Una Storia tutta vera: "Artigli"

Buona serata a tutti: mi chiamo M, sono una ragazza molto tranquilla, socievole e anche serena se non mi avesse sconvolto la vita un fatto capitatomi e che mi accingo a raccontarvi... un vero incubo ad occhi aperti vissuto 14 anni fa e che tutt'ora rimane vivido indelebile, incancellabile nei miei ricordi...Ma bando ai preamboli e arriviamo al dunque... tenetevi forte che si parte

ECCO LA STORIA

Quell'anno (era l'estate del 2005) mi ricordo che faceva particolarmente caldo, perciò ci si ritrovava spesso alla sera (quando l'aria si faceva più frizzante) con gli amici d'infanzia, al muretto...chi di noi non ha avuto un muretto o la fontanella o una panchina come luogo di ritrovo, come punto di riferimento?!
Qui ci raccontavamo storie più o meno interessanti, momenti di vita vissuta, litigi con i genitori o con il fratello più grande; insomma cose semplici come semplici eravamo noi ragazzi di quel tempo...si cazzegggiava e intanto scorrevano le ore tra le dita!
Ma quella sera, quella fatidica sera di metà luglio, fu il preludio di qualcosa che stravolse definitivamente la mia serenità negli anni a venire…

Erano all'incirca le 23 quando Marica (la mia migliore amica) mi sussurrò all'orecchio quasi a solleticarmi: "Che ne dici, andiamo a fare un giro con lo scooter, io qui mi sto annoiando di brutto, ti va?"
Sinceramente non mi pareva vero; ero tremendamente annoiata, a tal punto che mi stavo addormentando a cavalcioni del muretto! Al chè, carissimi lettori, dissi: " Assolutamente si!"
Salimmo in sella della Vespa 125 color giallo assurdo del fratello sfigato di Marica, lei alla guida e io dietro...un paio di colpi alla pedalina di avviamento e via alla scoperta di nuovi orizzonti! L'aria ci baciava il viso...ed era di un piacere impiacentito! - guardai l'orologio "azzo" - "Ma perché non tagliamo per quella stradina, magari è una scorciatoia, dai che è tardissimo i miei mi uccidono" Dissi a Marica, e lei con la testa accennò un si.
Dopo aver sgranato la marcia dalla terza alla seconda, voltammo a destra giù per la stradina che sarà stata pure carina ma peccato che dell'asfalto neppure l'ombra e, tra l'altro un certo punto, totalmente buia...ma oramai tornare a ritroso sarebbe stato assurdo, troppa stradina percorsa che nel frattempo si era ridotta a senso unico…

Cari amici nemmeno sto qui a raccontarvi del buio che ci stava inghiottendo se non fosse per la flebile luce emessa dal fanalino anteriore della Vespa; vete presente no?! Il cero volitivo illumina di più...e ho pure la sensazione che non abbiamo incrociato neppure una casa.
Ed ecco che arriva la sfiga sempre precisa puntuale circostanziale tempistica e di luogo...toh che si spegne il motore; dopo una serie di sbandate sul terriccio umido ci troviamo ferme a un metro dal fossato pieno d'acqua che costeggia la stradina (a questo punto di merda) probabilmente usato per irrigare i campi di qualche contadino ma, ripeto, di case sono ormai sicura di non averne incrociate.
Tutt'attorno a noi vero buio di campagna; tolto il casco gli unici rumori che percepivo erano il frinire dei grilli e il gracidio svogliato di una rana…

Porca vacca miseria "Siamo in una brutta situazione" dissi io "Siamo in una situazione da cagarmi sotto" disse Marica "ho la tachicardia" dissi io "ho il cuore in defibrillazione" disse Marica...
Andammo avanti così per cinque minuti passando anche per la via degli improperi.
A turno provammo a far partire la vespa a colpi di pedalina...ma finimmo (ovviamente) con l'ingonfarla...Eravamo terrorizzate (immaginate due ragazze avvolte dal buio, a questo punto pure disperse, in una stradina idiota in cui non transita anima viva). Ora si faceva strada in me un ulteriore sentimento...quanto avrei voluto strozzare quella cretina oca scema di Marica che, se non era per lei, sarei ancora a cavalcioni sul muretto (magari a ronfare) e sicuramente ignara di finire in una situazione così assurda e spaventosa.

CARI AMICI DI VIAGGIO , SE PENSATE CHE LA STORIA FINISCE QUI, VI SBAGLIATE DI GROSSO. PERCHÈ IL BELLO DEVE ANCORA ARRIVARE ANZI, STA ARRIVANDO...ECCOLA

I grilli si zittirono, la rana pure...e adesso cosa cavolo sta per succedere?
Effettivamente un rumore c'era...come di zampettio silente ancora lontano ma che si stava sicuramente avvicinando... e man mano che si avvicinava lo zampettio unghiato si trasformava in corsa quadrupede pesante possente tanto che percepivamo la terra tremare sotto i nostri piedi...
" AAAAAAAAAAAAAAAAA" - " Marica finiscila di urlare,piuttoso cerchiamo di far partire questo cesso di vespa o siamo morte"
Ci dammo dentro a tutto spiano con la pedalina dell'avviamento pestandoci il piede a turno...ora stavamo urlando tutt'e due...mi sentivo morire, Marica era praticamente già morta, mi girava la testa e stavo per vomitare...ma come nei film, nel momento della dipartita con la fossa scavata,con un un sussulto smarmittato la vespa si avvia...evvai!
Intanto la cosa o quel che era, ormai era vicinissima, saltammo sul sellino ma la vespa cadde per terra con noi ancora sopra. Credo di essermi slogata una spalla, ma non provavo nessun dolore anestetizzata come ero, dal il terrore, lo si poteva leggere stampato nei nostri occhi.
Con uno sforzo sovrumano rimettemmo in carreggiata la vespa,e finalmente riuscimmo a partire...ormai l'essere era su di noi ne percepivo l'odore, un odore mai sentito, ma che mi ricordava la
morte, si sapeva di morte - mi voltai - "Marica accelera ci sta per prendere" - vidi qualcosa di enorme e nero più della pece che brandiva lunghissimi artigli affilati.

Lo spavento fu talmente grande che i capelli mi divennero bianchi in un baleno; poi un vuoto nella mente... la vespa che sbandava prima a destra poi a sinistra e il susseguirsi di un urlo senza fine a lacerare i timpani (un urlo non di questo mondo) una specie di mugghio emesso dal vento unificato al rimbombo di mare in tempesta.
Aprii gli occhi solo quando arrivammo sulla strada maestra. Non parlammo per tutto il tempo, finché non arrivammo sotto casa mia: scesi dalla vespa, ci guardammo (entrambe avevamo perso il casco) per alcuni minuti che parevano interminabili, poi fummo colte da una sonora risata isterica! "Forse ci siamo fatte suggestionare Marica, sai com'è, il buio la moto che non partiva; la fantasia galoppa e il resto viene da se" - " M, mi sa proprio che hai ragione!"
Sarebbe stato troppo bello se fosse andata così...ora non eravamo più al buio anzi, ben illuminate dal lampione che da sul marciapiede...ma cosa sono quei segni sul lato posteriore destro della vespa?...PROFONDE ARTIGLIATE TANTO DA RIDURRE LA LAMIERA DELLA FIANCATA IN LUNGHI TRUCIOLI COME SE FOSSE STATA DI BURRO…come non ci ho lasciato la gamba Dio solo lo sa

Nessuna suggestione nessun condizionamento.
Più che mai tutto vera reale evidente tangibile… La morte ci ha sfiorate e quel che avevo sentito (ricordate?) era il suo odore esalazione emanazione del trapasso di anime.
Dopo quel ormai lontano giorno, cambiai muretto e compagnia; e la mia migliore amica? La mia amica del cuore non la vidi più, probabilmente è stato meglio così.

- Un anno dopo il fatto, mi trovavo in auto con mio papà e, per puro caso, stavamo percorrendo la strada

- Si esatto proprio quella strada che a un certo punto era collegata a una svolta a destra che andava ad immettersi in quella fottutissima stradina sterrata a senso unico… "Papà non passare da qui, ti prego" - "Ma che succede tesoro? Passiamo da qui perché la provinciale è bloccata a causa di un incidente"…

- E cosa avrei potuto dire per convincerlo a desistere, forse la verità? E si certo, dai ragazzi non scherziamo.

- Nuovamente stavo rivivendo quel che credevo aver in parte rimosso…stavo andando in affanno attimi di puro terrore la fronte imperlata di sudore, mi mancava l'aria...altri pochi metri e l'avrei rivista e con essa il mostro con l'odore di cadaveri (l'infarto era alle porte)…ormai ci siamo, mancano pochi metri..ci siamo… ECCOLA

- Ma dove???

- La stradina non c'era più…MA ALLORA…?!

Di Mr White https://www.facebook.com/misterinelweb/posts/2718501628271428?__tn__=K-R

About tricasandu

Mondo Tempo Reale è il blog che dal 2010 vi racconta le notizie più incredibili, strane, curiose e divertenti: fatti imbarazzanti, ladri imbranati, prodotti assurdi, ricerche scientifiche decisamente insolite.
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