Pitagora e la Musica delle Sfere

Pitagora è stato un grande scienziato e filosofo, il cui pensiero è ancora profondamente influente, soprattutto per i suoi studi sulla geometria. Non tutti sanno che si è ampiamente occupato di musica e di frequenze musicali, arrivando ad ipotizzare una Musica delle Sfere propria dell’Universo.

La musica e la medicina erano fortemente collegate nell’antica Grecia, tanto che il Dio Apollo era protettore di entrambe queste conoscenze. C’erano anche templi che utilizzavano la musica per curare le persone armonizzandone il corpo e lo spirito. In questo contesto si colloca la figura di Pitagora: il primo che chiarì i rapporti armonici tra le note, già nel VI secolo a.C.

Per i suoi esperimenti si serviva del Monocorde, un semplice strumento costituito da una cassa armonica in legno sulla quale era fissata una sola corda. Tramite esso Pitagora scoprì che le note corrispondono a porzioni della corda e che gli armonici seguono rapporti numerici come 2/1, 3/2, 4/3, tipici anche dello spazio che ci circonda.

La nostra comprensione delle proporzioni armoniche viene da Pitagora, e non è propria solo della musica. Molti studiosi sono concordi nel ritenere che le stesse considerazioni che valgono per gli armonici musicali, valgono anche in molti altri campi di applicazione, da cui la frase: “Studiate il monocorde e scoprirete i segreti dell’Universo”.

Nella visione pitagorica, l’Universo intero (che allora era il sistema solare) è un immenso monocorde e, attraverso lo studio della musica come una scienza esatta, Pitagora riteneva di poter spiegare le relazioni esistenti anche in elementi come pianeti e costellazioni.

Non solo, ma pensava anche che i movimenti astrali generassero una musica che lui chiamava “Musica delle Sfere” e questa non era una metafora per Pitagora.

Forse un giorno si potrà sentire davvero questa musica, che credo non rientri nel nostro campo uditivo solo per una troppo differente scala di valori.

Tutto ciò che esiste vibra e tutto ciò che vibra genera armonici, allo stesso modo della corda del monocorde. Questo vale per l’atomo e vale anche per il sistema solare, solo che il primo è un sistema troppo piccolo per noi, e l’altro è troppo grande per rientrare nel nostro campo uditivo.

Sull’isola di Crotone, Pitagora aveva una scuola nella quale insegnava i suoi principi e spiegava l’Universo. Vi erano tre livelli per gli allievi: acustici era il primo, in cui si lavorava principalmente col monocorde, gli allievi matematici approfondivano la conoscenza dei numeri, ma anche il controllo della mente e la purificazione, il terzo e più alto livello era quello degli electi in cui si apprendevano i procedimenti di guarigione con il suono e con la musica.

Dei suoi insegnamenti non molto è sopravvissuto: le teorie geometriche che tutti conosciamo e i concetti filosofici della Musica delle Sfere, ma il corpo più importante delle sue opere è andato distrutto dopo la sua morte con l’incendio della sua scuola sull’isola di Crotone.

Si dice che alcuni insegnamenti siano stati trasferiti oralmente e che anche oggi siano tramandati da poche scuole misteriche.

Il suono è stato considerato principio fondatore dell’universo da molte culture del passato. Ad esempio gli Egizi pensavano che il loro dio Thoth avesse completato la creazione con il solo suono della voce. Oppure sulla Bibbia si dice: “Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio”. E altre testimonianze si trovano nella mitologia Greca e nei Veda indiani.

Le antiche scuole misteriche egizie, romane, greche, indiane e di altri centri di apprendimento, avevano una conoscenza del suono molto evoluta, arrivando a comprenderne le vibrazioni e annoverandole tra le cause primarie della formazione dell’universo. In queste scuole i sacerdoti erano spesso anche musicisti, inoltre antichi scienziati, come Pitagora, erano iniziati a studi esoterici. La loro comprensione dell’universo comincia a essere in parte avvicinata solo ora, che gli studi sulla fisica quantistica rendono coesistenti spiritualità e scienza.

La Filosofia Ermetica Kybalion e musica

La Filosofia Ermetica era basata su sette principi, che sono espressi nel Kyballion, un libro pubblicato per la prima volta nel 1908 che si propone come summa degli insegnamenti ermetici. Eccoli elencati:

1) Il principio del mentalismo. “Tutto è Mente”;

2) Il principio della corrispondenza. “Come sopra, così anche sotto”;

3) Il principio della vibrazione. “Tutte le cose sono in movimento, tutte le cose vibrano”;

4) Il principio della polarità. “Tutto è duale, ogni cosa ha la sua coppia di opposti”;

5) Il principio del ritmo. “Ogni cosa ha le sue fasi, cresce e decresce, fluisce e rifluisce”;

6) Il principio di causa-effetto. “Ogni cosa ha il suo effetto, ogni effetto ha la sua causa, e tutto avviene secondo una legge”;

7) Il principio del genere. “Ogni cosa ha il suo genere maschile e femminile, e il genere si manifesta su ogni piano”;

Osservando questi principi, possiamo affermare che almeno due di essi sono collegabili direttamente al suono, e alla musica di conseguenza: Il Principio della Vibrazione e il Principio del Ritmo. Inoltre anche il Principio della Corrispondenza può essere in qualche modo assimilato al suono.

http://www.musica-spirito.it/musica-2/pitagora-scienza-e-filosofia-per-spiegare-la-natura-con-la-musica/

http://www.musica-spirito.it/guarigione-2/filosofia-ermetica-suono/

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