La vespa parassita che esce dalla testa

La nuova vespa è in grado di manipolare il comportamento della sua ospite, ma come ci riesca è ancora un mistero. Fotografia di Andrew Forbes, University of Iowa

Euderus set vive negli Stati Uniti ed è stata chiamata così in onore della divinità egizia della violenza e del caos. Con ottimi motivi

Un gruppo di scienziati ha scoperto una nuova specie di vespa parassita dal ciclo di vita così diabolico che è stata battezzata con il nome di Set, la divinità egizia della malvagità e del disordine. Ecco a voi Euderus set, anche nota come "vespa custode della cripta".

Nativa degli Stati Uniti Sud-orientali, questa specie depone le sue uova nelle minuscole camere di legno che un’altra vespa parassita, la cinipide Bassettia pallida, scava nelle querce della specie Quercus geminata. Queste protuberanze nodose, chiamate galle, sono una sorta di cisti degli alberi causate dalla presenza dei piccoli della vespa.

Una volta schiuso l’uovo, Euderus set si fa strada nel corpo dell’altra vespa e prende il controllo della sua mente, costringendola a scavare tunnel nella corteccia dell’albero per raggiungere la libertà, un compito che difficilmente potrebbe svolgere da sola.

La cosa si fa ancor più insidiosa perché la larva forza la sua vittima a scavare un buco troppo piccolo per potercisi infilare lei stessa. Quando la vespa più grande è incastrata nell’apertura che ha creato, la custode della cripta se la mangia dall’interno per poi spuntare fuori dalla sua fronte. Non a caso si pensava che il suo omonimo, il dio Set, potesse controllare animali come iene e serpenti. Nella leggenda, Set intrappola il fratello Osiride in un sarcofago, per poi assassinarlo e fare a pezzi il corpo.

Kelly Weinersmith, parassitologa alla Rice University e prima autrice di un nuovo studio su E. set pubblicato su Proceedings of the Royal Society B., pensa che il comportamento della vespa sia inquietante. Da persona che soffre di claustrofobia, la fa inorridire la sola idea di quello che deve affrontare Bassettia pallida, “incastrata in un tunnel angusto senza spazio per muoversi, mentre viene divorata dall’interno. Tuttavia", aggiunge, "è anche straordinario e affascinante che un parassita sia riuscito, tramite selezione naturale, a manipolare il suo ospite in modo così efficace”.

Storie dalla cripta

Molti di noi hanno ben chiaro in cosa consiste il parassitismo, quando una creatura -come una sanguisuga o una zecca- vive a spese di un’altra. Gli iperparassiti sono parassiti che sfruttano altri parassiti, come le vespe che depongono uova in altre vespe parassite, che a loro volta depongono le proprie all’interno dei bruchi.

Ma un parassita (E. set), che manipola il comportamento di un altro (B. pallida) che a sua volta manipola il suo ospite (creando galle nelle querce)? Questa sorta di inquietante matrioska è chiamata ipermanipolazione e abbiamo molte meno informazioni al riguardo.

“Possiamo dire con certezza che i ricercatori hanno scoperto qualcosa di speciale”, commenta Emily Meineke, post-doc National Science Foundation alla Harvard University, che studia le interazioni tra i parassiti e i loro ospiti. Meineke è rimasta colpita anche da come gli scienziati siano riusciti a mostrare che E. set trae un beneficio dalla manipolazione dell’ospite.

Weinersmith e colleghi hanno chiuso le vespe E. set in galle dove non c’erano altre vespe da parassitare, per poi registrare quante di loro riuscivano a uscirne. Alla fine hanno scoperto che la probabilità che le vespe custodi morissero nella loro cripta era tre volte più elevata se non potevano servirsi dell’aiuto di un’altra specie di vespa.

“Ci sono moltissimi esempi di iperparassitismo tra le vespe parassite, ma la scoperta della manipolazione di un comportamento complesso, e del fatto che migliora il successo riproduttivo di una specie, è qualcosa di decisamente raro”, commenta Meineke.

Proprio sotto il naso

Oltre a capire come la vespa custode della cripta controlla la mente della sua ospite, Weinersmith e colleghi vogliono scoprire quanto il comportamento sia diffuso in altre specie. Dopotutto E. set vive negli Stati Uniti Sud-orientali, non su qualche remoto affluente del Rio delle Amazzoni (Scott Egan, autore senior dello studio, l'ha scoperta sulla costa del golfo della Florida e l’ha poi vista di nuovo sugli alberi della Rice University a Houston).

“E. set e la sua biologia straordinaria potrebbero anche essere molto comuni, solo che non ce ne siamo accorti finora”, fa notare Andrew Forbes, biologo evoluzionista alla University of Iowa e co-autore dello studio. “Solo da poco ci siamo resi conto che le vespe parassite sono più numerose di qualsiasi altro insetto, e siamo ancora lontanissimi dal quantificare il numero di specie”, continua. “Quasi certamente si tratta di milioni e non sappiamo praticamente nulla di quello che fa la maggior parte di loro”.

http://www.nationalgeographic.it/natura/animali/2017/01/27/news/vespa_parassita_euderus_set_ipermanipolazione-3397441/

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