Ieri, allo zoo di Nuova Delhi, India, si è consumata una tragedia atroce. Un ragazzo è stato sbranato da una tigre bianca, il tutto sotto lo sguardo sconvolto degli altri visitatori. Inizialmente si era parlato di uno studente di 17 anni, ma adesso pare che almeno l’identità dell’uomo sia stata rivelata. Si chiamava Maqsood Khan, 20 anni, un residente di Anand Parbat a Delhi. Le ragioni per cui il giovane si trovasse all’interno del recinto sono ancora da chiarire. “Stiamo cercando di capire perché questo ragazzo ha fatto questa cosa - ha spiegato il direttore dello zoo – La polizia ha aperto un’inchiesta“.
Intanto i testimoni della terribile scena non forniscono versioni precise. Secondo alcuni l’uomo si sarebbe volontariamente calato oltre la recinzione e a quel punto sarebbe caduto nel fossato, dove è stato poi attaccato dalla tigre bianca. In base al ricordo di altri, il giovane indiano non si era affatto sporto oltre la recinzione, pare fosse li da un po’ e solo dopo le persone si sono accorte che era cascato nel fossato, proprio davanti al pericoloso felino.
A quanto pare, la tigre bianca non avrebbe attaccato subito. Il giovane è rimasto oltre 10 minuti in ginocchio con le mani giunte, come in preghiera. Con notevole ritardo sono arrivati i soccorsi. Sempre secondo alcuni testimoni, una guardia e altre persone avrebbero iniziato a lanciare dall’alto oggetti come sassi o bastoni, nel tentativo di distrarre la tigre. Questo, purtroppo, ha fatto si che l’animale si inferocisse e ha provocato una reazione del tutto contraria. In pochi attimi il felino si è avventato sul giovane, lo ha azzannato al collo e alla schiena e lo ha sbranato vivo.
Raccapricciante è stato il comportamento di molti, che hanno continuato a scattare foto e girare video con i loro telefoni cellulari mentre Maqsood era rannicchiato nel fossato. Hanno continuato perfino quando la tigre, oramai su di lui, lo afferrava per il collo trascinandolo avanti e indietro e riducendolo in fin di vita.
Durante alcune interviste a una tv indiana, molti hanno lamentato soprattutto il fatto che ci fosse stato un eccessivo ritardo dei soccorsi: “La reazione iniziale è stata quella di una guardia con un bastone - ha detto una donna – Ma anche dopo, tutti gli operatori si sono prima preoccupati di contenere la folla anziché tentare di salvare il ragazzo“. I responsabili dello zoo hanno dichiarato che le pistole tranquillanti si trovavano custodite nell’ospedale, a circa 350 metri dalla gabbia della tigre. “Certo che avevamo le pistole con il tranquillante, ma non abbiamo fatto in tempo a prenderle che lui era morto“, hanno detto.
“Lo zoo di Nuova Delhi è sotto il controllo di un’agenzia federale, la Central Zoo Authority, ma è noto da tempo che il personale scarseggia e che queste strutture siano sovraffollate“, ha detto Bittu Sahgal, attivista ambientale e fondatore della rivista Santuario Asia. “Ai sensi della normativa in vigore – ha continuato Sahgal – un episodio come questo avrebbe dovuto innescare un piano di emergenza rapido. Se qualcuno cade o entra nel fossato, la norma prevede che ci siano immediatamente a disposizione pistole o fucili con del tranquillante. La situazione poteva essere risolta in massimo tre minuti e quel ragazzo avrebbe dovuto essere salvato“.
Il drammatico incidente è avvenuto ieri intorno alle 13 ora locale (le 9.30 in Italia). Come già scritto, è stato ripreso dalle telecamere di sicurezza e dagli smartphone dalle persone presenti. Molti video e foto hanno già fato il giro della rete. Sotto ne proproniamo due, ma attenzione: ne sconsigliamo la visione ai lettori sensibili e facilmente impressionabili.
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