Salute: lo zucchero crea dipendenza e spinge ad abbuffarsi
Più ne mangi e più ne vorresti, per molti una vera e propria droga: tempo fa, sulla rivista Nature, è stato pubblicato un un articolo che evidenzia in maniera sufficientemente precisa come lo zucchero, il cui consumo è considerato una delle maggiori cause dell’obesità crescente (al pari dei dolcificanti), crei dipendenza in chi lo assuma. Il meccanismo fisiologico e antropologico della dipendenza dalla sostanza dolce o zuccherina era comunque già abbastanza comprensibile: un uomo che nel paleolitico si fosse trovato davanti qualcosa di altamente energetico e di facile assunzione (la sostanza zuccherina) doveva poterne assumere il più possibile in maniera produttiva, creando tutt’al più scorte (grasso) riutilizzabili in tempi successivi.
Ecco che la dipendenza da zucchero ha avuto un suo significato nell’evoluzione, salvando i nostri antenati che possedevano tale caratteristica fisiologica e probabilmente con base genetica di dipendenza dallle sostanze dolcificanti, rispetto a coloro che non l’avevano. Allora lo zucchero e il dolcificante in generale dovrebbero essere resi alimenti quantomeno di dubbia utilità nella visione comune della popolazione. La tutela del cittadino parte dalla tutela della sua salute e la prevenzione parte dai messaggi che al cittadino vengono dati e mandati, dall’istruzione e dall’informazione.

Inevitabile, a questo punto, indugiare in riflessioni di tutela della salute del cittadino, magari evidenziando le contraddizioni tra l’assenza di messaggi sullo zucchero e l’idea – oggetto di dibattito in Inghilterra tra alcuni gruppi di medici – secondo cui chi sia obeso, come chi fuma, non debba avere diritto al Servizio Sanitario Nazionale.
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