Thailandia, bomba nel centro di Bangkok: 22 morti, alcuni stranieri. Identificato un sospetto

Tra le vittime due cinesi e un filippino. I feriti sarebbero più di 120. La deflagrazione è avvenuta di fronte a un tempio induista: l'esplosivo era sotto una panchina. Disinnescato un secondo ordigno, un terzo ritrovato inesploso. Il ministro della Difesa: "Presi di mira stranieri per distruggere economia e turismo". Ban Ki moon: "Catturare i responsabili"

BANGKOK - Una bomba è esplosa nel centro di Bangkok provocando una strage senza precedenti nella storia della Thailandia. In un primo momento i media avevano parlato di 27 morti, ma la polizia ha prima rivisto al ribasso il bilancio dell'attentato confermando 19 morti e 123 feriti, in grande maggioranza thailandesi. Il numero delle vittime confermate è risalito poi a 22.





Il capo della giunta militare al potere, il generale Prayuth Chan-ocha, ha dichiarao che è stato identificato, grazie alle telecamere nell'area, il sospetto autore matriale della carneficina, l'uomo che ha materialmente piazzato l'ordigno. "Oggi abbiamo un sospetto che è stato registrato dalle telecamere ma (l'immagine) non è chiara ...stiamo cercando questo tipo", ha detto il generale aggiungendo che si ritiene che sia membro di "un movimento anti-governativo che a base nel nord est della Thailandia".





Il riferimento - politicamente rilevante - è alle cosiddette 'camicie rosse' (Fronte Unito per la Democrazia contro la Dittatura), considerate vicine alla famiglia dell'ex premier Thaksin Shinawatra e alla sorella, Yingluck, deposta il 7 maggio 2014 da una decisione della Corte Costituzionale. Gli Shinawatra sono considerata nemici dell'attuale giunta militare al potere. Il generale Prayuth, che è anche primo ministro, ha anche annunciato di aver effettuato un rimpasto di governo e di aver sottoposto all'anziano e malato re, Bhumibol Adulyadey, la lista per ottenere la sua approvazione.

Le vittime. Della tragica lista fanno parte anche sette stranieri, al momento identificati come cittadini cinesi e filippini. I feriti, portati in 14 diversi ospedali della capitale, sarebbero invece più di 120, tra cui 15 cinesi, come conferma l'ambasciata di Pechino a Bangkok. Stando a quanto riporta il sito del quotidiano The Nation, che cita fonti di polizia, l'esplosione presso l'incrocio Ratchaprasong di Bangkok sarebbe stata causata da una bomba contenente 5 chili di Tnt, nascosta sotto una panchina all'esterno del santuario Erawan, visitato da decine di persone

La bomba è esplosa alle 19 (le 14 in Italia) di fronte al celebre tempio induista di Erawan, nel quartiere di Chidlom della capitale thailandese. Almeno 45 automobili sono rimaste danneggiate. L'esplosione, che dalle prime frammentarie informazioni sembrava avvenuta in un centro commerciale, si è verificata in una strada molto affollata della capitale e il bilancio delle vittime potrebbe aumentare. Un altro ordigno è stato disinnescato dagli artificieri nei pressi del luogo della prima esplosione, mentre un terzo sarebbe stato ritrovato inesploso dalla polizia.

L'Erawan è un enorme, popolare santuario dedicato al dio indù Brahma ma è visitato giornalmente anche da migliaia di buddisti. La zona è molto frequentata anche da turisti: si trova lungo un'arteria che conduce alla parte commerciale di Bangkok ed è circondato da tre giganteschi centri commerciali. Il ministro della Difesa tailandese, Prawit Wongsuwan, ha dichiarato che le autorità non sono ancora in grado di dire "chi ha colpito e perchè, non siamo certi che l'attentato abbia motivazioni politiche, ma di sicuro i responsabili hanno preso di mira gli stranieri per distruggere l'economia e il turismo, perché l'incidente si è verificato nel cuore del distretto turistico".

Il ministero degli Esteri ha fatto sapere che l'Unità di crisi della Farnesina, in stretto contatto con la nostra ambasciata a Bangkok, si è prontamente attivata e sta effettuando le verifiche di rito.





Il governo militare thailandese ha lanciato un appello alla calma, smentendo le voci di proclamazione dello stato di emergenza e chiusura per domani di scuole e uffici. "Chiedo a tutti di mantenere la calma e di non diffondere voci che possano causare confusione nel Paese", ha detto il portavoce del governo Winthai Suvari, sottolineando che "ora le autorità hanno tutto sotto controllo".

Esclusa pista islamista. La tecnica impiegata per l'attentato "non corrisponde" alle teniche abituali impiegate dai ribelli islamisti separatisti del sud. Lo ha dichiarato il capo di Stato maggiore e vice ministro della Difesa, il generale Udomdej Sitabutr, che ha così escluso questa pista estremamente concreta in Thailandia. Nelle tre province meridionali dal 2004 operano gruppi separatisti islamici che in 11 anni hanno ucciso 6.500 persone ma raramente al di fuori del loro territorio.

Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, si è dichiarato "sconvolto" per la bomba in Thailandia. In una nota del suo portavoce, il sudcoreano Ban esprime le sue condoglianze alle famiglie delle vittime, augurando ai feriti una pronta guarigione. Il leader del Palazzo di Vetro "spera che i responsabili vengano consegnati alla giustizia".

Anche l'Unione europea ha espresso le sue condoglianze alle famiglie delle vittime del "criminale" attentato e la sua vicinanza all'intero paese attraverso il portavoce del capo della diplomazia europea, Federica Mogherini: "L'attentato criminale con bombe in una zona affollata di Bangkok, accanto a un importante santuario religioso, ha ucciso e ferito sia i cittadini thailandesi che i turisti in visita al paese", ha dichiarato la Mogherini.

Scioccati dall'attentato, decine di abitanti di Bangkok si sono presentati negli ospedali dove sono ricoverati i feriti per donare sangue oppure offrire il loro aiuto. Una folla di volontari che è giunta a destinazione in moto o altri piccoli veicoli, malgrado i posti di blocco che impedivano l'accesso agli ospedali.

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Mondo Tempo Reale è il blog che dal 2010 vi racconta le notizie più incredibili, strane, curiose e divertenti: fatti imbarazzanti, ladri imbranati, prodotti assurdi, ricerche scientifiche decisamente insolite.
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