Siria, raid Usa sulle raffinerie dell'Is. Cameron: "Iran aiuti". Dopo l'assassinio dell'ostaggio francese, in pericolo due tedeschi nelle Filippine



Terza notte di offensiva. Il premier britannico incontra il presidente iraniano e annuncia che chiederà al parlamento di approvare la partecipazione agli attacchi degli americani. Ancora una notte di combattimenti a Kobani: fonti curde affermano che l'avanzata dei jihadisti sunniti è stata respinta. Filippine, gruppo islamico minaccia Berlino: disimpegno dalla guerra all'Is o uccideremo due ostaggi tedeschi

NEW YORK - Dal fronte siriano della guerra contro lo Stato Islamico, assieme agli aggiornamenti sui raid della coalizione internazionale guidata dagli Usa giungono notizie sulle operazioni terrestri condotte contro i jihadisti sunniti di al-Baghdadi dalle forze curde. Dopo una notte di combattimenti, i peshmerga hanno respinto l'avanzata dei miliziani dello Stato Islamico verso la città di Kobani, a nord della Siria, come riferiscono due ufficiali curdi. L'offensiva dell'Is per il controllo di Kobani è iniziata circa una settimana fa, per tutta risposta più di 100mila combattenti curdi sono confluiti nella città - nota anche col nome di Ayn al-Arab - e nei villaggi turchi oltre il vicino confine. 

Lontano dall'area calda del confronto con l'Is, prosegue intanto in Siria la guerra civile. L'esercito siriano ha ripreso il controllo di Adra al-Omalia, area a nord-est di Damasco, che era nelle mani degli insorti. Lo ha riferito l'emittente tv di Hezbollah "al-Manar". 

Le raffinerie dell'Is sono l'obiettivo dei raid della terza notte dell'offensiva americana in Siria, sostenuta da 5 paesi arabi. Dopo gli attacchi della scorsa notte ai centri di comando e ai campi di addestramento, i caccia e i bombardieri americani hanno svolto tredici attacchi contro 12 installazioni petrolifere dello Stato islamico, che proprio dalla sfruttamento e commercio clandestino del petrolio nelle aree conquistate trae i propri finanziamenti, valutati in oltre un milione di dollari al giorno.

"Stiamo ancora raccogliendo i dati dell'operazione, ma secondo le prime stime gli attacchi hanno avuto successo", scrive in un comunicato il Comando centrale Usa, che coordina le operazioni. 

L'obiettivo degli attacchi sono piccole raffinerie modulari prefabbricate, che possono essere trasportate e rese velocemente operative da parte dei militanti dello Stato Islamico. Non si hanno dati precisi sulla quantità di greggio che il gruppo islamista è in grado di vendere. Secondo Adam Sieminski, capo dell' US Energy Information Administration si tratta di meno di centomila barili al giorno. Sul mercato ufficiale avrebbero un valore di quasi 10 milioni di dollari, ma i ricavi del gruppo sarebbero molto inferiori poiché lo vende sul mercato nero a prezzi inferiori a quelli internazionali. Nicholas Rasmussen, vice direttore del National Counterterrorism Center, in un'audizione al Congresso ha valutato in un milione di dollari al giorno i ricavi dell'Is. Ma secondo altre stime potrebbero arrivare anche a 2-3 milioni.

Il presidente Obama nel discorso alle Nazioni Unite, in cui ha chiesto al mondo di unirsi alla lotta contro gli estremisti islamici, ha indicato come uno degli obiettivi quello di tagliare le fonti di finanziamento dell'Is nel suo intervento di 40 minuti.

Francia: raid su Siria "sul tavolo". Contrariamente a quanto affermato poche ore fa dal presidente Francois Hollande, ai raid sulla Siria potrebbe partecipare anche la Francia, già impegnata nei cieli dell'Iraq e ancora sconvolta dalla decapitazione dell'escursionista Gourdel in Algeria. Il ministro della Difesa Le Drian ha dichiarato a Rtl che l'opzione "è sul tavolo, ma non riguarda l'oggi. Abbiamo importanti obiettivi in Iraq e valuteremo la situazione nei prossimi giorni". 

Il ministro degli Esteri francese Laurent Fabius in settimana aveva affermato che "non esistono ostacoli di diritto internazionale" a un'azione in Siria. A stretto giro, estremisti islamici che si dicono collegati allo Stato Islamico hanno diffuso il video della decapitazione dell'ostaggio francese rapito in Algeria. 

"Vogliono terrorizzarci - ha detto il ministro Fabius stamattina dai microfoni diFrance Info - quindi la reazione che bisogna avere è esattamente il contrario". Bisogna, ha aggiunto, "fare di tutto per trovarli e punirli". "(La decapitazione di Gourdel) è un'infamia - ha detto capo della diplomazia di Parigi - perché per chi ha fatto questo, per questi del gruppo Daesh, la vita non ha assolutamente alcun valore".

Algeria, si cerca il corpo di Gourdel. L'esercito algerino è impegnato nelle ricerche del corpo di Hervé Gourdel, oltre che a stanare i responsabili del brutale assassinio del francese. Sono tremila i soldati sul terreno, divisi tra la regione di Tikjda, tra Tizi Ouzou (110 chilometri a est di Algeri) e Bouira, gli altri in azione in distretti come Akfadou, tra Tizi Ouzou e Béjaia (a 160 chilometri dalla capitale), secondo una fonte della sicurezza locale che ha aggiunto: "Le vie d'accesso al massiccio di Djurdjura sono sorvegliati con l'obiettivo di impedire la fuga ai terroristi". 

Francia, musulmani in piazza. Dalil Boubakeur, presidente del Consiglio francese del culto musulmano, ha chiamato oggi "i musulmani di Francia e i loro amici" a una manifestazione di piazza domani a Parigi dopo la decapitazione dell'ostaggio francese Hervé Gourdel in Algeria.

Filippine, ostaggi tedeschi in pericolo di vita. Nelle ore in cui il video della decapitazione di Gourdel faceva il giro del mondo, dalla galassia dei radicalismi islamici irrompeva il ricatto del gruppo jihadista delle Filippine Abu Sayyaf: oltre 4 milioni di euro e il disimpegno di Berlino dal sostegno alla guerra contro l'Is in cambio della vita di due ostaggi tedeschi rapiti ad aprile nell'ovest del paese. Con tanto di foto su Twitter dove gli ostaggi, di 71 e 55 anni, circondati da militanti con il volto coperto e armati, sono minacciati da vicino da un uomo col machete. Ma il governo tedesco ha replicato: non si accettano ricatti, la Germania non cambierà la sua strategia in Siria e in Iraq. Il governo di Angela Merkel "ha istituito un'unità di crisi", ha dichiarato una portavoce dell'esecutivo, "porteremo naturalmente avanti ogni sforzo per arrivare alla liberazione. Nulla cambierà nella nostra politica in Siria e in Iraq".

Cameron chiama Iran. Il premier britannico Cameron nel suo intervento all'Assemblea dell'Onu ha chiesto all'Iran di collaborare nella lotta all'Is. A margine del summit, il primo ministro ha incontrato il presidente iraniano Hassan Rouhani per quello che è il primo colloquio diretto ad alto livello dalla rivoluzione iraniana del 1979. "Siamo in disaccordo su molte cose", ha detto Cameron nel suo discorso all'Onu.  "L'Iran sostiene organizzazioni terroristiche, il suo pogramma nucleare è da cambiare" - ha aggiunto - "ma i leader iraniani possono aiutare a sconfiggere l'Is e ad assicurare maggiore stabilità a Iraq e Siria". Cameron ha anche annunciato che chiederà al Parlamento di approvare la partecipazione ai raid contro lo Stato Islamico in Iraq.

Gb, arrestati nove sospettati di terrorismo. Intanto, Scotland Yard ha arrestato nove persone sospettate di pianificare attività terroristiche riconducibili al fondamentalismo islamico. In un comunicato, la polizia britannica precisa che l'operazione non è avvenuta in risposta a una minaccia immediata. Gli arrestati, di età tra i 22 e i 51 anni, sono tenuti in custodia nella stazione di polizia di Central London, mentre in abitazioni nella capitale e a Stoke-on-Trent, località dell'Inghilterra centrale, sono in corso perquisizioni.

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Mondo Tempo Reale è il blog che dal 2010 vi racconta le notizie più incredibili, strane, curiose e divertenti: fatti imbarazzanti, ladri imbranati, prodotti assurdi, ricerche scientifiche decisamente insolite.
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