Confermata col LiDAR la fortezza vichinga di Borgring


La fortezza di Borgring, indicata da una freccia (Goodchild et al / Antiquity 2017)
Gli archeologi hanno utilizzato una tecnologia avanzata di telerilevamento per confermare l’esistenza di una fortezza vichinga del X secolo in Danimarca. Sebbene il sito fosse già stato provvisoriamente identificato sin dagli anni ’70, solo ora il sistema LiDAR ha potuto misurare le sottili differenze nel terreno.
In Danimarca esistono solo cinque fortezze circolari vichinghe, note come Trelleborg, e tutte sembrano essere state costruite tra il 975 e il 980 durante il regno di Aroldo “Dente Azzurro” Gormsson, che avrebbe cercato di unificare le fazioni vichinghe contro il Sacro Romano Impero.

(Goodchild et al / Antiquity 2017)
La fortezza di Borgring appartiene alla cosiddetta tipologia di Trelleborg: la sua forma circolare (144 metri di diametro) è incredibilmente accurata. Inoltre, gli earthworks (lavorazioni con la terra), le case e le altre strutture sono disposte in modo meticoloso al suo interno. L’esterno è invece protetto da fossati circolari a forma di V, attraversati da quattro porte nei punti cardinali.
La fortezza di Borgring era già stata provvisoriamente identificata negli anni ’70, ma all’epoca la tecnologia non poteva verificarne la tipologia, ha dichiarato a IBTimes UK l’autore dello studio Søren Michael Sindbæk dell’Università di Aarhus. «Il sospetto che questa potesse essere stata una fortezza venne sollevato grazie a una bellissima mappa realizzata nel 1970, all’epoca il metodo migliore per lo studio. Ma allora era impossibile provarlo». Con tecnologie moderne più sensibili come il LiDAR – la scansione laser a bordo di un aereo – Sindbæk e i suoi colleghi hanno potuto misurare le sottili differenze al livello del suolo che indicano la presenza dell’anello.
Prima della sua distruzione, la fortezza di Borgring era fatta di bastioni di legno e terra. Due strade, pavimentate con legname, la attraversavano formando una croce e collegando quattro grandi edifici di legno.

(Goodchild et al / Antiquity 2017)

(Goodchild et al / Antiquity 2017)
Finora sono solo cinque le fortezze di Trelleborg scoperte in Danimarca. Grazie alla dendrocronologia sappiamo che vennero tutte costruite in un periodo curiosamente breve, tra il 975 e il 980 d.C., durante il regno di re Aroldo I Dente Azzurro. Sono strutture circolari enormi, di solito tra i 140 e i 250 metri di diametro. «Quando furono scoperte, posero un vero e proprio enigma sull’epoca vichinga», dice Sindbæk. «I Vichinghi venivano percepiti come una società di piccoli re locali che si sfidavano per il potere». Eppure tali fortezze rappresentavano un sorprendente grado di organizzazione e centralizzazione che si sarebbe manifestato solo molto più tardi nel tempo.
Perché dunque in Danimarca comparirono improvvisamente queste grandi e costose strutture intorno all’anno 975? «Risalgono a un periodo di eccezionale espressione della regalità», ha spiegato Sindbæk. «La domanda è se dobbiamo rivalutare completamente la società vichinga, o solo rivisitare le testimonianze di questo periodo». Visto che parliamo di un lasso di tempo di soli cinque anni, secondo Sindbæk quest’ultima è la più probabile. Le fortezze furono probabilmente costruite dai Vichinghi perchè in quel periodo stavano affrontando dei forti nemici esterni, in terra tedesca e slava. «Se guardiamo agli anni 970-980, è esattamente il momento in cui ogni autorità ai confini del Sacro Romano Impero era ai massimi livelli di allerta. Ci fu un potere militare senza precedenti e non eguagliato per diverse generazioni», ha detto Sindbæk.
La necessità di costruire fortezze scomparve dopo che Ottone II, imperatore del Sacro Romano Impero, morì nel 983. «Il fatto che siano state edificate solo per la tensione è affascinante. Ci sono poche fortezze simili in Norvegia e Svezia, e in Danimarca stessa non esistono altre fortezze molto grandi di qualsiasi altro tipo. Queste perciò sono molto speciali, e la loro datazione sembra farle coincidere con una situazione militare molto particolare».

(Museum of Southeast Denmark)

Søren Michael Sindbæk (sinistra) e Nanna Holm (destra) indicano del legname carbonizzato trovato dentro Borgring (Museum of Southeast Denmark)
https://ilfattostorico.com/2017/08/21/confermata-col-lidar-la-fortezza-vichinga-di-borgring/

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