Spettacolare “depressione-uragano” sull’Atlantico causa estese tempeste di vento fra Scozia, mar del Nord e Baltico, attese devastanti mareggiate fra Danimarca e Finlandia

La spettacolare“depressione-uragano” che nella giornata di ieri si è rapidamente approfondita sull’Atlantico settentrionale, nel tratto a sud-ovest dell’Islanda, comincia a marciare, minacciosamente, verso est, coinvolgendo più direttamente dapprima l’Islanda, ed in seguito pure le Isole Britanniche, la Scandinavia meridionale e il mar Baltico, dove nelle prossime ore irromperanno venti di tempesta. Attualmente il profondissimo ciclone extratropicale, alimentato lungo il suo bordo più occidentale dallo scivolamento di aria molto fredda d’estrazione artico marittima, presenta un profondo minimo barico, sotto i 950 hpa, sta transitando nel tratto di oceano poco a sud dell’Islanda, con una vasta quanto suggestiva occlusione fredda che si avvita con un grandissimo riccio a nord delle Isole Britanniche. Basti pensare che in queste ore, in alcune località dell’Islanda meridionale, come Vestmannaeyjar, molto vicine al profondissimo minimo da capogiro del ciclone extratropicale, il barometro è sprofondato fino a 954 hpa.
Rtavn421Il potente “gradiente barico orizzontale”presente lungo il margine occidentale e meridionale di questo immenso ciclone extratropicale sta originando potenti tempeste di vento, in grado di raggiungere l’intensità di uragano, con venti violenti, da NO e O-NO, capaci di toccare anche i 170-180 km/h nelle raffiche, lungo l’Atlantico nord-occidentale. Fortunatamente, i venti più violenti associati a questo potentissimo ciclone extratropicale, non interesseranno le terre emerse, se non marginalmente le coste sud-orientali della Groenlandia e quelle più meridionali dell’Islanda, lambite da forti burrasche da Ovest e O-SO, ma rimarranno relegati in pieno oceano, nel tratto davanti le coste meridionali groenlandesi. In modo particolare l’area compresa fra i 50° e i 30° di longitudine ovest, e i 60° e 50° di latitudine nord, dove all’interno delle furiose tempeste da O-NO e NO i venti toccheranno l’intensità di uragano, divenendo davvero violenti in pieno oceano, lungo il quadrante meridionale e sud-occidentale del ciclone. Ma oltre all’Atlantico settentrionale, venti molto forti e freddi, ma da NE e E-NE, sferzeranno pure parte del mare della Groenlandia e lo Stretto di Danimarca. La profondissima circolazione ciclonica, di tipo extratropicale, contrasterà con la cellula anticiclonica, di origine termica, presente sopra il Plateau groenlandese.
Le potenti tempeste di vento che hanno spazzato l'Atlantico
Le potenti tempeste di vento che hanno spazzato l’Atlantico
Questa notevole contrapposizione di isobare produrrà un forte “gradiente barico orizzontale” anche sul lato settentrionale della suddetta depressione, attivando così furiose tempeste di vento da NE e E-NE, con raffiche che potranno superare picchi di oltre 100-120 km/h fra lo Stretto di Danimarca e le coste nord-occidentali islandesi. In particolare l’estrema punta nord-occidentale islandese, nei pressi di Horn, che degrada sullo Stretto di Danimarca, dal pomeriggio di domani potrebbe essere spazzata da questi venti molto forti, da NE, che raggiungeranno le massime velocità proprio sullo Stretto di Danimarca. L’esteso “Fetch” (spazio di mare su cui soffia il vento), che dal mar del Labrador si propagherà fino alle isole Far Oer, rischia di sollevare ondate davvero molto alte, molto pericolose per la navigazione marittima, che raggiungeranno altezze di oltre i 11-12 metri lì dove si localizzeranno le tempeste più violente, sul quadrante meridionale della profondissima circolazione ciclonica. Parte di queste imponenti ondate, dopo aver percorso l’Atlantico raggiungeranno le Far Oer, le Shetland, le Orcadi e le isole Ebridi, originando forti mareggiate che nella giornata di mercoledì flagelleranno anche le coste occidentali scozzesi e quelle irlandesi, con l’irrompere di ondata, alte fino a più di 9-10 metri.
eur_fullNella giornata odierna, pur indebolendosi parzialmente, la profondissima depressione extratropicale evolverà col proprio minimo a sud dell’Islanda, per spostarsi in direzione delle isole Shetland, avvicinandosi alle coste scozzesi che verranno interessate da forti venti da Ovest e O-NO, che potranno toccare punte di oltre 100-120 km/h, localmente anche 130 km/h, sulle aree costiere occidentali e nelle Ebridi, e raffiche fino a100-110 km/h fra l’Ulster e la Scozia meridionale. Ma sulle Highlands scozzesi la furia dei venti occidentali, che accompagneranno il passaggio del profondissimo ciclone, raggiungeranno l’intensità di uragano, con raffiche capaci di toccare picchi estremi di ben 160-170 km/h. Le bufere di vento e le tempeste, prevalentemente da Ovest, e dal pomeriggio tendenti a ruotare più da O-NO, dopo aver spazzato con grande intensità l’Irlanda del Nord, la Scozia e l’Inghilterra settentrionale, tenderanno rapidamente a propagarsi verso il mar del Nord, le coste più meridionali della Norvegia e la Danimarca, dove si attiveranno vere e proprie tempeste, con raffiche capaci di toccare picchi di oltre 120-130 km/h sulle principali piattaforme. Gli impetuosi venti da SO e O-SO, in successiva rotazione da Ovest dal tardo pomeriggio/sera, spazzeranno con autentiche bufere l’intero mar del Nord, la Danimarca e le coste meridionali della Norvegia, dove il passaggio ravvicinato della profondissima depressione creerà autentiche tempeste, con picchi ad oltre i 100-120 km/h.
1454700_979741035374227_6227487287703154528_nRaffiche fino a 130 km/h si potranno registrare sulle varie piattaforme presenti sul mar del Nord, nel tratto compreso fra le coste orientali dell’Inghilterra e la Danimarca occidentale. Bufere di vento particolarmente cattive, da SO e O-SO, nel corso del pomeriggio di domani, sferzeranno tutta la Danimarca, con raffiche fino a 100-120 km/h lungo le coste occidentali, estendendosi anche allo Skagerrak, il Canale che separa le coste meridionali norvegesi con la punta settentrionale della Danimarca, agitandolo per bene e rendendo molto difficoltosa la navigazione marittima lungo i bassi fondali. Le tempeste da SO e O-SO che spazzeranno l’intero mar del Nord, investiranno pure la Danimarca e la Svezia meridionale, estendendosi molta rapidamente sul mar Baltico, con una componente decisamente più meridionale, fra S-SO e SO, che insisterà fino alla giornata di venerdì, con raffiche che supereranno i 70-80 km/h, localmente anche più di 90 km/h, nel tratto di mare che separa Danimarca orientale e Svezia meridionale. In alcuni tratti costieri si supereranno i 90-100 km/h nelle raffiche più intense. Inoltre, visto l’ampio “Fetch” disteso lungo tutto l’asse del mar del Nord, i forti venti occidentali, da Ovest, favoriranno lo sviluppo di grosse ondate, alte fino anche 5-6 metri in mare aperto.
1280896325nUz2FAYQueste ondate, davvero imponenti, potranno originare delle mareggiate di forte intensità sulle coste olandesi e della Danimarca occidentale, dove si possono originare delle locali inondazioni nei tratti costieri più depressi. Nel corso del pomeriggio, e della prossima serata, con l’avvicinamento del profondissimo ciclone extratropicale al mar di Norvegia, il sensibile inasprimento del “gradiente barico orizzontale”, fra la Norvegia e la Carelia, determinerà l’attivazione di venti piuttosto forti da S-SO che andranno a sferzare il mar Baltico, risalendo fino al Golfo di Botnia e alle coste finlandesi, con forti burrasche che potrebbero far registrare raffiche di oltre 80-90 km/h. I forti venti meridionali, che dalle coste della Germania e della Polonia risaliranno fino alla Finlandia e al Golfo di Botnia, durante il pomeriggio sferzeranno con intense burrasche le coste di Estonia, Lituania e Lettonia, con raffiche che toccheranno picchi di oltre i 70-80 km/h nei tratti di costa esposti ad ovest. Le raffiche più forti, durante il pomeriggio odierno, dovrebbero sferzare soprattutto le coste della Lituania e Lettonia e le aree più occidentali dell’Estonia, con raffiche che nella fase più intensa delle burrasche potrebbero lambire picchi estremi di oltre 90 km/h.
27878090-64405addfc08299d2efbd9686d02a1deLe forti burrasche da S-SO che investiranno il Baltico produrranno anche un significativo aumento del moto ondoso, sollevando onde di“mare vivo” alte anche più di 4-5 metri che si dirigeranno verso le coste sud-occidentali della Finlandia e le coste meridionali delle isole Aland, dove si attiveranno delle mareggiate di debole e moderata intensità che potrebbero produrre fenomeni di erosione e locali inondazioni nei tratti più depressi. Parte di queste ondate, alzate dai forti venti da S-SO, riusciranno a risalire il settore più meridionale del Golfo di Botnia, creando tanto fastidio per la navigazione marittima. Questo tipo di ventilazione riuscirà perfettamente ad allinearsi lungo l’asse del mar Baltico, creando un “Fetch” significativo che contribuirà allo sviluppo di ondate davvero alte e piuttosto ripide per questo bacino. Viste le pessime condizioni meteo-marine è agevole prevedere l’interruzione dei collegamenti marittimi fra Helsinki e Stoccolma, per almeno 48 ore.
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Mondo Tempo Reale è il blog che dal 2010 vi racconta le notizie più incredibili, strane, curiose e divertenti: fatti imbarazzanti, ladri imbranati, prodotti assurdi, ricerche scientifiche decisamente insolite.
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