L'uomo nero

 


Chi di noi non ha mai sentito le nostre nonne o le nostre mamme dire: «Se non dormi viene l'Uomo Nero!»

La leggenda dell'Uomo Nero è vecchia di secoli e si racconta in quasi tutto il mondo. A volte è chiamato Babau, Boogeyman, the Rake o Bogman. L'Uomo Nero sarebbe stato creato dalle madri americane (e poi introdotto anche in Italia) per spaventare i bambini e impedire loro di fare azioni avventate o alzarsi per girovagare durante la notte. Numerose sono le canzoncine presenti negli Stati Uniti in merito a questo personaggio degli incubi.

L'Uomo Nero è un essere demoniaco, un mostro con sembianze umane avente lunghi artigli, corpo magro e occhi rossi. A volte è descritto come una creatura evanescente, un'ombra non ben definita, che si siede di fianco o di fronte a chi dorme per fissarlo, studiarlo e a volte entrare nei suoi sogni trasformandoli in incubi. Ci sono persone che ancora oggi credono che l'Uomo Nero esista veramente e che non si limiti a spaventare i bambini, ma anche gli adulti e interagisca con loro a volto facendo loro del male.

Poichè in casi del genere trovare testimonianze certe è praticamente impossibile e, anche quando si trovano nomi e date questi non sono verificabili, vi cito due casi riguardanti questa creatura, che prenderemo come creepypasta.

La vicenda risale al 2006 nei sobborghi di New York e fu protagonista una famiglia di cui non si conosce i nomi. La donna durante una notte di pioggia si svegliò con uno strano senso di ansia. Erano circa le 4 del mattino e, dopo essersi più volte rivoltata nel letto, si accorse che il marito osservava qualcosa nel buio. Provò a parlargli, ma non ricevette risposta: l'uomo sembrava paralizzato con lo sguardo fisso davanti a sé.

Cercò di mettere a fuoco il punto buio e notò una strana figura dall'aspetto umanoide ai piedi del letto. Era in una posa strana, come se fosse ricurvo su sé stesso e ciondolava avanti e indietro. La donna spaventata emise urlò a squarciagola, ma il marito non mosse ciglio e la creatura, dopo aver voltato il capo nella sua direzione, si girò e uscì dalla camera. La donna scrollò il marito, che lentamente riprese i sensi da quella che disse "una paralisi forzata da quell'essere".

Insieme scesero da letto e il marito prese la pistola dal cassetto dell'armadietto per poi accendere la luce in corridoio e cercare l'intruso. Scesero nel soggiorno, ma di quella strana figura non c'era traccia. All'improvviso un rumore al primo piano fece loro capire che qualsiasi cosa si trattasse era nella stanza della loro bambina così corsero su per le scale. Ormai era troppo tardi. I due trovarono la propria figlia stesa sul pavimento in fin di vita, con il corpo orrendamente lacerato e in un lago di sangue.

Inutile fu la corsa del padre in ospedale con la sua macchina: la bambina morì nel viaggio. In casa non vi erano segni di effrazione o oggetti spostati, così un paio di giorni dopo la polizia istallò alcune telecamere nella casa per capire se fosse stato il padre (l'uomo venne torchiato tutta la notte dopo la testimonianza della moglie) ad aver commesso quel delitto nel sonno. Alcune notti dopo i registratori nella stanza della bambina captarono una voce stridula che rideva e sussurrava qualcosa, che però non venne mai decifrato. 

Una ragazza di Springfield, nel Connecticut, aveva da poco compiuto 21 anni ed aveva deciso di andare a vivere da sola, seppure nell'appartamento di fronte a quello dei genitori. Aveva avuto un'infanzia non molto tranquilla, non tanto per problemi familiari, ma per cose strane che le succedevano durante la notte. Diceva ai genitori che mentre lei era a letto spesso appariva e scompariva una figura nera, di cui non riusciva a capirne l'aspetto perché tutto ciò che vedeva era una sagoma nera che spariva quando accendeva la luce.

Quando andò a vivere da sola quella creatura la seguì e si fece sempre più audace. Un giorno stava a casa sdraiata per terra a sfogliare un libro con le gambe distese sotto il letto e ad un certo punto si sentì tirare il piede destro. Urlò per la paura, si alzò e dopo essersi calmata un po' controllò da lontano cosa ci fosse sotto il letto. Nulla, non c'era assolutamente nulla. Un po' di tempo dopo le accadde di nuovo, ma stavolta durante il sonno: fu trascinata senza che se ne accorgesse e quando si risvegliò si ritrovò sotto al letto contro il muro.

Quegli eventi diventarono sempre più frequenti. Dalla stanza da letto doveva attraversare un lungo corridoio per andare al bagno o in cucina e questo era collegato alle scale che portavano in cantina. Una notte venne trascinata in fondo alle scale buie da qualcosa che la prese per le gambe e ogni volta che provava a risalire la trascinava giù nuovamente. Stette in cantina nel buio fino alla mattina successiva.

Ogni notte sentiva quella cosa muoversi dentro casa e, credendo che raccontandolo in giro l'avrebbero creduta pazza, tentò di distrarsi e far finta che non ci fosse: quella cosa a lei non le faceva veramente male, ma solo scherzi di cattivo gusto. Iniziò a dormire con le cuffie a tutto volume e tutto il giorno per sicurezza teneva l'ipod in carica per evitare che la notte potesse scaricarsi. Una notte stranamente l'ipod smise di riprodurre la musica, si bloccò e dopo qualche istante riprodusse una voce in una lingua che lei non capiva.

Quella voce era stridula e penetrante e le fece raggelare il sangue. Quella strana sagoma era lì ogni notte e ogni volta che lei lasciava le luci accese per non vederla, quando si appisolava lei le spegneva e nel buio stava sempre davanti a lei a fissarla mentre dormiva o cercava di farlo.

Di storie sull'Uomo Nero se ne raccontano tante, la maggior parte per spaventare i bambini e costringerli a fare i buoni. E voi siete sicuri che la notte, quando dormite, non ci sia nessun altro nella camera? 

Misteri dal Mondo - Credere Per Vedere

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Mondo Tempo Reale è il blog che dal 2010 vi racconta le notizie più incredibili, strane, curiose e divertenti: fatti imbarazzanti, ladri imbranati, prodotti assurdi, ricerche scientifiche decisamente insolite.
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