ExoMars e Schiaparelli: Marte dietro l'angolo



Sarà una tempesta globale di polvere ad accogliere la sonda dell'Esa Schiaparelli al suo arrivo su Marte, il 19 ottobre 2016.|ESA

La missione dell'Esa serve da test per portare un rover europeo sul Pianeta Rosso, nel 2020: l'arrivo il 19 ottobre, mentre su Marte si scatena un tempesta globale.

Mancano meno di 9 giorni all'arrivo della sonda dell'Agenzia spaziale europea ExoMars 2016 attorno a Marte. Tutto a bordo della sonda funziona alla perfezione: il 16 ottobre il modulo di discesa Schiaparelli si sgancerà dalla sonda madre e il 19 ottobre atterrerà sulla superficie del pianeta, in prossimità dell'equatore marziano, nella regione di Meridiani Planum. La sonda madre, in orbita, studierà l'atmosfera del Pianeta Rosso.

C'è però un motivo di apprensione per la missione: si prevede infatti che in quei giorni sarà già in atto una tempesta globale di polvere che raggiungerà l'apice il 29 ottobre.

TEMPESTE GLOBALI. Sulla base di elaborazioni meteo realizzate oltre un anno fa da James Shirley, un ricercatore della NASA, già si sapeva che da questo ottobre Marte sarebbe stato completamente avvolto dalla polvere.

Tempeste di questo tipo si verificano con una certa regolarità a distanza di alcuni anni. Dal 1924 a oggi, per esempio, ne sono state osservate nove: le ultime si sono verificate nel 2001 e nel 2007.

Scudo termico e paracadute sono due dei sistemi sotto test. | ESA
Recentemente sono stati fatti passi in avanti importanti per capire quali sono i fattori che trasformano le tempeste di polvere locali o regionali in fenomeni globali, tali da interessare l'intero pianeta, e sembra che l'evento sia correlato all'azione di altri pianeti sul moto di Marte attorno al Sole.

UNICO PROBLEMA, LE FOTO. Dall'Agenzia Spaziale Europea fanno sapere che non ci sono particolari apprensioni, anzi: alcuni scienziati sono elettrizzati dalla prospettiva di poter raccogliere maggiori informazioni sulla dinamica dell’atmosfera marziana.



I razzi frenanti: un altro sistema sotto test in vista di ExoMars 2020. | ESA
«Abbiamo sempre saputo che Schiaparelli sarebbe potuto arrivare durante una tempesta di polvere: la sonda è stata progettata anche per affrontare una simile eventualità», afferma Jorge Vago, ricercatore dell'Esa. L'unico problema, secondo i ricercatori, sta nel fatto che un'atmosfera satura di polvere potrebbe impedire alle macchine fotografiche di osservare la superficie del pianeta in avvicinamento, con i dettagli per le quali sono state costruite.

LA PROVA FONDAMENTALE. Schiaparelli è infatti una stazione meteorologica, con il compito di studiare le caratteristiche dell'atmosfera marziana durante l'attraversamento e per pochi giorni dopo l'atterraggio.

Tuttavia, l'obiettivo principale della missione consiste nella verificare della strumentazione di atterraggio: dal sistema di protezione della sonda stessa durante l'attraversamento dell'atmosfera ai paracadute, compresi i razzi che entreranno in azione poco prima dell'atterraggio. Il tutto per preparare la missione che, nel 2020, porterà un rover su Marte.

La sonda che invece resterà in orbita avrà il compito di studiare l'atmosfera del pianeta con grande dettaglio e in più farà da "ripetitore radio" tra la Terra e Schiaparelli, in questa occasione, e per le missioni successive.

http://www.focus.it/scienza/spazio/marte-una-tempesta-di-polvere-accoglie-exomars-e-schiaparelli

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