Specie invasive: presto una black-list italiana



Piante e animali esotici hanno causato quasi il 60% delle estinzioni animali conosciute e costano all'Europa 12 miliardi l'anno. Oggi il progetto ASAP mira a individuare le specie più pericolose per l'Italia e a sensibilizzare l'opinione pubblica

Gli alieni sono già tra noi: non vengono da un altro pianeta ma da ecosistemi e ambienti diversi dal nostro. Si tratta di animali e piante originarie di altre aree del mondo e introdotte in Europa dall'uomo, di proposito o in modo inconsapevole. Solo in Italia sono oltre 3000 le specie aliene ma la loro presenza è un problema molto grave per la biodiversità (con il 58% delle estinzioni causate da specie invasive), per l'economia (con danni per 12,5 miliardi l'anno solo in Europa) e in alcuni casi per la nostra salute, visto che oltre 100 agenti patogeni sono stati portati proprio da specie alloctone.

Tra gli esempi più noti di “alieni” c'è il punteruolo rosso asiatico (Rhynchophorus ferrugineus) che da anni semina morte tra le nostre palme (a loro volta aliene, seppure in Europa da secoli), lo scoiattolo grigio piombato dal Nord America (Sciurus carolinensis) che ha ridotto ai minimi termini quello rosso “nostrano”. E di recente è arrivato anche il calabrone asiatico (Vespa velutina nigrithorax) che minaccia le nostre api, totalmente impreparate agli attacchi di questo predatore.

Su National Geographic già nel passato abbiamo spiegato i danni che possono produrre queste specie, animali e vegetali, ma nel frattempo qualcosa è cambiato. Nel 2015 è entrato un vigore un regolamento europeo, il 1143/2014, che ha messo al bando le prime 37 specie invasive. Tra blocco del commercio, del trasporto e del possesso e limitazione della riproduzione l'Europa ha introdotto misure molto severe per limitare la diffusione di questi 37 “ricercati”, cui se ne aggiungeranno altri dal prossimo aprile. Laddove possibile è prevista anche l'eradicazione, ma nella maggior parte dei casi si tratta di una causa persa: specie troppo diffuse. Così bisognerà limitarsi a gestire la loro presenza.

Ma la legge non basterà se non sarà il nostro atteggiamento a cambiare. Ogni volta che acquistiamo una pianta o un animale esotico potenzialmente invasivo, o che liberiamo una tartaruga d'acqua nel laghetto del parco cittadino, partecipiamo all'estinzione delle specie autoctone. Ecco perché è stato appena lanciato ASAP (Alien species awareness program), un programma cofinanziato dalla Commissione Europea (1,8 milioni su un budget totale di 3,1 milioni di euro), coordinato da Ispra con Legambiente, Fedeparchi e altri partner al suo fianco. L'obiettivo principale è quello di sensibilizzare, far conoscere al grande pubblico il problema delle specie alloctone.

“Il regolamento Ue è un passo importante che aspettavamo da anni - spiega Piero Genovesi di Ispra e project manager di ASAP - ma senza il contributo attivo dei cittadini questa è una battaglia che non possiamo vincere. Pensiamo alle eradicazioni di piante o animali da un territorio: possono essere misure necessarie ma molto impopolari se non vengono accompagnate da un'adeguata informazione”.

Nel corso di ASAP, che ufficialmente è già partito nel settembre 2016 e andrà avanti fino al marzo 2020, verranno lanciate campagne di sensibilizzazione negli zoo, acquari, orti botanici e nei primi dieci aeroporti italiani, con un info point fisso a Roma Fiumicino.

Verrà anche fatta un'attività di formazione a personale delle Regioni, Arpa, uffici veterinari degli enti pubblici, a tutti coloro che lavorano per ispezionare le merci in transito, ma anche ad agronomi e progettisti del verde perché possano compiere scelte consapevoli prima di introdurre piante invasive nei nostri parchi e giardini.

Ma l'obiettivo più ambizioso di ASAP è quello di stilare una black-list delle specie più pericolose per l'ecosistema italiano. Il regolamento Ue infatti, permette ai singoli stati membri di realizzare delle proprie liste oltre a quella di rilevanza unionale. Ai “ricercati speciali” nel territorio italiano verrà dedicato lo stesso trattamento di quelli messi nel mirino a livello comunitario. Nella speranza che, a progetto concluso, l'opinione pubblica sia pronta ad appoggiare misure come le eradicazioni.

http://www.nationalgeographic.it/natura/2017/01/17/news/specie_invasive_presto_una_black-list_italiana-3385571/

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Mondo Tempo Reale è il blog che dal 2010 vi racconta le notizie più incredibili, strane, curiose e divertenti: fatti imbarazzanti, ladri imbranati, prodotti assurdi, ricerche scientifiche decisamente insolite.
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