La lapide rubata


La lapide del 1871 era rotta a metà ed era ricoperta di muschio. Il tempo e le intemperie ne avevano cancellata l'iscrizione. La sua origine era sconosciuta.

Il defunto reverendo Henry Rankin, che nel 1970 aveva trovato la pietra lungo una strada rurale della contea di Sonoma, la appoggiò contro una parete della chiesa presbiteriana di Two Rock Valley, cercando invano di risalire all'identità dei due ragazzi, i cui nomi comparivano sulla lapide.

"Henry T. & John J. Jones, che lasciarono questa vita il 24 dicembre 1871.

Essi avevano 14 e 9 anni quando la morte li avvolse in un sudario di neve"

Alla ricerca di una qualche corrispondenza, Rankin scrisse a tutti gli impiegati della contea, compresi quelli che si trovavano nei luoghi dove aveva nevicato in quegli anni, ma non giunse a nulla.

"Ha fatto un sacco di ricerche", ha detto la figlia di Rankin, Linda Hansen, di Petaluma.

"Era preoccupato, perché aveva trovato questa bella lapide danneggiata e rimossa dalla sua posizione originale."

"La tavola di marmo se ne stava appoggiata ad un ceppo di eucalipto dal 1990 ed è appena diventata parte del nostro cimitero", ha poi dichiarato Mel Todt, presidente del cimitero della chiesa di Two Rock, dove sono sepolte 389 persone.

Nel 2012, a più di 140 anni dalla realizzazione della lapide e decenni dopo che era stata presumibilmente rubata, la sua storia è stata finalmente svelata, una storia che collega l'oro e l'argento del Nevada ai pascoli della casearia contea di Sonoma.

Nella leggendaria Comstock, uno dei più grandi giacimenti di metalli preziosi della storia, un minatore inglese di nome Robert Jones inviò Henry e John fuori a cavallo per trovare un vitello che si era perso nella neve: era la vigilia di Natale del 1871.

Jones era un vecchio dispotico e irascibile ed i suoi figli, pur di non tornare a mani vuote, si spinsero troppo lontano nella loro ricerca. Tre giorni dopo, vennero ritrovati sull' Ophir Grade, congelati a terra, coi loro cavalli in piedi accanto ai corpi.

Sulla loro tomba, nel cimitero di Gold Hill, fuori da Virginia City, fu eretta una lapide che, nel 1974, alcuni escursionisti fotografarono (cosa che risulterà poi importante in séguito).

Poco dopo, la lapide sparì. E Rankin, che viaggiava frequentemente tra Two Rock e Tomales, dove amministrava una congregazione, la ritrovò in un fossato.

A Virginia City, la foto della lapide, immortalata dalla fotocamera di uno degli escursionisti di cui sopra, venne presa come logo dalla Fondazione per il cimitero di Comstock, che aveva commissionato una replica della lapide da mettere sulla tomba.

Ogni vigilia di Natale, i volontari della fondazione deponevano una corona di fiori sulla tomba. La gente veniva anche a portare dei giocattoli sulla tomba dei ragazzini: "Alla fine ce n'erano così tanti che abbiamo dovuto rimuoverli", ha dichiarato Candace Wheeler, direttore esecutivo della fondazione.

Nel settembre del 2011, Todt incontrò Brad Davall, vice presidente della Forestville Historical Society ed esperto nella ricerca e nel ripristino di lapidi.

Davall, insieme ad altri ricercatori locali e e alle società storiche di Contra Costa, si mise al lavoro.

Vennero condotte più ricerche con l'ausilio dei computer. Inizialmente, spuntò fuori una falsa pista a Martinez. Poi, a fine gennaio del 2012, finalmente, il successo: alla lapide vennero collegati dei dati e delle foto.

Davall chiamò Wheeler. Wheeler e tre colleghi della fondazione organizzarono un incontro con Davall, Todt e Hansen presso il Cimitero di Two Rock per recuperare la lapide dei ragazzi Jones. Era un mercoledì.

"E' stata davvero un pezzo della storia di Comstock e non avremmo mai pensato di recuperarla ora, dopo più di 150 anni", ha detto Wheeler.

Il defunto Reverendo "sarebbe molto orgoglioso, molto soddisfatto", ha detto Hansen.

Resta ancora un mistero celato dal tempo la questione di come la pietra tombale abbia fatto ad arrivare dal Nevada a Petaluma.

"Di solito, non vanno mai a finire troppo lontano", ha detto Davall "La più lontana che mi è capitato di restituire alla sua posizione originale era una lapide uno da Santa Rosa è stata ritrovata a Sebastopol".

Todt, invece, ha una teoria sua:

"Alcuni ragazzi probabilmente sono andati lassù, al cimitero, hanno visto questa lapide e se la sono caricata sul pick-up. Poi devono aver pensato che i loro vecchi non sarebbero stati molto felici e l'hanno scaricata. Questa è la mia ipotesi. Se qualcuno ne avesse una migliore, sarei felice di ascoltarla".



http://lacustodeditombe.blogspot.com/2015/07/122-la-lapide-rubata.html

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