Come la Apple ricicla i vecchi iPhone



La Apple possiede una vera e propria miniera d’oro: i vecchi iPhone da rottamare, dai quali ricava quasi una tonnellata di oro. Per non parlare di tutti gli altri metalli, dal tantalio all’argento…

Sempre più persone si stanno rendendo conto di quanti metalli preziosi e rari si possono recuperare dai vecchi dispositivi elettronici.

Naturalmente, i quantitativi contenuti in un singolo dispositivo, uno smartphone per esempio, sono infinitesimi ed economicamente insignificanti. Ma se un’azienda del calibro di Apple recuperasse metalli da tutti i suoi prodotti dismessi, quanto ne ricaverebbe?

Per fortuna non siamo nel campo delle ipotesi, dal momento che l’azienda californiana non si è lasciata sfuggire questa opportunità economica ma, soprattutto, di responsabilità ambientale.

Per conoscere tutti i segreti dell’attività di riciclo della Apple, siamo andati a leggere l’Environmental Responsibility Report, pubblicato dall’azienda nel mese di aprile. E i numeri contenuti lasciano a bocca aperta circa i valori estratti dai vecchi iPhone, iPad e Mac.

Apple, nel solo 2015, ha recuperato 2.204 libbre d’oro (circa una tonnellata) dai vecchi dispositivi ritirati dal mercato. Una quantità che corrisponde, al prezzo dell’oro di oggi, a circa 43,5 milioni di dollari.

Ma, come tutti sanno, gli apparecchi elettronici contengono anche altri metalli, non molto meno preziosi dell’oro. E così scopriamo che l’attività di riciclo della Apple ha prodotto anche: 2.049 tonnellate di alluminio, 1.340 tonnellate di rame, 18 tonnellate di nichel, 20 tonnellate di piombo, 2 tonnellate di stagno e 3 tonnellate di argento.

Inutile scervellarsi su quanti quanti milioni di dollari possano aver reso alla Apple tutti questi metalli, poiché non un solo grammo è stato venduto sul mercato. Infatti, Apple riutilizza tutti i metalli recuperati per i suoi nuovi prodotti.

Nel corso di tutto il 2015, l’azienda ha raccolto ben 41.000 tonnellate di rifiuti elettronici e, conteggiando tutti quelli raccolti dal 1994, la cifra raggiunge 271.000 tonnellate.

Ma le sorprese non sono finite. Apple, all’altezza della sua fama di azienda innovatrice, ha inventato un robot per il riciclaggio, chiamato Liam, in grado di smontare un milione e duecentomila telefoni all’anno e di recuperare i componenti di maggior qualità.

Dentro un iPhone ci sono quasi la metà degli elementi del pianeta, ma molti di loro, per quanto di valore, sono molto difficili da estrarre, come il tantalio contenuto nei microscopici condensatori.

Gli esperimenti di Apple nelle tecnologie del riciclaggio potrebbero ispirare altre aziende del settore a fare altrettanto e chissà che non siano proprio loro ad aprire nuove strade alla tradizionale industria del riciclaggio, fino ad oggi non troppo aperta alle nuove tecnologie.

Metallirari.com

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