Paralisi nel sonno o viaggio astrale?


Vi è mai capitato di svegliarvi durante il sonno, e rendervi conto di essere paralizzati?

La paralisi nel sonno, detta anche paralisi ipnagogica, è un disturbo del sonno in cui nel momento prima di addormentarsi o, più comunemente, al risveglio ci si trova impossibilitati a muoversi. Questo disturbo dura molto poco (al massimo 2 minuti dal risveglio o pochi secondi prima di addormentarsi), talvolta di più, ma mai per un tempo oggettivamente lungo. Durante la paralisi tutti i muscoli del corpo sono paralizzati, e nonostante la persona in cui il disturbo si manifesta sia del tutto cosciente, riesce a compiere pochissimi movimenti, in certi casi solo il movimento degli occhi, della lingua o alcuni lievissimi movimenti degli arti; comunque durante le paralisi non si verificano problemi respiratori.

Questo stato di paralisi è dovuto alla persistenza dello stato di atonia che i muscoli presentano durante il sonno ed è causato da una discordanza tra la mente e il corpo: il cervello è attivo e cosciente, e il soggetto riesce spesso a vedere e sentire chiaramente ciò che lo circonda. Nonostante ciò il corpo permane in uno stato di riposo. Ciò solitamente incute terrore e angoscia nell’individuo affetto dal disturbo. Le cause più comuni sono: mancanza di riposo, stress e ritmi di sonno irregolari. Spesso la “vittima” di tale paralisi prova a gridare per chiedere aiuto, riuscendo al massimo a sussurrare debolmente, provando la sgradevole sensazione di sentire la propria voce soffocata da qualcosa di anomalo.

La paralisi notturna è una delle scoperte sul sonno più sorprendenti: durante ogni fase REM (per 4 o 5 periodi ogni notte, dunque, e per un totale di circa 90 minuti) il corpo dell’uomo (ad eccezione degli occhi) è completamente paralizzato, non è possibile muoversi e si perde il controllo dei muscoli. Probabilmente, questa paralisi ha la funzione di difendere l’individuo dai movimenti inconsulti provocati dal sogno. Perciò il periodo di paralisi durante il sonno sembra normale. Ciò che è insolito è l’associazione di questo ad uno stato cosciente della mente.

Le paralisi nel sonno vanno distinte dalle illusioni ipnagogiche con le quali però possono accompagnarsi causando sensazioni particolarmente vivide e talvolta terrificanti. (fonte wiki)

L’altra faccia della medaglia (descritta da esperienze personali)

Si tratta di un fenomeno che prende il nome di paralisi del sonno, ed è spesso accompagnato da vivide esperienze sensoriali e percettive, che possono includere allucinazioni complesse e inquietanti e la paura intensa.

Cosa capita nella maggior parte dei casi?
  • Ci svegliamo perché ci rendiamo conto di non riuscirci a muovere, quindi apriamo gli occhi e proviamo un senso di frustrazione, paura, inquietudine, ma questo è dovuto dal fatto che veniamo presi impreparati nel sonno.
  • Siamo completamente paralizzati, nella maggior parte dei casi si riesce a chiudere solo gli occhi e muovere la bocca, a volte si ha la sensazione di poter parlare e girare la testa ma stranamente se urliamo ad una persona che ci sta accanto, non ci sente.
  • Può accadere una qualsiasi esperienza percettiva, dipende dall’individuo, non tutti provano le stesse identiche sensazioni.

  • Ad esempio, si possono avere allucinazioni, che, una volta che la       nostra coscienza mette a fuoco quello che ci sta accadendo si può entrare in panico, anche se per pochissimo tempo, possono essere pochi secondi come pochi minuti. Le allucinazioni sembrano così reali che molte volte vengono confuse con i sogni.

    • Le allucinazioni possono avvenire anche con gli occhi aperti, possiamo intravedere spiriti o fantasmi, ombre, per come li vogliate chiamare la cosa non cambia.
    • Può accadere di vedersi sopra il petto un ombra che ci tiene fermi, o un braccio, una gamba qualsiasi cosa, e noi pensiamo che sia per questo motivo che non riusciamo a muoverci.
    • Di solito questo fenomeno avviene quando si assume la posizione del soldato, o a pancia in su, ma può anche avvenire in altre posizioni tipo a caduta libera, pancia in giù con le mani all’altezza della testa, e chissà forse altre.
    • Si può anche sentire, una specie di vibrazione in tutto il corpo che svanisce un’attimo prima di prendere coscienza.
    Vi racconto un episodio…

    Ero giovane, avevo circa 20 anni, ed ero in vacanza con amici in pieno agosto. Avevamo affittato un monolocale, quindi si dormiva tutti in una stanza, in letti separati. Una notte mi accadde di svegliarmi poco prima dell’alba perché convinto di aver sentito ululare e mi trovavo in un isola quindi mi parse strano. Aprendo gli occhi mi resi conto di essere paralizzato, ma riuscivo a girar la testa, era l’unica cosa che riuscivo a muovere. Nella stanza entrava la luce che emetteva la luna, quindi riuscivo ad intravedere bene. Devo essere sincero non era la prima volta che mi accadeva, forse la mia prima volta è stata verso i 7 anni ed è il ricordo più chiaro che ho in mente ma lasciamo stare quell’evento.

    Dicevo che riuscivo a vedere abbastanza bene, così mi guardai davanti a me, ero a pancia in su, e mi resi conto che sopra il mio petto vedevo un ombra enorme, che però non riuscivo a distinguere perché quello che vedevo davanti a me era una sagoma di una persona robusta, ma vi assicuro che non aveva occhi, viso, labbra, insomma quello che vedevo era solo un’ombra.

    Questa strana ombra sembrava avesse una forza sovra umana, tanto da non riuscirmi a muovere, ma visto che riuscivo a muovere la testa mi girai alla mia sinistra dove a un metro e mezzo o poco più dormiva un amico, e qui mi accadde una cosa strana.

    Mi resi conto che il mio amico aveva gli occhi aperti e mi stava guardando, ovviamente, solo perché stava dormendo in una posizione fetale, in un lato, precisamente il destro. Così decisi di chiamarlo perché avevo bisogno di aiuto, sentivo la mia voce che usciva dal mio corpo, ma lui mi fissava come se non stesse accadendo nulla, a quel punto mi rigirai verso l’ombra e provai rabbia. Probabilmente quella rabbia ti da la forza di sbloccarti, lo scoprii dopo altri episodi simili con il passare degli anni). All’improvviso mi sentii libero e continuai ad osservare l’ombra, il tutto accadde in una manciata di secondi o minuti, e vidi l’ombra che veniva risucchiata in un angolo della stanza dove dormivamo io e i miei amici, e, come per magia vidi sparire quest’ombra nel pavimento ma allo stesso tempo osservavo un fenomeno surreale, era come se si aprisse un piccolissimo buco nero sul pavimento e da questo buco nero fuoriusciva una nebbia con delle piccole sfere colorate che sono sparite insieme all’ombra. (Questa è stata una delle esperienze dove conservo, ad oggi, tutto l’accaduto nella mia mente)

    Non vi dico il giorno seguente quando lo raccontai agli amici, le loro reazioni.

    A me personalmente questa cosa mi ha sempre preso di sorpresa, o meglio, anche se mi capitava spesso, non tutti i giorni, ma parecchie volte in un anno, ebbene mi sorprendeva sempre ed era come se mi accadesse per la prima volta. Non sono mai riuscito ad essere consapevole di quello che mi stava accadendo, da poterlo controllare e così il mio inconscio, o almeno credo, ha deciso di crearsi una protezione verso questo fenomeno. Accadde parecchi anni fa, quando ero ancora poco informato su questa così detta “paralisi del sonno”, che riuscii a cacciarla via una volta per tutte.

    So che sembrerà strano, ma da quella volta non mi è mai più ricapitato, di frequente ma solo di rado una volta ogni tot di anni.

    Cosa ho fatto?

    Niente di particolare, con decisione ho chiesto di essere lasciato in pace, non volevo più essere disturbato, il tutto è accaduto in una situazione parecchio strana, era come se riuscivo a percepire una presenza in quella casa, che veniva spesso a trovarmi “diciamo così”.

    Ci tengo a precisare che non mi è mai accaduto niente a livello fisico, ma quella sensazione di sentire qualcosa di diverso nell’aria mi infastidiva, non ero contento di provarla, mi spaventava e non mi accadeva più solo nel sonno, ma anche durante i “riposini” di mezz’ora.

    Ma dopo parecchi anni, guardando un programma in tv, e poi dopo approfondendo l’argomento su internet, sentii parlare di questi strani fenomeni chiamati abduction e la cosa mi incuriosì. Da quello che raccontano gli italiani, senza andare all’estero, sotto ipnosi regressiva le sensazioni sono simili, ma non identiche. Dopo molti video di Malanga, commenti dei cosiddetti rapiti, scartai il fenomeno abduction.

    E’ vero che mi sentivo bloccato e a volte (non sempre) ho avuto visioni, ma non ho mai visto il mio corpo uscire dalla finestra perché portato via da degli esseri piccoli e grigi.

    Così cercando informazioni qua e la, qualcuno collega il fenomeno ai viaggi astrali, o meglio l’uscita dal nostro corpo durante il sonno, esperienze extracorporee che può sembrare pura fantasia (come il fenomeno abduction), ma vi assicuro che chi prova certe sensazioni sul proprio corpo non la pensa nella stessa maniera.

    Mi ricollego all’episodio di prima per farvi capire meglio di cosa sto parlando.

    Vi ricordate quando dicevo di osservare il mio amico sveglio che non mi calcolava anche se pensavo stessi urlando? come la potrei spiegare questa cosa se non che mi trovavo un po sopra il mio corpo e quindi fuori?

    Sapete, il nostro cervello è parecchio “strano”, ricordiamo degli avvenimenti così bene che anche se sono passati decenni sembrano accaduti ieri, ed altri che sono realmente accaduti ieri i quali non riusciamo a ricordare quasi nulla, (memoria a lungo termine e memoria a breve termine, la quale non tratterò).

    Per esempio ho dei ricordi, che per molti sembreranno impossibili, di quando avevo 3 anni e addirittura ho un ricordo anche se sfuocato, ma comunque presente nella mia memoria, di me stesso che osserva mia madre mentre mi cambia il pannolino, ricordo che ero sopra un tavolo in alto vedevo il sorriso di mia madre, che mi alzava dalle piccole caviglie per mettermi un pannolino e dietro le finestre delle casa di allora. Mia madre non si è mai saputa spiegare come facessi a ricordare questo. Non avevo 3 anni, non so dirvi fino a che età ho portato il pannolino, ma sono sicuro che ancora non parlavo. E’ un ricordo indelebile, non so perché il mio cervello l’abbia memorizzato ho pensato a tante cose, il sorriso di una madre verso il proprio figlio non è raro da essere così importante da memorizzarlo.

    L’unica spiegazione che mi sono potuto dare negli anni è che in quel preciso istante il mio essere, spirito, coscienza o come lo si voglia chiamare è entrato in quel piccolo corpicino.

    Ma riallacciandomi alla storia della paralisi nel sonno, volevo solo farvi capire che una cosa che ricordi così bene, non può essere frutto d’immaginazione anche se gli scienziati la pensano diversamente. Noi umani abbiamo la necessità di dover dare sempre una spiegazione scientifica a tutto, ma non sempre si può. Moriremo sicuramente, è un dato di fatto, senza conoscere la verità su molte questioni che ci appartengono. Non esiste un umano che conosce i segreti della creazione, per esempio.

    Però posso dirvi che più di una volta ho avuto la sensazione di comunicare con chi mi stesse vicino in quel momento nella notte, e non essere sentito, o visto. Ho visto anche il mio corpo sbattere contro qualcosa per richiamare l’attenzione, ma niente, era come se non venissi sentito.

    Quindi, rimango dell’idea che il mio corpo in quel momento, ovvero quando avviene il fenomeno paralisi, stia realmente riposando, non c’è altra spiegazione. Sembra tutto così reale, ma non ce ne rendiamo conto della vera realtà perché, (parlo per il mio caso) non ci siamo mai fermati a pensare o ad osservarci, non abbiamo mai avuto la freddezza di rimanere coscienti senza spaventarci facilitando l’ingresso nel nostro corpo reale, quindi prendendo coscienza.

    Perché come dicevo prima accade tutto rapidamente, per quel che possa ricordare il mio tempo massimo per un esperienza come questa è stato di un paio di minuti e non ne sono neanche sicuro.

    Sapete perché ne sono quasi del tutto convinto che ci sia di più dietro a questo fenomeno? perché avendo provato l’esperienza più volte nel corso della mia vita, sembra che abbia acquistato più percezioni, se così le posso chiamare, e quando intravedi conoscenti e persone che non sono più tra noi, allora lì, ti rendi conto che questo non è solo un fenomeno descritto dagli scienziati come “paralisi del sonno”, ma c’è qualcosa di più profondo.

    Ci sono vari libri che parlano di questo argomento, i “viaggi astrali”, o esperienze fuori dal corpo. William Buhlman è uno di questi, lui tratta l’argomento con familiarità, come se fosse una facoltà che abbiamo tutti, e sta a noi risvegliarla.

    Ma molti altri ne parlano con più precauzione, alcuni sconsigliano di provare a risvegliare questa dote. Naturalmente siete liberi di fare ciò che volete, non sarò io a dirvi cosa è meglio fare.

    Ma secondo William, ad esempio, le sensazioni sono quelle di un esperienza fuori dal corpo, nei suoi libri spiega dettagliatamente le sensazioni che si hanno prima e dopo, e vi assicuro che sono le stesse che provavo io, la mia ultima esperienza è stata uno o due anni fa, e nonostante io sia consapevole di quello che mi accade, non riesco a non sorprendermi quando capita, metto a fuoco pochi secondi dopo quando ormai è troppo tardi, perché ho bloccato l’esperienza istintivamente, da quella volta che mi arrabbiai e chiesi di non essere più disturbato, il mio subconscio la blocca senza neanche chiedermi il permesso.

    Fonte www.coscienza-universale.com

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