali/2017/07/19/news/proiettarsi_nel_tempo_anche_i_corvi_pianificano_il_futuro-3606235/

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