Se il puma arriva in città

Un puma fa capolino da una grotta in California. Fotografia di Martin Withers, FLPA, Minden Pictures
Nel Sud-Ovest degli Stati Uniti, caldo e siccità spingono i grandi felini e le loro prede verso le aree urbane ben irrigate

Quando il clima si fa caldo, i puma scendono in città. Secondo un nuovo studio, nei prossimi decenni, a causa dei cambiamenti climatici innescati dal consumo di combustibili fossili, il Sud-Ovest degli Stati Uniti diventerà sempre più caldo e arido. Questo causerà una riduzione della popolazione complessiva dei felini, ma farà anche sì che le loro prede preferite - tra tutti il cervo mulo - siano sempre più attirate verso le aree urbane ben irrigate. Per inseguirle, i puma potrebbero dunque fare sempre più spesso capolino ai margini di città come Las Vegas.

David Stoner e i suoi colleghi della Utah State University sono partiti dal 2002, un anno in cui Utah, Nevada e Arizona subirono una grave siccità che oggi è considerata un modello per le condizioni future della regione. Sulla base delle immagini satellitari, hanno calcolato l'impatto della siccità sulla vegetazione naturale, e di conseguenza sugli erbivori e sui predatori. Risultato: la diminuzione del numero di piante e del loro contenuto nutritivo ha fatto calare la popolazione dei cervi muli del 22 per cento, e quella dei puma del 43.

Nel futuro, sostiene Stoner, i cervi si dirigeranno sempre più spesso verso le ultime aree verdi irrigate, come sobborghi di città e fattorie. I puma li seguiranno di certo, e finiranno per incontrare - e scontrarsi con - gli esseri umani.

“Via via che l'acqua si prosciugherà negli habitat naturali", spiega lo studioso, "i paesaggi modificati dall'uomo diventeranno più attraenti per gli animali. Quindi prevediamo che i conflitti con la fauna selvatica aumenteranno.

I puma, detti anche coguari o leoni di montagna, un tempo vivevano su tutto il territorio degli Stati Uniti. All'inizio del Novecento la caccia aveva causato la loro estinzione negli Stati dell'Est, salvo una piccola popolazione superstite in Florida. Ma a Ovest, negli ultimi decenni, c'è stato un notevole recupero, anche se i felini sono così schivi che è difficile calcolarne il numero esatto.

In più, l'habitat dei puma è frammentato da un intrico di strade e appezzamenti privati che li isola e li rende vulnerabili agli accoppiamenti tra consanguinei, ai difetti genetici e alle malattie. Quando poi la siccità riduce le loro prede, sono costretti a percorrere molti più chilometri per trovare cibo. "Tutte le previsioni sul clima e sul consumo di suolo confermano: il futuro sarà più caldo e asciutto, e l'habitat più frammentato", aggiunge Stoner. "Questi due fattori con tutta probabilità causeranno il declino della popolazione degli animali più grandi che spaziano su un areale vasto".

John Benson, ecologo dei vertebrati della University of Nebraska - non coinvolto nel nuovo studio - ritiene molto plausibile che i puma cominceranno a farsi vedere di più nelle aree urbanizzate. È stata la sua équipe a trovare femmine di puma a caccia a pochissima distanza dall'area metropolitana di Los Angeles (guarda le foto). "Non è che trovassero le prede nei giardini delle case", precisa Benson. "Però erano più vicine di quanto ci si aspettasse".

I maschi, invece, cacciavano in aree boschive, più lontane dalla città. Secondo Benson, le femmine si avvicinavano di più alle zone urbanizzate proprio per sfuggire ai maschi, che spesso costituiscono un pericolo per i cuccioli. Ma se i cambiamenti climatici spingeranno i cervi muli sempre più all'interno delle città, i felini si troveranno di fronte a un dilemma: "Dovranno trovare un equilibrio tra la loro naturale tendenza a evitare gli esseri umani e la necessità di mangiare".

Il rischio è che i puma "suburbani" causino incidenti stradali, attacchino il bestiame e aggrediscano persino esseri umani. Secondo Stoner il rischio è limitato: in tutto il Nord America si verificano solo un paio di attacchi di puma a esseri umani l'anno. "Ma la gente che vive su questo confine tra campagna e città dovrà imparare a proteggere meglio bestiame e animali domestici", dice lo studioso. "E a tenere d'occhio i bambini".

Certo, non sempre l'arrivo dei puma sarà accolto con entusiasmo dalla popolazione. Ma ci sono anche casi in controtendenza. Poche settimane fa, nel sud della California, un puma ha fatto irruzione in un ranch uccidendo una dozzina di alpaca e una capra. Il governo statale ha concesso alla proprietaria, Victoria Vaughn-Perling, l'autorizzazione ad abbattere il felino. Ma lei ha deciso di graziare l'animale. Invece, i volontari della National Wildlife Federation - una ONG per la protezione della fauna selvatica - le hanno costruito una recinzione per mettere al sicuro quel che resta del suo gregge di alpaca.

http://www.nationalgeographic.it/natura/animali/2016/12/15/news/puma_ritorno_citta_riscaldamento_globale-3350534/

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