Scoperto il punto debole del fungo killer dei pipistrelli

Un piccolo pipistrello colpito dalla "white-nose syndrome" durante il letargo in una grotta del New Hampshire. Fotografia di Stephen Alvarez, National Geographic Creative
Il Pseudogymnoascus destructans, responsabile della micidiale "sindrome del naso bianco" che sta decimando i pipistrelli nordamericani, può essere debellato grazie ai raggi ultravioletti

La misteriosa malattia chiamata white-nose syndrome (sindrome del naso bianco) colpisce ogni anno migliaia di pipistrelli infestando il muso con funghi tossici di colore bianco. I ricercatori si stanno dando da fare per combattere questa situazione buia... con la luce.

Un nuovo studio, pubblicato il 2 gennaio su Nature Communications, dimostra che i raggi ultravioletti rompono in maniera irreparabile i funghi che provocano la malattia. I risultati della ricerca potrebbero fornire indicazioni su come fermare il patogeno mortale che sta attualmente decimando le diverse specie di pipistrelli del Nord America.

La white-nose syndrome ha sterminato circa 5,7 milioni di pipistrelli da quando è stata scoperta per la prima volta nel 2006 in una grotta di New York. La malattia, provocata dal fungo Pseudogymnoascus destructans, colpisce le ali, il muso e le orecchie dei pisitrelli che svernano nelle buie e fredde grotte del Nord America.

Il fungo disturba i pipistrelli durante il loro letargo invernale e sconvolge la chimica del loro organismo. Il fungo provoca continui risvegli che debilitano i pipistrelli, rendendoli troppo deboli per sopravvivere.

Malgrado il fungo sia letale a molti pipistrelli del del Nord America, quelli che vivono nel continente euroasiatico hanno invece imparato a conviverci nel corso di milioni di anni.

Il governo e gli enti di ricerca si sono adoperati per capire che cos'è che rende il P. destructans letale. In laboratorio sono stati messi a confronto i geni del patogeno con sei funghi simili ma non patogeni, sottoponendoli ai raggi ultravioletti per provocare delle mutazioni nel DNA e vedere come reagivano.

Tutti gli organismi hanno resistito alla luce ultravioletta, fatta eccezione per P. destructans, che si è "rotto". Solo il 15% del fungo è stato in grado di sopportare basse dosi di luce UV mentre dosi moderate di radiazioni ne hanno distrutto il 99%. Pochi secondi di esposizione diretta ai raggi ultravioletti hanno decimato la maggior parte dei funghi.

"Si tratta di un risultato non scontato", spiega l'autore principale della ricerca, il botanico della USDA Jon Palmer.

P. destructans cresce nelle grotte fredde e buie dove la temperatura scende tra i 3,8 e i 20 gradi Celsius. La maggior parte degli organismi che vivono al buio possono comunque riparare eventuali danni provocati dalla luce ultravioletta al DNA, dice ancora Palmer.

"Gli manca l'enzima chiave per riparare il DNA", aggiunge. Ora gli scienziati sanno però come distruggere il fungo patogeno in laboratorio: il passo successivo sarà trasferire la ricerca in campo aperto.

Marm Kilpatrick, professore di biologia presso la University of California che non ha preso parte allo studio, è rimasto entusiasta dall'apprendere i risutati della ricerca quando ne è venuto a conoscenza per la prima volta nel corso di una conferenza del 2016. Ora è curioso di vedere come l'esperimento può essere applicato ai funghi dei pipistrelli che vivono nelle grotte anziché alle colture di laboratorio.

Ma, dice, sarà difficile sottoporre a trattamento migliaia di pipistrelli in letargo tutti insieme. Il fungo è visibile sul loro muso, ma cresce anche tra le pieghe delle ali chiuse. Un flash di luce non invasiva probabilmente farebbe poco per guarirli.

"Appare promettente per trattamenti in scala minore", dice Kilpatrick. "Probabilmente sarà necessario sottoporre a luce ultravioletta individui singoli".

Recarsi in una grotta per sottoporre le colonie a diversi trattamenti nel corso dell'inverno potrebbe disturbare però il letargo dei pipistrelli, sottolinea ancora Kilpatrick.

Lo sfinimento provocato da insufficiente riposo è una delle cause prinicipali della morte dei pipistrelli per colpa della white-nose syndrome.

Kilpatrick e i suoi colleghi hanno studiato l'effetto delle diverse quantità di P. destructans sui pipistrelli in letargo. Se pochi trattamenti di raggi UV servissero ad uccidere un numero di funghi sufficiente ad evitare conseguenze mortali, ciò potrebbe bastare a farli sopravvivere fino alla fine dell'inverno.

A seguito di questa ricerca il coautore Dan Lindner ha ricevuto un finanziamento dal fondo "Foundation's Bats for the Future" per portare avanti gli studi e scoprire come combattere la malattia con la luce ultravioletta. La ricerca attualmente in corso ricorrerà alla luce ultravioletta per verificare se attraverso dei trattamenti può aiutare i pipistrelli a sopravvivere al letargo.

"Siamo molto eccitati all'idea di trasferire il tutto dal laboratorio ai pipistrelli", dice Lindner.

http://www.nationalgeographic.it/natura/animali/2018/01/04/news/scoperto_il_punto_debole_del_fungo_killer_dei_pipistrelli-3809774/

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