Alluvione in Calabria: strade invase dal fango, persone isolate nelle case

Duecento millilitri di pioggia concentrati in poche ore. Una «bomba d'acqua» che ha fatto ingrossare e straripare il torrente Citrea, allagato strade e negozi e messo in ginocchio una lunga fascia della costa ionica cosentina, in particolare Corigliano Calabro e Rossano.

Uno scenario apocalittico quello che i rossanesi hanno visto affacciandosi alla finestra stamani, dopo una nottata di nubifragio: auto sollevate come fuscelli e trascinati come barchette di carta fino a formare cataste informi di lamiera; vicoli e strade trasformate in torrenti e fango ovunque.

A causare i danni maggiori, concentrati nella zona marina di Rossano, è stato il torrente Citrea che, ingrossato da una quantità esorbitante di pioggia, ha frantumato una quindicina di metri del muro di contenimento invadendo strade e case e portando con sè, nel mare Ionio, un pezzo di lungomare. Il nubifragio ha fatto il resto: strade franate o allagate, disagi alla circolazione, il blocco della linea ferroviaria Sibari-Crotone, ed il black out elettrico per 10 mila persone (scese a 1800 in serata) con le cabine Enel invase dall'acqua.



Un bilancio drammatico, ma, fortunatamente, solo per i danni alle cose. Nonostante le voci allarmistiche circolate in mattinata in cui si parlava di decine di dispersi, in realtà non si registrano vittime nè feriti gravi e nessun disperso. Per le persone tutto si è limitato ad una grande paura. La stessa provata a Tropea, sulla costa tirrenica, colpita a sua volta da un violento nubifragio.

La conta dei danni, a Rossano, è ancora da fare, ma di certo 500 persone, tra residenti e turisti, sono stati evacuati da abitazioni, hotel e campeggi e ospitati in centri allestiti in strutture sportive della città dove sono state allestite anche cucine da campo. La macchina dei soccorsi è scattata subito. Sul posto hanno operato Vigili del fuoco, Polizia, Carabinieri, Guardia di finanza, Guardia costiera, Corpo forestale, Consorzi di bonifica e la protezione civile.

I primi interventi sono stati dedicati al salvataggio delle persone. Avute notizie confortanti da questo punto di vista, la macchina dei soccorsi, coordinata dal prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, si è concentrata sul ripristino dei servizi principali. Sul posto si è recato anche il presidente della Regione Mario Oliverio, rimasto in stretto contatto col premier Matteo Renzi. «Lo ringrazio - ha detto il governatore - è stato tra i primi a interessarsi ed a contattarmi manifestando vicinanza alla popolazione e la disponibilità ed il sostegno del governo. La popolazione è in ginocchio ma vuole reagire».



Oliverio ha già annunciato che chiederà lo stato di emergenza. Un provvedimento sollecitato anche dal sindaco Giuseppe Antoniotti. Domani arriveranno a Rossano il Ministro dell'ambiente Gian Luca Galletti ed il capo del dipartimento della protezione civile Fabrizio Curcio. Dopo un sopralluogo sulla zona colpita faranno un primo esame degli interventi da attuare, a cominciare da quelli di soccorso. Interventi, però, oggi resi difficile dalla pioggia che ha continuato a cadere per lunga parte della giornata.

E quando, verso le 17, è arrivata un nuovo violento temporale, più di uno ha temuto il peggio. Fortunatamente la pioggia è finita dopo pochi minuti ed in serata sprazzi di azzurro si sono fatti largo tra le nuvole. L'allerta meteo, però, durerà sino a domani e molti trascorreranno la notte con un occhio al cielo sperando che non ricominci a piovere.

ilmessaggero.it

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