Elaborare il lutto


Cosa si intende per lutto

Il Lutto è una perdita.

Una perdita di qualunque essere che faceva parte della nostra vita e sapeva riempirla, con affetto, dedizione, considerazione, tanto che la sua assenza sembra stravolgere il nostro quotidiano vivere.

È la perdita di una persona cara che è deceduta ma è anche la perdita di un animale di affezione quando ormai faceva parte integrante della famiglia a tutti gli effetti.

Non dimentichiamo che dagli animali diamo e riceviamo amore molto più che alle persone, le quali con la loro personalità e con le loro decisioni ci possono sconvolgere.

Un animale è una garanzia di affetto, grande incondizionato, costante ed eterno.

Inesistenti queste qualità in una persona indipendentemente dall’importanza e dalla capacità di dare amore che aveva per chi patisce la perdita durante la sua esistenza.

Non ci si deve vergognare di amare così tanto gli animali, essi sono un ottimo sostituto all’affetto che non riceviamo o che non abbiamo mai ricevuto da chi un tempo passato avrebbe dovuto invece garantirlo.

Inoltre, essi sono la nostra compagnia, il nostro sostegno, il nostro aiuto al pari di un essere umano, e spesso molto di più.

Pertanto, anche la perdita di un animale che viveva in simbiosi con noi è assolutamente paragonabile alla perdita di una persona cara.

Ma esistono anche situazioni in cui la perdita materialmente non è avvenuta ma di fatto è come se si fosse concretizzata, se avessimo perso la persona o l’illusione dei progetti che essa ci aveva permesso di sognare e di portare avanti in progettualità, che poi per vari motivi non sono stati realizzati.

Ance in tale caso la perdita è mancanza, è assenza, è non averla più accanto, non poter contare su di lei, non poter più pensare a lei (se solo ci riuscissimo) perché la sua vita ormai ha preso un’altra strada ed è distante, lontana da noi e non ci ricomprende più.

L’abbandono dunque quando non condiviso ma subito, accettato per forza di cose nonostante i vari tentativi di evitarlo, imposto per volere altrui che spesso non ha nemmeno tenuto conto dei nostri sentimenti e delle nostre sofferenze è a tutti gli effetti un lutto, perché di quella persona non potremo più goderne né della compagnia né della sua presenza.

Questo comporta che dopo la mancanza si viene a creare un vuoto sia dentro di noi che fuori nella nostra vita quotidiana, vengono a mancare tutti quei piccoli gesti, comportamenti, abitudini che completavano la nostra esistenza, che potevano infastidirci o farci piacere, ma in entrambi in casi davano contezza di una presenza accanto a noi, di qualcuno vicino e solitale, con cui realizzare sogni e creare progetti, qualcuno che ci stava ad ascoltare e magari ci contestava.

Qualcuno che era lì per noi, e che ora non c’è più.

Allora dobbiamo imparare a comprendere ed accettare il vuoto dentro di noi, accettare il cambiamento delle nostre abitudini perché non avranno più a che fare con un’altra persona e cambiare soprattutto il nostro modo di vedere il mondo: non più a 4 occhi e 4 mani ma da soli, contando soltanto su noi stessi e decidendo tutto da soli.

Accettare il lutto

Accettare il lutto significa accettare tutti i cambiamenti, interiori ed esteriori, e pensare di andare e proseguire la nostra vita nonostante tutto, nonostante il vuoto.

Vuol dire avere il coraggio di affrontare l’ineluttabile realtà che non potrà mai ritornare e ridarci ciò che abbiamo avuto.

Accettare il lutto vuol dire imparare a condividere con quel vuoto accettandolo come una parte di noi stessi che non dimenticheremo mai, ma che rimarrà per sempre nei nostri ricordi e nel desiderio di riavere per un attimo quelle sensazioni che ci legavano alla persona o animale amato.

Il cambiamento che consegue alla perdita è un evento imprevedibile, inevitabile, che spesso ci piomba addosso inesorabilmente anche se noi avevamo compreso che prima o poi sarebbe successo.

Ma la speranza di un miracolo, la possibilità di evitare una grossa sofferenza ed il grande senso di solitudine che sappiamo ci cadrà addosso come un macigno sono cose che speriamo fino all’ultimo, fino al momento in cui ormai tutto è deciso e non ci sono alternative.

Eppure, a quel dolore dobbiamo arrenderci, dobbiamo sentirlo per renderci conto della nuova realtà, dobbiamo accettarlo e dobbiamo superarlo.

Per fare tutto questo occorre molto tempo, molta sopportazione del dolore che sembra crescere anziché svanire, e la forza di resistere al desiderio di rimanere ancorati ad un passato che non esiste più.

Per rendere più sopportabile il dolore qualcuno ricorre ad uno stratagemma che aiuta a sentire meno quel vuoto, a sentirci meno soli: ricorrere all’illusione che la persona o l’animale sia ancora con noi, come se non ci avesse mai abbandonato.

Illuderci nei pensieri irreali possono soltanto momentaneamente compensare la sensazione immensa di dolore, ma non risolvono la mancanza e non faranno sparire il dolore dell’assenza.

Sono solo un palliativo che deve rimanere soltanto momentaneo, di cui ne abbiamo bisogno per soffrire meno, ma se non affrontiamo la sofferenza rimarremmo ancorati ad un ideale che non ha basi concrete, che non è reale e che non è sano.

Illuderci della presenza di un’assenza nel breve tempo è normale, nel lungo tempo è patologico e rischia di farci vivere un presente che non esiste.

https://www.marilenacremaschini.it/elaborare-il-lutto/

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Mondo Tempo Reale è il blog che dal 2010 vi racconta le notizie più incredibili, strane, curiose e divertenti: fatti imbarazzanti, ladri imbranati, prodotti assurdi, ricerche scientifiche decisamente insolite.
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