Il tempio ittita di Ain Dara distrutto dall'aviazione turca

Il tempio di Ain Dara nel 2005 (Fonte Wikipedia)
L'importante luogo di culto, attivo dal 1300 a.C. al 740 a.C., è stato colpito nel corso di un raid contro le postazioni curde

Quel che restava del magnifico tempio di Ain Dara, un sito antico di 3.000 anni che conserva al suo interno misteriose impronte giganti scolpite e una struttura che ricorda quella del biblico tempio di Salomone a Gerusalemme, è andato distrutto nel corso di un attacco dell'aviazione turca in Siria.

Il tempio, una delle più grandi e antiche costruzioni presenti nel paese dilaniato dalla guerra civile, è celebre per le sue complesse sculture di leoni e sfingi in pietra e per la sua somiglianza con il tempio di Salomone, il primo tempio ebraico di Gerusalemme, che la tradizione vuole abbia custodito l'Arca dell'Alleanza.

Stando a quanto riferito dal ministero siriano per la Cultura e dall'Osservatorio siriano per i diritti umani, la distruzione è avvenuta venerdì scorso durante un raid contro l'area controllata dai curdi a sud della città di Afrin.
Le foto e i video mostrate dall'Osservatorio e da Hawar News confermano che metà del tempio non esiste più, comprese molte delle statue che cingevano il sito.


Una foto scattata il 29 gennaio 2018, mostra la distruzione del tempio di Ain Dara a seguito degli attacchi aerei turchi, secondo il Dipartimento di antichità della Siria e l'Osservatorio siriano per i diritti umani (con sede in Gran Bretagna). Fotografia di Delil Souleiman, Afp, Getty

"Si tratta di bruttissimo colpo per i siriani e gli osservatori internazionali", dice Marina Gabriel, un'analista di questioni siriane presso la American Schools of Oriental Research (ASOR) Cultural Heritage Initiatives.

Il tempio di Ain Dara era stato costruito oltre 3.000 anni fa, attorno al 1.300 a. C. poco prima che i regni dell'Età del Bronzo nel Mediterraneo Orientale iniziassero a collassare. Le sue rovine costituiscono una testimonianza importante dell'architettura religiosa che documenta la fine del regno Ittita, una potente civiltà che si sviluppò in quella che è l'attuale Turchia.

In una delle più importanti battaglie della storia antica, Ramses II ("Ramses il Grande", che si presume visse dal 1279 al 1213 a. C.) si scontrò con gli Ittiti a Qadesh, un conflitto che si concluse con la stesura del primo trattato di pace conosciuto.

I costruttori di Ain Dara rivestirono il tempio, internamente ed esternamente, con elaborate decorazioni. Ancor più impressionante la serie di impronte di piedi incisa nella pietra delle soglie che conducono all'area sacra.

Gli archeologi ritengono che le impronte, tre volte più grandi di un piede umano, possano aver voluto rappresentare il passaggio di un dio o di una dea. "Sono uniche nell'architettura religiosa della regione", spiega l'analista di questioni siriane ed irachene dell'ASOR Darren Ashby.

Un'altra incisione all'interno del tempio ritrae la dea della fertilità Ishtar, portando alcuni a pensare che il tempio fu costruito in suo onore e che le impronte servissero a illustrare il suo ingresso nel tempio. Alcuni ricercatori ritengono tuttavia che l'immagine della dea possa essere stata aggiunta dai conquistatori Assiri nei secoli successivi alla costruzione del tempio, lasciando avvolto nel mistero il motivo della rappresentazione delle impronte.

La decorazione e l'architettura di Ain Dara hanno somiglianze con il Tempio di Salomone, descritto nel libro dei Re della Bibbia come il primo tempio ebraico costruito a Gerusalemme sul Monte del Tempio. Poiché i resti archeologici del Tempio di Salomone non sono stati trovati, i pochi templi rimasti di quella regione e di quel periodo sono inestimabili per capire come poteva apparire il tempio.


Fotografia di Michael Danti

Da quando è scoppiata la guerra civile in Siria, nel 2011, i combattenti dello Stato islamico hanno deliberatamente distrutto un certo numero di siti archeologici nel paese, tra cui il sito di Palmira, Patrimonio dell'Umanità UNESCO.

Mentre gli eserciti ribelli all'interno della Siria hanno preso di mira i siti del patrimonio culturale del paese, ora sembra che le forze turche, combattendo le truppe curde vicino alla città di Afrin, rappresentino un'ulteriore minaccia per la storia della regione. Le immagini satellitari esaminate da ASOR mostrano danni alle parti centrali e sudorientali del tempio coerenti con l'attacco aereo segnalato.

Il regime siriano ha condannato l'attacco come un deliberato assalto al sito da parte della Turchia. È difficile confermarlo, dice Gabriel, ma gli osservatori internazionali temono che i siti storici possano essere sempre più presi di mira nel conflitto.

"Questo evento segna un cambiamento di tattica che potrebbe comportare una significativa distruzione di beni culturali nei prossimi mesi, in una regione che contiene un'alta densità di siti storici e resti antichi", afferma Michael Danti, archeologo dell'ASOR.

In quanto sito patrimonio culturale, il tempio di Ain Dara e i villaggi vicini sono protetti dal diritto internazionale, sebbene questo non abbia salvato altri luoghi simili dalla distruzione. I ricercatori dell'ASOR dicono di essere preoccupati perché i futuri attacchi potrebbero distruggere la maggior parte del ricco retaggio storico della Siria settentrionale. I villaggi a rischio nella regione di Afrin datano dal primo e al settimo secolo e comprendono "resti architettonici di abitazioni, templi pagani, chiese, cisterne, [e] stabilimenti balneari", secondo il sito web dell'UNESCO.

http://www.nationalgeographic.it/scienza/2018/01/30/news/distrutto_dall_aviazione_turca_il_tempio_siriano_di_ain_dara-3841005/

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