11 settembre: la verità vi renderà meno schiavi

Uno dei segreti del buon giornalismo è di porre le questioni in modo problematico e lasciare che sia il lettore a darsi le risposte. Nel nuovo film di Massimo Mazzucco, sull’abbattimento delle torri gemelle, alla fine di ogni esposizione dei singoli aspetti della questione, c’erano sempre una o più domande dalla logica inoppugnabile,
che portavano gli ascoltatori alla conclusione che la versione ufficiale fornita dal governo non regge.


Non reggeva quella volta, non regge oggi che abbiamo molti elementi in più. Non ricordo dopo quanto tempo la commissione governativa ingaggiata per far luce sul disastro di New York abbia pubblicato le migliaia di pagine del suo rapporto, ma la deposizione del deputatoNorman Mineta c’è stata due anni dopo, nel 2003. Il funzionario disse ai membri del Congresso che lo interrogavano, che un giovane militare chiedeva reiteratamente conferma aDonald Rumsfeld se gli ordini erano sempre validi, man mano che un aereo non autorizzato si avvicinava a Washington. Rumsfeld alla fine gli rispose stizzito: “Certo che sono sempre validi!”, lasciando intendere che prima ancora che l’aereo puntasse sulla capitale qualcuno si fosse messo d’accordo su come dovevano andare le cose.

I deputati inquisitori vennero poi a sapere chi fosse il militare petulante, ma non ottennero nessuna informazione perché si rifiutò di aggiungere alcunché. Quando poi nel film si vede Rumsfeld che va sulla scena del disastro, dopo che “qualcosa” aveva colpito il Pentagono, per aiutare a portare una barella, Mazzucco, qui in foto, fa notare che quello è più il comportamento di un turista per caso che non quello di un ministro della difesa che dovrebbe stare al posto di comando. Sembrava che non gliene importasse molto di farsi trovare in ufficio, dove sicuramente lo avrebbero cercato per sapere cosa fare in quei momenti di emergenza.
E il comportamento anomalo del ministro non è stato l’unico, quel fatidico giorno. Altri pezzi grossi dell’esercito o non erano in servizio o avevano messo dei sostituti pivellini al loro posto. Per non parlare delle massicce esercitazioni dell’aviazione programmate proprio quel giorno, fonte di confusione e di equivoci tra i controllori radar sparsi sul territorio.

Con gli aerei da guerra in volo sopra il Canada, è chiaro che la costa est degli Stati Uniti rimaneva sguarnita. Solo due aerei erano disponibili in quei concitati momenti, ma anche quelli furono mandati a fare un lungo giro sul mare, piuttosto che indirizzarli verso i velivoli senza autorizzazione. 

Se poi ci mettiamo anche la provvidenziale assenza, quell’undici settembre 2001, del proprietario delle torri gemelle e del palazzo numero sette, tale Larry Silverstein, le coincidenze sospette aumentano. C’è poi quella che forse è solo una leggenda metropolitana, cioè che nessun ebreo si è presentato al lavoro quel giorno, ma nel film non se ne parla, né si fa cenno a quei quattro ebrei che furono visti ballare di gioia mentre le torri crollavano, a meno che non se ne sia parlato negli ultimi quaranta minuti del film.
Sì, perché Anthony Santelia, a sinistra della foto, organizzatore dell’evento insieme a Fabio Tribos, ha interrotto la proiezione dopo due ore e venti minuti, per chiamare direttamente Mazzucco a Los Angeles. Non so come abbia fatto, se via skype o tramite telefono satellitare (sono dettagli tecnici che non ho approfondito), ma la voce di Mazzucco arrivava a Codroipo forte e chiara, con solo qualche secondo di interferenza nella parte finale. Peccato non aver potuto vedere il signor Mazzucco in volto! Dal tono di voce sembra un uomo molto alla mano e disponibile, che si concede anche qualche battuta spiritosa. E dopo un lavoro serioso come quello che fa, ci vuole. Nel corso della diretta ha detto cose interessanti riguardo agli alieni, ma ne parlerò fra poco. Prima voglio esporre ancora qualche elemento chiave della faccenda.

Seguendo i metodi polizieschi, si può dire che il movente c’era: Silverstein, dopo essere entrato in possesso delle Twin Towers, di cui il vecchio proprietario voleva disfarsi per i costi troppo elevati della bonifica dell’amianto, le aveva assicurate contro gli attentati terroristici compiuti con aerei dirottati. Guarda caso, dopo due mesi capita proprio quello!


Ciò non basta a parlare di movente, ma il cognome del soggetto fa capire a quale etnia egli appartenga ed è notorio che i rapporti tra USA e Israele siano ottimi, tanto che qualcuno avanza il sospetto che Israele sia il vero padrone degli Stati Uniti. Ed è altrettanto notorio che la maggior parte dei ricchi banchieri americani ed inglesi sia di etnia ebraica. E si sa che le banche hanno le mani in pasta dappertutto nella finanza, specie in quella bellica, che in questo disgraziato pianeta è la più florida.

A trarre vantaggio dall’entrata in guerra degli USA c’erano quindi banchieri, petrolieri, armieri,contractors, ditte per la ricostruzione e forse ancora qualcuno. Al signor Silverstein è stato fatto il regalino dell’assicurazione. Come ciliegina sulla torta.

Mazzucco cominciò il film nella primavera del 2010 e contava di averlo finito entro l’undici settembre di quell’anno. Poi, man mano che procedeva nelle ricerche, saltavano fuori elementi che non poteva trascurare e così è arrivato alla settimana scorsa, mettendo la parola fine a un lavoro durato tre anni. Il film completo dura cinque ore. La sintesi proiettata ieri sera ne durava tre. E non siamo neanche riusciti a vederlo fino in fondo: troppa gente se ne andava e molti cominciavano ad agitarsi sulle scomode poltroncine. Ha fatto bene Anthony ad interrompere.

Anche come sintesi, a Mazzucco non è sfuggito niente. I presunti diciannove dirottatori, incapaci di pilotare anche un semplice CESSNA. IlNORAD andato completamente in tilt. Le immagini delle telecamere di sorveglianza, inesistenti o mai rese pubbliche. Le scatole nere degli aerei, mai ritrovate o illeggibili. Le telefonate dei passeggeri, che a quella quota e a quella velocità non avrebbero potuto essere fatte. Le incongruenze dello schianto di Shanksville, dove a detta dei testimoni oculari nessun aereo si è mai schiantato. Le testimonianze di pompieri e poliziotti di New York, che parlavano di esplosioni prima, durante e dopo i crolli delle torri, testimonianze mai prese in considerazione. E, infine, gli aspetti tecnici, con l’associazione “Architetti & Ingegneri” che ha approfondito minuziosamente tutti i dettagli di quelle che – ormai ne siamo certi – sono state demolizioni controllate, compresa quella più ovvia dell’edificio 7.


Agli studi di questa associazione fa da contraltare la rivista “Popular Mechanics”, che ha pubblicato un libro rimarcando la versione ufficiale, glissando sui macroscopici assiomi che si vogliono imporre, a dispetto delle leggi della fisica, in particolare quello che concerne la caduta libera dei gravi.


Anche il NIST ha prodotto un documento, da affiancare a quello della commissione governativa, che ricalca in tutto e per tutto quanto dichiarato dal governo americano. In un prossimo futuro, i nomi di quei tecnici venduti saranno giustamente ricordati con vergogna. O forse no, dal momento che la gente ha la memoria corta e si lascia condurre al macello come le pecore di un gregge. Metafora abusata.


Questo è il lato triste della questione: il popolo americano, per lo meno quello WASP, cresciuto con la Bibbia, il Winchester e il patriottismo, difficilmente può accettare l’idea che il governo possa uccidere i propri cittadini. Noi, diceva Mazzucco al telefono, siamo molto più avanti, più smaliziati, giacché abbiamo addirittura coniato l’espressione “stragi di Stato”, entrate a far parte del linguaggio mainstream, anche se in fatto di pecoraggine gli italiani non sono secondi a nessuno.

Sul metodo, ad Anthony che gli riportava la teoria cosiddetta “No planes”, ovvero che a colpire i grattacieli siano stati missili da tutti percepiti come aerei grazie alle tecniche degli ologrammi, Mazzucco ha detto una cosa intelligente. Non conviene spingersi oltre un certo limite, nell’ipotizzare spiegazioni alternative a quelle del governo, perché così facendo l’onere della prova passa a chi le fa, mentre se ci limitiamo a dire cosa NON è successo, spetta ai governi spiegare perché hanno mentito, decidendosi magari a dire finalmente la verità.


Mazzucco dice che, ad un certo punto, non importa come siano stati abbattuti i palazzi, giacché l’importante è raggiungere la consapevolezza che non è andata come vogliono farci credere. Ne deriverà che, come il governo ha mentito su quella faccenda, così può mentire in ogni altro aspetto della vita civile, dalle tasse, agli sbarchi sulla luna, dalle cure per il cancro, ai benefici dell’alimentazione carnea. E chi può più avere fiducia nella giustizia? E chi ha più voglia di andare a votare o a mettersi in fila per farsi vaccinare?

Queste domande valgono anche in Italia, anzi in tutto il mondo, perché in tutto il mondo ci sono caste di politicanti che dicono di fare il bene del popolo nel mentre si arricchiscono alle sue spalle.

Non a caso il film precedente, fatto, secondo le parole di Mazzucco, in “anni giovanili”, si

chiama “Inganno globale”. In quanto antivivisezionista di vecchia data, concordo in pieno sul fatto che gli esperimenti fatti su animali di laboratorio facciano parte dell’inganno della sedicente ricerca biomedica. C’è stato anche un certo Robert Sharpe che, ancora nell’anno 2000, pubblicava in Italia un saggio intitolato “L’inganno crudele”. 


Gli animalisti lo sanno da molto tempo e ora si tratta di far loro capire che l’inganno, come una metastasi tumorale, si estende in ogni settore della società, a partire dai professionisti in abito talare, discendenti dell’antica Babilonia, come non mi stancherò mai di ripetere.


Tuttavia, se Mazzucco si attiene ai fatti evidenti, a me piace avanzare ipotesi, perché se sbaglio poi chiedo scusa, ma se c’azzecco mi dà una grande soddisfazione.

Lo ha fatto, in un certo modo, anche Mazzucco nella parte finale della conversazione, ma solo come boutade. Alla domanda dove siano i corpi delle 1500 vittime delle torri, che non sono mai stai trovati e che fine abbiano fatto i passeggeri degli aerei, ha risposto scherzando che potrebbero essere stati ceduti agli alieni.

E’ verosimile che almeno quelli che sono stati obbligati, da terra, a telefonare ai congiunti, magari sotto la minaccia di morte o dietro la promessa di liberazione, da qualche parte siano finiti, in una fossa comune o altrove, perché a casa non sono mai tornati. Se a colpire le torri sono stati droni telecomandati con nessuno a bordo, i veri passeggeri potrebbero non essersi accorti di nulla e cioè che un aereo militare delle stesse dimensioni si sovrapponeva sul loro aereo, per confondere le tracce radar, mentre loro venivano dirottati su un altro aeroporto, con tante scuse da parte della compagnia aerea. 

Di sicuro, quello che ha colpito il Pentagono era un missile, l’unico ordigno che può volare raso terra a 900 Km all’ora.


E per quanto riguarda la sparizione dei passeggeri, anche dei piloti degli aerei e degli equipaggi delle navi che sono spariti nel triangolo delle Bermuda, in decenni di storia e di misteri, non si è saputo più nulla, benché in quel caso sia facile immaginare che se li sia presi il mare.


Che la CIA e altri servizi segreti facciano esperimenti di controllo mentale, già a partire dagli anni Cinquanta, è assodato, e se capita che qualcosa vada storto e che ci sia da smaltire una certa quantità di “spazzatura umana”, la si può benissimo caricare su aerei e portare in Guyana, ammazzando quei poveretti uno per uno con un’iniezione di stricnina in bocca, compresi i bambini. Poi alla stampa mondiale si dirà che un pazzo che si faceva chiamare Reverendo Jones, aveva portato i suoi seguaci, facenti parte del “Tempio del Popolo”, in mezzo alla giungla per compiere il rito del suicidio collettivo. La gente ci crederà e degli esperimenti di controllo mentale non verrà a sapere, perché tali studi sono troppo importanti e troppo strategici per essere dati in pasto al volgo. Riguardano la guerra del futuro e anche Mazzucco ha affermato che le tecnologie militari sono avanti di trent’anni rispetto a quelle di cui noi comuni mortali siamo a conoscenza.
Infine, è poi tanto ridicola l’idea che i nostri militari, traditori della razza umana, abbiano già da tempo stipulato accordi con razze aliene poco benevole verso l’umanità, così da avere tecnologia in cambio di bestiame umano?


Se immaginiamo che ai vertici dell’esercito ci siano ibridi, o anche alieni al 100 %, viene facile pensare che tali patti scellerati siano stati fatti senza remore morali di sorta. E il comportamento di un Rumsfeld o di un Cheney, che mandano a morire prima 3000 loro concittadini, per andare ad ammazzare poi qualche milione di iracheni e afgani, ha qualche connotato di umanità, per caso?


Il disegno criminoso è chiaro: i governi privilegiano i propri interessi a quelli del popolo. La storia si ripete sempre uguale, dalle tribù cavernicole ad oggi. L’uomo è sempre l’eterno uomo, diceva Baudelaire, fracassi la testa al suo prossimo con una mascella d’asino o trafigga la sua vittima sul boulevar con un pugnale. Se l’uomo è fatto così, homo homini lupus, non ci si deve stupire degli inganni truffaldini del governo USA, né di quelli della loro colonia mediterranea in cui siamo confinati, ma resta comunque doveroso da parte nostra spostarsi un po’ più in là, non farsi prendere nelle rete come pesci e possibilmente smascherare i complotti governativi facendo scappare dalla trappola quanti più schiavi possibile.

Non otterremo la libertà assoluta, ma saremo solo un po’ meno schiavi. Vuoi mettere la soddisfazione!


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Mondo Tempo Reale è il blog che dal 2010 vi racconta le notizie più incredibili, strane, curiose e divertenti: fatti imbarazzanti, ladri imbranati, prodotti assurdi, ricerche scientifiche decisamente insolite.
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