Gelo e neve invadono tutta l’Europa centro-orientale, forti nevicate e vere e proprie bufere fra Romania e Ucraina

Il sistema frontale associato alla circolazione depressionaria, a carattere freddo, che dal medio-basso Adriatico si è spostata verso la Romania e il sud dell’Ucraina, come previsto, durante il suo allontanamento verso i Balcani e i Carpazi ha prodotto diffuse nevicate su tutti i paesi dell’Europa centro-orientale, dalla Croazia fino alla Romania e all’Ucraina. In alcune aree, come nell’est della Croazia, in Ungheria, nell’est della Romania e nell’ovest dell’Ucraina, le precipitazioni nevose legate al passaggio del sopra citato sistema frontale sono risultate anche intense e persistenti, tanto da scaricare oltre 30-35 cmdi neve fresca al suolo. Nevicate persistenti hanno tinto di bianco un po’ tutte le capitali e le grandi città dell’Europa centrale e orientale, con accumuli anche consistenti, attorno i 20-30 cm. Nella capitale croata Zagabria, ad esempio, il manto di neve fresca depositato al suolo ha sfiorato i 30 cmdi spessore, mentre in altre località, lungo il confine fra Serbia, Croazia e Ungheria si sono superati anche i 30-35 cm. Le basse temperature, con uno “zero termico” praticamente al piano, hanno favorito la caduta di fiocchi di neve farinosi, molto secchi, che hanno garantito un rapido attecchimento sul terreno.
prog_sat_vis_msgQuesto grazie al fatto che il sistema frontale, in particolare il settore caldo di questo, durante lo spostamento verso i Balcani e la regione carpatica, ha da subito interagito con le masse d’aria molto fredde, di origine polari marittime continentalizzate, che nel frattempo dilagavano ad est delle Alpi. L’avvento delle masse d’aria fredde, polari marittime, fino al cuore dei bassopiani dell’Ungheria e della Croazia e della Serbia, ha determinato un consistente calo termico che a sua volta ha contribuito a far abbassare sensibilmente la quota dello “zero termico”, fino a quote pianeggianti. Le nevicate più intense hanno interessato proprio la Croazia, e i rilievi fra Bosnia Erzegovina, Montenegro, Serbia, Romania e Bulgaria occidentale, dove grazie anche ai forti venti in quota associati alla circolazione depressionaria si sono formate delle tormente di neve, che hanno causato inevitabili disagi alla circolazione stradale, rischiando di isolare decine di villaggi. Il sistema frontale spostandosi verso la Romania, la Moldavia e l’Ucraina, con un minimo depressionario nei bassi strati transitato vicino la città di Odessa ha richiamato fredde correnti di aria polare continentale, da N-NE e NE, verso l’Ucraina, la Moldavia e la Romania.
10250167_836969629659794_1782811860779173861_nIl passaggio del sistema frontale, piuttosto organizzato, ha arrecato anche qui nevicate diffuse e persistenti, accompagnate dal contemporaneo afflusso di aria decisamente gelida dalla Russia sud-occidentale, tramite una sostenuta ventilazione da NE, N-NE e Nord. Questa discesa di masse d’aria davvero gelide, anche in quota, dai bassopiani della Russia sud-occidentale, tramite l’attivazione di sostenuti, a tratti intensi, venti da N-NE, Nord e N-NO, in successiva rotazione da NO sull’Ucraina centro-occidentale e da O-NO sul nord-est della Romania, non appena il minimo depressionario si è spostato verso il Donbass (Ucraina orientale), sta creado l’ambiente ideale per l’avvento di forti nevicate su diversi Oblast’ dell’Ucraina occidentale e centrale. Difatti, al traverso del fronte occluso, che presenta caratteristiche gelide, poiché riempito dall’aria gelida in discesa dalla Russia sud-occidentale, si sta originando una nuvolosità molto compatta ed organizzata che arreca nevicate diffuse e pure intense, accompagnate da intensi e gelidi venti da Nord e N-NO sulle pianure ucraine centro-occidentali. In queste ore una forte nevicata sta colpendo l’area di Kirovohrad e Svitlovods’K, dove le temperature sono scivolate sotto i -8°C.




10882267_836969619659795_9201207470534843994_nMa rovesci di neve, con venti da Nord e N-NO fino a 50 km/h, sono in atto sulla città di Dnipropetrovs’k, la vicina Zaporizhzhia e Kharkiv, dove entro domani potrebbero venire giù fino a30-35 cm di neve fresca. Stavolta, a differenza delle precedenti nevicate che hanno interessato l’Europa orientale, i fenomeni oltre a risultare più intensi sono stati diffusi, coinvolgendo aree piuttosto vaste, tanto da riuscire ad imbiancare un po’ tutti i paesi dell’Europa orientale, fra Balcani, pianura Danubiana, Carpazi e bassopiano ucraino. A fine evento un po’ tutte le aree dell’Europa centro-orientale, dalla Croazia all’Ucraina, saranno ricoperte da un manto nevoso, sui 10-20 cm, fino a 70-90 cm sui Carpazi, che contribuirà a raffreddare ulteriormente lo strato di aria molto fredda e pesante che nel frattempo si è venuto a depositare presso il suolo, come un velo invisibile.
UKRAINE-WEATHER-SNOW-STORMSu queste zone il deposito di uno strato di neve fresca al suolo incentiverà, nei giorni a seguire, un raffreddamento dello strato d’aria prossimo al terreno indotto dall’effetto “Albedo”, che farà piombare i termometri su valori al di sotto dei-10°C -15°C, ma con picchi capaci di scendere fino a -16°C -17°C. Questo raffreddamento dello strato di aria prossimo al suolo, prodotto dall’”Albedo”, contribuirà a costruire un denso“cuscino di aria fredda” (“lake cold”), molto pesante e duro da scalfire, che sosterà per settimane proprio sopra i bassopiani innevati di Polonia, Repubbliche Baltiche, Germania orientale, Repubblica Ceca, Austria, Ungheria, Croazia, Serbia, Romania, Bielorussia e Ucraina, dove si potranno registrare gelate, anche di moderata e forte intensità.

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Mondo Tempo Reale è il blog che dal 2010 vi racconta le notizie più incredibili, strane, curiose e divertenti: fatti imbarazzanti, ladri imbranati, prodotti assurdi, ricerche scientifiche decisamente insolite.
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