Egitto, strage di cristiani copti: l'Isis rivendica. Raid egiziani con Haftar. Sarraj: "Lesa sovranità"



Raid aerei delle forze armate egiziane in Libia dove si trova il quartier generale dei terroristi. Il blitz insieme agli uomini del generale Haftar. Ma al Sarraj, leader del Governo di accordo nazionale libico, accusa: "Attentato alla nostra sovranità". Il Papa: "I martiri cristiani oggi sono di più dei tempi antichi"

DOPO 24 ore dall'attentato a un convoglio di bus di cristiani copti di ieri a Menyah, è arrivata la rivendicazione dello Stato islamico. L'Egitto ha reagito con blitz aerei in Libia (dove si trovano le basi dei terroristi), insieme all'aviazione del generale Haftar. Ma al Sarraj, leader del Governo di accordo nazionale libico, accusa: "Raid attentato alla nostra sovranità". Sta diventando un affaire internazionale destinato a aumentare la tensione tra Egitto e Libia, l'attacco ai cristiano copti.

La rivendicazione dell'Isis. Sull'agenzia di propaganda Amaq, gli jihadisti scrivono: "Un distaccamento di sicurezza dell'Isis ha condotto un attentato ieri a Mynia contro un autobus che trasportava copti". Lo ha riferito Site, il sito che monitora l'attività jihadista della galassia estremista. L'organizzazione rivendica un bilancio di 32 vittime, a differenza delle ultime notizie confermate dalle autorità egiziane che parlano di 29 morti e 13 persone ancora ricoverate in ospedale per le ferite riportate. Tra le vittime numerosi bambini.

La reazione dell'Egitto: raid aerei. Le Forze Armate egiziane confermano di aver distrutto covi dei "terroristi" in raid aerei sulla vicina Libia dopo l'attacco contro i copti a Minya, rivendicato dall'Is. I raid hanno portato alla "completa distruzione" degli obiettivi, compresi centri di "addestramento dei terroristi che hanno partecipato alla pianificazione e attuazione dell'attacco di Minya", affermano i militari in una nota che parla di "successo" della "missione". I media egiziani parlano di numerosi raid aerei contro obiettivi nella zona di Derna, in Libia. Al-Sisi ha promesso che "non esiterà a colpire i campi dei terroristi ovunque si trovino".

Le forze di Haftar insieme ai raid egiziani. L'aviazione fedele al generale Khalifa Haftar, l'uomo forte dell'est della Libia, ha annunciato di aver partecipato ai raid aerei lanciati ieri dall'egitto nella città libica di derna per rappresaglia all'attacco terroristico contro cristiani copti. In un comunicato dell'agenzia di stampa lana, fedele alle autorità dell'est libico, si riferisce di una "operazione congiunta" a Derna in cui gli egiziani "hanno usato caccia moderni tipo Rafale". Sono state usate "munizioni precise" per distruggere siti "precedentemente individuati" e durante l'operazione sono stati "identificati altri due obiettivi". Nella nota si precisa quindi che sono stati presi di mira campi militari e il quartier generale del consiglio dei mujahedeen di Derna, vicino ad al Qaida, che controlla la città: "L'operazione è riuscita e le perdite sono stati pesanti per i terroristi di al Qaida in termini di uomini e mezzi".

L'Ira di al Sarraj: "Attentato alla nostra sovranità". Il governo di accordo nazionale libico, guidato da Fayez al Sarraj, ha denunciato i raid aerei dell'Egitto a Derna come "un attentato alla sovranità" del Paese. "Quali che siano i pretesti, noi respingiamo ogni azione che attenti alla sovranità del nostro paese - si legge nel comunicato diffuso oggi dal governo di Sarraj - non c'è alcuna giustificazione alla violazione del territorio di altri Paesi, non importa come sia qualificata".

Derna, roccaforte degli islamisti. Conosciuta come una roccaforte degli estremisti già sotto Muammar Gheddafi, la città di Derna è stata controllata da un gruppo associato ad Ansar al sharia (vicino ad al Qaida) tra il 2011 e il 2014, quando molti jihadisti disertarono per giurare fedeltà allo stato islamico (Isis) e si impadronirono della città. Gli altri jihadisti rimasti fedeli ad al Qaida hanno dato vita a una coalizione, il 'Consiglio dei mujahiddin' di Derna, e hanno combattutto contro l'Isis, ma anche contro le forze fedeli ad Haftar, riprendendo la città nell'estate del 2015. Le forze di Haftar conducono spesso attacchi aerei contro le postazioni di questa coalizione.

L'attacco ai cristiani copti. Un convoglio di due autobus che trasportava i fedeli è stato assalito venerdì mattina - alla vigilia dell'inizio del mese del Ramadan - da un commando di dieci uomini a bordo di tre pick-up a 250 Km a sud del Cairo. Armati di mitragliatrici e con addosso divise militari, gli assalitori hanno bloccato il mezzo, sono saliti a bordo e hanno aperto il fuoco sui passeggeri. Secondo quanto scritto da un testimone su Twitter, uno degli assalitori ha anche filmato il massacro. I passeggeri erano diretti al monastero di San Samuele, nella provincia di Minya. I terroristi dell'Isis - fuggiti dopo il massacro - stanno portando avanti da mesi una campagna contro la minoranza copta.

La preghiera del Pontefice. A Genova il Papa, prima di cominciare l'incontro in Cattedrale, ha invitato a una preghiera "per i nostri fratelli copti egiziani che sono stati uccisi perchè non volevano rinnegare la fede". Francesco ha poi aggiunto: "Ricordiamo che i martiri cristiani oggi sono di più dei tempi antichi".

http://www.repubblica.it/esteri/2017/05/27/news/egitto_attentato_copti_isis_rivendica-166556236/?ref=RHRS-BH-I0-C6-P2-S2.6-T1

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