Dichiarata morta, la storia di Lyudmila Steblitskaya supera la scienza

Una nonna è stata dichiarata morta per ben due volte ed è addirittura sopravvissuta dopo aver trascorso tre giorni in un obitorio. La  prima volta si è “risvegliata” pochi minuti prima dell’autopsia. Hardy Lyudmila Steblitskaya di 61 anni, la seconda volta ha passato 3 giorni in un gelido obitorio  mentre la sua famiglia la piangeva. I medici si dicono perplessi visto che è capitato a novembre dello scorso anno e a ottobre di questo.

La confusione iniziale è iniziata lo scorso anno, quando Lyudmila è stata portata al  Tomsk Regional Hospital perché si sentiva poco bene. L’indomani che era un venerdì, la figlia Anastasia di 29 anni, ha chiamato in ospedale per chiedere delle condizioni di sua madre, ed è stata informata dai medici che la donna era morta. 

Anastasia quindi ha dovuto comunicare ai parenti e agli amici del decesso della madre e ha anche cominciato ad organizzare il funerale. Il lunedì va in ospedale per ritirare il corpo della mamma ma i medici le dicono di aspettare perché non è stata ancora eseguita l’autopsia. La 29enne racconta al giornale che un medico molto sorpreso, poco dopo, le si è avvicinato dicendole che la madre è viva ed è nel suo letto. Anastasia è incredula: «La mia testa era così confusa che non ho nemmeno pensato di tornare nella stanza, e abbracciare la mamma. Oppure chiederle cosa è successo. Invece ho iniziato a chiamare tutti, dicendo cose come “Ehm, mi dispiace. Potete per favore smettere di scavare la fossa. Ah, si fa? Bene … beh, non ci sarà il funerale, mia madre è viva». Sua madre non si ricorda quello che è successo, solo che era in ospedale il venerdì e che poi si è svegliata in una camera mortuaria il lunedì per scoprire che la sua pelle si stava ghiacciando dal freddo.

Nel mese di ottobre 2012, Lyudmila – che ha una storia di problemi cardiaci – ha avuto un altra ‘morte apparente’ durante una degenza in ospedale, ma i medici questa volta l’hanno riportata in vita dopo diverse ore. Sull’incidente all’obitorio, il primario del Tomsk Ragional Hospital Maksim Zayukov, ha detto: «Per ora non riesco a spiegare perché questo errore sia successo. Questa triste procedura è sempre stata fatta nel nostro ospedale con precisione: il momento della morte è sempre registrato dal medico di terapia intensiva. Vengono sempre effettuati dei controlli adeguati. Tutto questo avviene prima che la famiglia venga informata della morte del loro congiunto. I controlli sono stati effettuati ed era morta – o almeno così sembrava. Stiamo ancora cercando di capire cosa è andato “storto” nel caso di Lyudmila».

Non è comunque il primo caso di morte apparente, nel mese di aprile una 95enne cinese si “arrampicò” fuori dalla sua bara sei giorni dopo che era stata dichiarata morta a seguito di una caduta. Secondo la tradizione cinese, Li Xiufeng è stata posta in una bara tenuta nella sua casa così amici e parenti potevano darle l’ultimo saluto. Ma il giorno prima del funerale, il figlio ha trovato la bara vuota e poi l’ha scoperta a cucinare, si era svegliata per la fame.

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