Scoperto tesoretto di monete d'oro tardo-imperiali



In un'oasi del Deserto occidentale trovati dieci solidi aurei risalenti al regno di Costanzo II, figlio di Costantino il Grande. Le monete erano nascoste in un vasetto ancora sigillato

Nell’Oasi di Dakhla, una delle principali aree verdi del Deserto occidentale, una missione archeologica locale ha effettuato una scoperta piuttosto rara, ancora di più per l’Egitto: un tesoretto di monete d’oro. In un paese in cui la monetazione vera e propria fu introdotta solo alla fine dell’epoca faraonica, infatti, un ritrovamento del genere può essere ascrivibile solo a un periodo più recente. In questo caso, in un piccolo vaso ancora chiuso da un coperchio d’argilla, erano stipati 10 solidi aurei risalenti al regno di Costanzo II (337-361), figlio di Costantino il Grande.

Lo sfortunato proprietario che - chissà per quale motivo - nascose e non recuperò mai il cospicuo gruzzolo, era un abitante del sito di Ain el-Sabel, un piccolo centro rurale dipendente amministrativamente dalla vicina città di Kellis. Qui la missione di Kamel Bayoumi scava dal 2009 e ha portato alla luce i resti di diverse case in mattoni crudi e di una chiesa disposti lungo i due assi viari principali dall’andamento NO-SE.



Le monete presentano sul dritto il busto dell’imperatore, drappeggiato e con diadema, e sul rovescio le personificazioni di Roma e Costantinopoli che, sedute, sorreggono uno scudo con la celebrazione dei vicennalia di Costanzo II durante i quali, dopo 20 anni di regno, sciolse i voti avveratisi e ne pronunciò di nuovi per i futuri 30 anni.

Un aureo di Costanzo II, fronte-retro

http://www.nationalgeographic.it/mondo-antico/2019/01/17/news/egitto_scoperto_tesoretto_di_monete_d_oro_bizantine-4261020/

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